"L'atterraggio è previsto tra circa 10 minuti, si ricorda ai passeggeri che il tavolino va riposto sul retro del sedile davanti a voi, le cinture vanno allacciate ed il sedile deve essere posto in posizione standard. A Doha attualmente è soleggiato, non si registrano venti forti." Lo speaker del volo che avevano preso finì di parlare, nello stesso momento nel quale Yoongi si svegliò: aveva dormito durante tutta la durata del viaggio, ed aveva scelto il momento peggiore per svegliarsi dal suo 《riposino rigenerante》.
Accanto a lui, Hoseok parlava con Taehyung, a proposito del paesaggio che si intravedeva dal finestrino.
"Oh, ben svegliato, hyung." Sorrise il rosso, voltandosi verso di lui mentre l'amico metteva la fotocamera nello zainetto che aveva portato con sè.
"Grazie, Hobi. D-dobbiamo atterrare?"
Il minore annuì. "Tra poco. Hai paura?"
Yoongi annuì: durante il decollo, il ragazzo accanto a lui gli aveva tenuto la mano, e sperò che potesse farlo nuovamente, volare lo spaventava, non aveva mai preso un aereo.
"Hyung, prendi la mia mano. Se hai bisogno, stringila, io da qui non scappo. Volare è un po' come lasciarsi andare sulle montagne russe, è divertente ma devi chiudere gli occhi così non vedrai nulla mentre scendiamo."
Yoongi la strinse nella propria, la mano del rosso era calda, sembrava un termosifone. Nella sua testa, una canzone italiana che a sua nonna tanto piaceva. Aveva letto la traduzione del testo, parlava di 《volare nel blu, dipinto di blu》 era abbastanza vecchia, ma adatta al momento, giusto?
Chiuse gli occhi, sentendo i polpastrelli dell'amico accarezzare la sua mano quasi a calmarlo.
L'aereo cominciò a scendere, e sentì il bisogno di tenere più forte la mano dell'amico, aveva paura.
"Yoongi, sta andando tutto bene, stai tranquillo, okay?" La voce dolce del rosso era come un calmante per lui.
"Ecco, tra poco saremo a terra." Stava dicendo Hoseok, dopo aver notato che le sue parole lo facevano rilassare. "Ora l'aereo metterà fuori le ruote... ci siamo, a terra. Ora dobbiamo solamente fermarci. Apri gli occhi, Yoongi, siamo in Quatar."
Il biondo fece come gli era stato detto, e sorrise ad Hoseok, riconoscente.
"Grazie, Hobi." Gli lasciò un veloce bacio sulla guancia, arrossendo visibilmente, così come fece anche l'amico.
Appena il mezzo si fermò, ai passeggeri venne permesso di prendere le valigie che avevano lasciato negli scomparti, mentre parlavano tra di loro.
"Namjoon, hai il passaporto?"
"SEOKJIN, È LA DICIASSETTESIMA CAZZO DI VOLTA CHE ME LO CHIEDI!"
Tutti i ragazzi della squadra e lo staff risero, compreso un feto Jungkook che saltellava tutto felice.
"Bene, possiamo scendere, direi."
Siccome era la squadra avversaria a quella di casa, ed il loro arrivo era aspettato, i ragazzi si erano vestiti in modo da non essere troppo riconoscibili. Sapevano che a volte tifosi troppo agitati facevano addirittura del male alle squadre dei paesi stranieri, nonostante la giovane età dei giocatori.
"Prestate attenzione." Si raccomandò il coach, mentre tutti si dirigevano verso l'entrata dell'aeroporto, dopo essersi radunati all'uscita di esso, accanto alla scala.
Hoseok era davvero carino con il suo 《fashion da aeroporto》 ma dopotutto gli stava bene qualunque cosa indossasse.
Devo smettere di pensare queste cose, non sono mica il suo ragazzo...
Pensò Yoongi, che era completamente vestito di nero dalla testa ai piedi: lui, Jungkook e Namjoon avevano molti meno problemi dei ragazzi riguardo agli haters.
"Seguitemi." Disse un uomo della sicurezza, e Yoongi notò che Hoseok indossava le cuffiette.
Gli avrebbe chiesto il motivo appena possibile, era curioso.Quanto è bello♡
"Davvero vuoi saperlo, hyung?" Chiese Hoseok, una volta sul pullman che li avrebbe portati all'hotel.
"Certo!"
"Beh... la musica mi rilassa, sapendo che ci sono pericoli con la sicurezza."
Yoongi annuì. "Scusa, potevi chiedermi di tenerti per mano come tu hai fatto con me quando ero spaventato. E so cosa stai per dire. Fregatene altamente della gente, siamo amici e tra amici ci sia aiuta."
Il rosso lo abbracciò.
"Sai cosa, hyung? Quando ci siamo visti la prima volta, odiavi le persone e il contatto fisico."
Il biondo annuì. "Hai ragione. Sono cambiato, direi in meglio. Mi mancava socializzare, forse nessuno mi aveva trattato mai come hai fatto tu e la squadra."
Entrambi erano persi nei loro pensieri, condividevano le cuffiette, una canzone che accompagnò il loro viaggio piacque particolarmente a Yoongi: Close to me, la amava.
Ignorò il fatto che davanti a loro Jimin e Jungkook stessero morendo dalla voglia di scopare, e mise la cuffia nell'orecchio destro, per appoggiare la testa sulla spalla di Hoseok e riposare ancora un po': amava dormire.
La canzone, nel frattempo, era ancora in loop.Even though we both know we're liars and we start each other's fires
We just know that we'll be all right
Even though we're kicked out the party 'cause we both hate everybody
We're the ones they wanna be likeIl ritmo gli piaceva, apprezzava i gusti musicali di Hoseok, che nel frattempo giocava a qualche gioco sul telefono.
So don't let me down
Keep me in trouble
Born to be wild
Out in the jungleNon riuscì più a tenere gli occhi aperti nonostante gli sforzi, finendo per addormentarsi.
And I don't wanna be somebody without your body close to me
And if it wasn't you, I wouldn't want anybody close to me (yeah, yeah)
'Cause I'm an animal, animal-al, like animal, like you
And I don't wanna be somebody without your body close to me (whoo)Si svegliò quando arrivarono, scoprendo (con imbarazzo) che nel sonno aveva abbracciato Hoseok, stringendosi alla sua maglia a righe.
Il rosso gli sorrise dolcemente.
"Anche questa volta, hai dormito bene?" Chiese, mentre Yoongi si sfregava gli occhi con le mani, cercando di connettersi del tutto alla realtà che lo circondava.
"Sei un cuscino comodo~" commentò, prendendo il proprio zaino.
"Il cuscino accanto a te ti sta dicendo che siamo arrivati. Andiamo? In questo hotel hanno una piscina con idromassaggio!"
Il biondo annuì. "Se Jimin e Jungkook non ci scopano dentro, ci andrei volentieri."
Hoseok rise alle sue parole.
"Faranno tutto in camera, tranquillo."
Dietro di loro, Taehyung cantava.
"Volare, ooh, scopare, oooh"
Il biondo si chiese per quale motivo gli avesse fatto ascoltare quella canzone, poi giunse ad una conclusione: Tae era troppo strano per essere capito dalla scienza... era semplicemente sè stesso.
"MUOVI IL CULO E SCENDI!" Gridò il rosso, facendogli fretta. "Voglio andare in piscinaaaa~"
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𝐓𝐡𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐞-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤 ✔
Fanfiction[Completata] "𝐌𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐚𝐧𝐨 𝐩𝐚𝐳𝐳𝐨." 𝐇𝐨𝐬𝐞𝐨𝐤, 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐚, 𝐯𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐨𝐬𝐩𝐢𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐘𝐨𝐨𝐧𝐠𝐢, 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐚𝐦𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚, 𝐝𝐞𝐢...