Era passata una settimana esatta dall'incidente, quel giorno ci sarebbe stato il match contro la Cina.
Hoseok, sdraiato sul suo letto d'ospedale, si chiedeva come sarebbe andata la partita. Nei giorni precedenti, i suoi amici si erano turnati per andarlo a trovare e a lui aveva fatto molto piacere; senza contare che anche i suoi genitori, sua sorella e suo fratello ed i signori Min erano passati in ospedale.
Dal canto suo, però, si sentiva molto triste e decisamente solo: tutti i suoi pensieri erano rivolti a Yoongi, l'unica persona che non lo era più venuto a salutare dopo essere stato con lui la notte successiva all'incidente.
Gli mancava molto, più di qualsiasi altra persona, e per questo si sentì uno stupido: che cosa gli stava succedendo?
Guardò per la terza volta il vassoio con la colazione che era sul comodino accanto al letto; e decise che forse sarebbe stato meglio mangiare qualcosa, giusto per sopravvivere.
Proprio mentre prendeva in mano la tazza di thè ormai freddo, un'infermiera entrò nella stanza.
"Signorino Jung, c'è una persona che desidera vederla."
Il ragazzo si interessò subito. "Chi è?"
"Min Yoongi."
Il rosso sorrise. "Lo faccia pure entrare, signora."
Il maggiore entrò dalla porta, con un bel sorriso stampato sul volto.
"SeokSeok, ti sono mancato?" Domandò, usando il soprannome che il ragazzo preferiva.
"Se devo essere onesto, sì, Yoongs. Tanto anche, davvero. Qui non succede mai nulla di emozionante, e tra poco ci sarà il match."
Il maggiore sorrise, dolcemente.
"Infatti posso restare qui solo per un po', mi dispiace non essere riuscito a venire prima... io e Jungkook avevamo da fare, si stanno tutti impegnando al massimo per rendere orgoglioso il loro capitano."
Hoseok gli fece spazio sul letto; stando bene attento a non farsi troppo male mentre si spostava.
"Come va la schiena? Fa molto male?"
Il rosso scosse la testa. "No, in realtà, ogni tanto mi torna il dolore ma sai, sto invecchiando."
Entrambi risero, e il maggiore si sdraiò accanto a lui.
Rimasero in silenzio per un po', fino a quando il ragazzo dai capelli rossi non sentì Yoongi tremare leggermente.
"Hyung?"
Il corvino si strinse al suo pigiama, ed il calciatore capì che il suo disturbo gli stava dando fastidio, così cominciò ad accarezzargli delicatamente i capelli.
"Hoseok..." la voce del suo hyung era incerta. "H-Hobi, sei l'unica persona che riesce a farmi stare meglio, non la mia lista di parole che mi calmano di solito, ma tu. Come... fai?"
Il rosso non rispose immediatamente, continuando a tranquilizzarlo nello stesso modo di poco prima.
"Io non sto facendo nulla di speciale, sei tu che stai diventando bravissimo ad autocontrollarti, hyung."
"Ma quando sono con te io sto sempre meglio." Spiegò Yoongi, ed Hoseok sentì le proprie guance andare letteralmente a fuoco.Cos'era quel sentimento così forte? Perchè lo stava provando?
"Mi sei mancato così tanto in questi giorni, a parte Namjoon di questo mio problema non lo sa nessuno, ho paura..." ammise il maggiore, con una punta di vergogna nella voce.
"Senti, hyung. Tu non devi assolutamente temere l'opinione dei ragazzi, loro non ti giudicherebbero mai. Lo sai che tutti hanno i loro problemi, te ne dovresti essere accorto."
Il corvino rimase zitto, ascoltandolo. "Seokjin aveva perso la memoria e aveva lasciato Namjoon, ed entrambi sono stati male per questo. Nessuno li ha giudicati, anche se Jin ha avuto paura di dirmi della sua relazione. Jimin in passato ha avuto un periodo nel quale non mangiava quasi nulla, noi non ci siamo mai permessi di commentare negativamente, lo abbiamo solo aiutato. Taehyung invece veniva preso in giro per il fatto che amasse portare gli orecchini dai suoi compagni di classe... ebbene, noi ci siamo sempre sostenuti tutti in questo gruppo. Hyung, se un giorno dovessi avere bisogno dei ragazzi, parlo di tutta la squadra, loro ci saranno."
Yoongi annuì, sembrava più tranquillo. "Sembri conoscerli tutti molto bene. Sei un confessionale vivente, Jung Hoseok?" Domandò, a metà tra il curioso e il divertito.
"In pratica sono lo psicologo senza una laurea di tutti quanti. Gli amici possono dare consigli senza alcun bisogno di una qualifica, e io sono quel tipo di persona con la quale la gente parla per confessare i propri problemi."
"Tipo un prete."
Hoseok si mise a ridere. "Ma no, li si parla di un altro tipo di confessionale... però, cavoli, non riuscirei mai a fare una carriera di tipo religioso."
Il corvino si unì alla risata. "Don Jung non suona così male..."
"Preferisco correre dietro ad un pallone, tante grazie."
Insomma, la serietà non era di casa, e quando Yoongi fu costretto a salutarlo perchè era ora per lui di andare, il giovane si sentì nuovamente solo.
Quando sarebbe uscito da quel cavolo di posto?
Sospirò, preparandosi per vedere l'incontro tramite TV.Nonostante fossero solo ragazzi dell'under 21, il match contro la Cina aveva portato moltissimi spettatori allo stadio, ed il rosso ne andava fiero.
Quando venne annunciata la sua assenza ed il motivo, si sentì il pubblico incitare il suo nome, mentre un sorriso comparve sul volto del giovane capitano.
Prese uno snickers, li amava alla follia e la sua famiglia ne aveva portata una confezione solo per lui: il molestatore di Snickers.
Vide alla televisione Seokjin che si infilava la fascia da capitano dopo tanto tempo, sembrava parecchio nervoso all'idea di prendersi quella responsabilità ancora una volta.
"Forza, hyung." Pensò, sapeva di potersi fidare ciecamente dei suoi compagni. Oltre ad essere un capitano bravissimo, Jin era un regista eccezionale e avrebbe guidato al meglio i ragazzi. Anche Taehyung non se la cavava male quando si trattava di coordinamento, particolarmente in difesa, ed era certo che lui e il più grande dei ragazzi avessero parlato prima della partita per discutere degli schemi da adottare durante la partita.
"L'arbitro Sung ha appena decretato l'inizio del match con il consueto fischio, la palla è ora in possesso della formazione di casa." Stava spiegando il commentatore. "Il regista della squadra coreana sta già guidando i suoi in avanti, e la formazione è rimasta comunque compatta, grande lavoro anche in difesa da parte di Kim Taehyung!"
Hoseok si rilassò, finendo la sua barretta: sapeva benissimo che quei due ragazzi avrebbero lavorato in quel modo, e così stava accadendo.
Avevano alte possibilità di vincere.>>Spazio autrice<<
Salve persone.
Scusate per questo aborto di capitolo, è un capitolo di passaggio xD riconosco che non è proprio il massimo but who cares~
Spero comunque vi sia piaciuto!
~Ely❤
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𝐓𝐡𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐞-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤 ✔
Fanfiction[Completata] "𝐌𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐚𝐧𝐨 𝐩𝐚𝐳𝐳𝐨." 𝐇𝐨𝐬𝐞𝐨𝐤, 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐚, 𝐯𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐨𝐬𝐩𝐢𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐘𝐨𝐨𝐧𝐠𝐢, 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐚𝐦𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚, 𝐝𝐞𝐢...