⚫capitolo 5⚫

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Taehyung pov's

Apro lentamente gli occhi.
Sento la mia testa abbassarsi e alzarsi senza che io faccia nulla.
Ma poi realizzando la situazione arrossisco.

Ho la testa poggiata sul petto di Jungkook . Sono praticamente accoccolato sul suo corpo.
Alzo lentamente il viso per guardare quello del corvino. Perdo un battito , mi guarda sorridendo con i suoi denti da coniglietto.
Sento le guance riscaldarsi ulteriormente se possibile, anche per la vicinanza dei nostri visi.
«Dormito bene?»mi chiede non perdendo il suo splendido sorriso.
«I-io, s-si » dico incerto perdendomi nel suo sguardo, «Tae sei tutto rosso» ridacchia Jungkook e di scatto porto le mie mani a coprirmi il viso.
«Aish, smettila di fare così»dissi con la voce ovattata a causa delle mani che mi coprivano il viso.
Sento una presa delicata sui polsi che mi scosta le mani dal mio viso rosso.
«Così come Tae?»mi chiede Jungkook sorridendo con i miei polsi tra le sue mani, e avvicinandosi pericolosamente alla mia faccia.
«Yaah Jungkook!!» quasi urlo.
Sono imbarazzatissimo , invece lui non fa altro che ridere ,a quel punto metto un adorabile broncio girandomi.
«Dai TaeTae non fare così stavo scherzando~» perdo un altro battito.
«C-come mi ha-hai c-chiamato?»gli chiedo girandomi leggermente.
«Oh , se ti da fastidio non ti chiamo più così...mi sembrava un nomignolo carino»mi guarda con le sopracciglia inarcate con un espressione interrogativa.
«N-no non mi da fastidio è che...aish lascia perdere»sospiro passandomi una mano tra i capelli.
«Mh, okay» il suo sguardo è poco convinto, ma non insiste...
«Ascolta se vuoi ti preparo qualcosa da mangiare visto che stavi male e non hai pranzato ed è quasi ora di cena quindi...» mi propone con tono gentile,  « ehmm ,no non ti preoccupare ordineró la pizza»lo rassicuro, non vorrei disturbarlo ancora facendomi addirittura preparare la cena.
«Okay allora io ora andrei via...»dice alzandosi dal divano allontanandosi  per prendere la sua giacca , ma lo presi per il polso.
«Tae?Ti serve qualcosa?»punta i suoi occhi nei miei, facendomi tentennare per via del suo sguardo intenso.
«E-ecco io...v-vuoi restare a c-cena?»chiedo con tono insicuro e abbassando il capo per paura di ricevere una risposta negativa.
«Certo TaeTae, se non disturbo va bene» a quelle parole alzo il capo con un sorriso sulle labbra.
«Come preferisci la pizza?»gli chiedo con un sorriso da ebete stampato sul volto.
«Con salsicce piccanti»mi dice ridacchiando vedendomi così euforico per via della sua risposta affermativa.
« Perfetto allora chiamo la pizzeria»dico prendendo il telefono.

Sono appena arrivate le pizze le porto in cucina dove trovo Jungkook già seduto in uno degli sgabelli dell'isola color marmo  che si trovava vicino al piano cottura della cucina, su cui poggio i cartoni della pizza.
«Sai Tae hai davvero una casa bellissima» afferma il corvino mentre di guarda intorno per scorgere i particolari della cucina.
«Beh ti ringrazio»sorrido leggermente .

Cala improvvisamente il silenzio nella stanza , così iniziamo a mangiare.
«Taehyung» la sua voce mi risveglia dai tanti pensieri che vagavano nella mia mente.
Mando giù il boccone di pizza per poi chiedergli cosa ha da dirmi, «come ti sei procurato quei lividi e quelle cicatrici?»mi chiede con uno sguardo serio.
Sbianco di colpo, non mi sarei aspettato una domanda del genere proprio ora.
«Ehmm, vedi s-sono m-molto maldestro , sono caduto» cerco di essere il più convince possibile , ma con scarsi risultati vista il suo sguardo ammonitore.
"Non l' ho convinto per niente, grande Taehyung" mi schiafeggio mentalmente.
«Taehyung dimmi la verità»si impone Jungkook con un tono fermo e lo sguardo ancora più serio.
Sento gli occhi farsi lucidi, non voglio ricordare ciò che mi succede ormai da tempo, proprio ora che sono felice.
Jungkook sembra accorgersi del mio cambiamento e mi posa una mano su una guancia che veniva attraversata da una lacrima.
«Taehyung a me puoi dirlo» il suo tocco è così delicato e la sua voce è così dolce che mi sento protetto.
Chiudo gli occhi spingendo il volto verso la mano del corvino ancora poggiata nella mia guancia.
«Taehyung, spiegami cosa ti è successo,per favore»sento preoccupazione nel suo tono di voce.
Apro gli occhi incontrando quelli preoccupati del corvino.
«I-io n-non» esito non sapendo se fidarmi o meno, «Taehyung, per favore».

Ma alla fine cedo alle sue suppliche allora respiro profondamente cercando di farmi forza.
«Non sono caduto, questi lividi e cicatrici non me le sono procurate io, una sera stavo tornando a casa perché ero da Jimin, si era fatto tardi ma per fortuna lui non abita lontano da qui, allora non chiamai i miei genitori per venire a prendermi perché oltretutto erano in viaggio di lavoro... mi sentivo osservato ma non ci feci troppo caso fino a quando tre ragazzi non mi presero con la forza e mi portarono in un vicolo buio, io provavo a ribellarmi ma uno di loro mi teneva fermo e mi teneva la bocca chiusa con una mano »mi blocco un attimo per riprendere fiato e chiudendo gli occhi ormai lucidi da un po, ma la mano di Jungkook non abbandonava la sua posizione sulla mia guancia, e questo mi da la forza di continuare.
«Non riuscivo a liberarmi e uno di loro prese a toccarmi ma io riuscì a dargli un calcio nella gamba, e questo reagì peggio di quanto mi aspettassi ,di fatti quello che mi teneva fermo mi lasciò , ma prima che potessi anche solo pensare di poter scappare il ragazzo che avevo colpito mi prese il collo stringendolo talmente tanto da mozzarmi il fiato, mi disse che se avessi provato a ribellarmi mi avrebbe picchiato talmente tanto che mi avrebbe ucciso.
Mi sentivo senza forze non respiravo e stavo per svenire quando lui mi lasciò il collo e prese a baciarmi la mascella , io provavo a urlare ma lui mi aveva tappato la bocca con una mano e con l'altra mi teneva i polsi sopra la testa, mentre gli altri due mi tenevano le gambe» il respiro si stava accelerando, ma le carezze sulla mia guance mi calmano lentamente.
«P-poi quello che mi baciava il collo si allontanò e disse agli altri due di tenermi fermi i-i polsi,e da non so dove prese del nastro e me ne mise un pezzo sulla bocca, così da non potermi far urla-re per cercare aiuto.Prese a ba-baciarmi di nuovo mentre le sue mani si infilarono sotto la mia camicia, e stavano scendendo verso l'estremità dei-,  pantaloni. 
Non fa-cevo altro che pia-ngere e cercare di urlare ma  non potevo fare nulla erano tre contro uno, e- e poi tutti loro erano molto più forti di me. Poi però, riuscì a tirare via una gamba dalla presa di uno di loro e diedi un calcio alle parti basse di quello che mi stava t-toccando e dopo questo , lo- loro cambiarono i loro programmi e-,  mi buttarono per terra riempiendomi di pugni e calci .
U-uno di loro aveva degli anelli con delle punte e mi colpì molte volte.
Quando finirono di picchiarmi mi lasciarono lì, e non so come riuscì a tornare a casa . I giorni seguenti non andai a scuola dandomi per malato, ero pieno di lividi e tagli mi sentivo uno schifo .
Dopo quel episodio quegli atti di violenza non finirono, anche se succedono di rado, per questo ho dei lividi»poi scoppiai a piangere e urlare ,non rendendomi conto che anche lui piangeva, chiedendo perché mi doveva capitare una cosa del genere.
Jungkook mi abbracciò e il piansi sul suo petto per un tempo indefinito. Non ne avevo mai parlato con nessuno Jungkook è stata la prima persona a cui l'abbia mai detto.

Poi Jungkook mi prese delicatamente in braccio mentre io continuavo a piangere «Tae dov è la tua stanza?» mi chiese con un tono estremamente dolce «al pia-no di so-opra, seconda p-port-a a destra» riuscì a dire con la voce rotta dai singhiozzi.
Allora lui si diresse verso la mia stanza, poi aprì la porta e mi poggiò sul letto a una piazza e mezza , che si trova al centro della stanza.
«TaeTae adesso dormi hai bisogno di riposare , domani se vuoi passo a prenderti per andare a scuola»ma negai con il capo continuando a piangere «J-Jungkook resta qui n-non voglio stare s-solo»
«Ma Tae come faccio a-»ma lo interruppi «per favore Jungkook»lo prego con le lacrime agli occhi, con una mano ancorata al suo polso.
« okay, vado a dormire nel divano»allore per paura di restare solo, lo tirai dal  polso «non lasciarmi solo ti prego» lo guardo con gli occhi lucidi, e con delle lacrime che mi scivolano sulle guance«va bene ma ora basta piangere, non sopporto di vederti così»lui sussurrò l' ultima parte della frase ma io lo sentì lo stesso.
Mi corico, lasciandogli lo spazio per stendersi accanto a me.
Cerco di smettere di piangere ma le immagini di quella notte si proiettavano costantemente nella mia testa , allora improvvisamente Jungkook mi prende il viso tra le mani e mi stampa un bacio sulle labbra. A quel punto smetto di piangere per lo shock,  appena realizzo quello che è successo,  mi nascondo sotto le coperte  sentendo Jungkook ridacchiare «buonanotte TaeTae» stavo per cadere nel mondo dei sogni ma lo sentì parlare di nuovo «non permetterò che ti facciano di nuovo del male angelo mio».
Poi mi addormentai.

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Ok scusate ma questo capitolo era necessario per la storia , mi sono sentita male a scrivere questo capitolo ma dovevo.Scusate eventuali errori. Se vi sta piacendo la storia fatemelo sapere magari commentando oppure lasciando una stellina se vi va💕.

-Duchess💕

BLACK WINGSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora