⚫ capitolo 3⚫

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Jimin pov's

«Secondo te che staranno facendo quei due?»chiedo a Hoseok«Non saprei,ma per ora vorrei finire il mio panino» mi risponde mentre addenta il suo pranzo.
«Sei sempre il solito»rido alla scena di Hoseok che guarda sognante l' altro panino che ha nel vassoio.
«Cosa pensi di Jungkook?»domando al rosso«Penso sia un gran figo»mi risponde facendo spallucce.
«Non in quel senso idiota, anche se non ha tutti i torti»sussurro l ultima parte della frase ma sembra avermi sentito, e infatti «Come dici Chim?»mi guarda con un sorrisetto.
«Yaah, smettila di fare quella faccia da pervertito sei stato tu ad averlo detto» sbuffai gonfiando le guance.
«Eddai Chim non prendertela stavo scherzando~» dice per poi pizzicarmi una guancia.
«Vado a prendere un dolce al bancone»mi avvisa prima di allontanarsi.
"Ma che diamine ha al posto dello stomaco un buco nero??"penso affondando nella sedia.

Jungkook pov's

"Ma come è possibile lui non può essere quel tipo di persona"

Continuo a fissare la sua schiena con occhi sgranati. Due grandi cicatrici verticali all altezza delle scapole,delle macchie violacei presenti in tutta quella zona.«Jungkook ho qualcosa nella schiena?»la voce del biondo mi riporta alla realtà.

Questo significa che...no non può essere.

«Taehyung i tuoi genitori sono in casa?»chiesi «No sono in viaggio tornano tra due giorni perché? Che succede?».
Impreco mentalmente "che cazzo posso fare lui probabilmente non sa nulla".
«Tae dove abiti? Casa tua è lontana da qui?» gli chiesi mentre continuavo a cercare una soluzione.Lui era ancora sdraiato nel lettino a pancia in giù.
« Non è molto lontana ci metto circa un quarto d'ora per venire a scuola a piedi,ma perché me lo chiedi?».
«Ti riaccompagno a casa non puoi stare a scuola in queste condizioni, dirò all insegnante che ti senti male»
«Cosa?! No non posso saltare le lezioni, poi Hoseok e Jimin mi aspett-Aaahh» caccia un urlo quando cerca di alzarsi, mi avvicino subito cercando di scacciare le lacrime che rigano le sue guance.
«Taehyung cosa pensi di poter fare se non riesci nemmeno ad alzarti » gli dico con il più tono di voce dolce mentre gli accarezzo la guancia .
«Okay , ma non mi può venire a prendere nessuno, qui non ho parenti vivono tutti in altri paesi, a parte i miei genitori ma loro sono ad un viaggio di lavoro»
«Ti accompagno io allora non puoi rimanere qui a scuola se vuoi avvisare i tuoi amici mandagli un messaggio , nel mentre io avviso l'insegnante»ma prima che potessi muovermi qualcosa mi bloccò per il polso, e quel qualcosa, o meglio quel qualcuno era un Kim Taehyung tutto rosso in viso.
«N-non ri-riesco ad alzarmi m-mi p-puoi aiutare?» non potei non sorridere a una scena talmente tenera.
«Certo-»risposi prontamente,
«Solo, n-non mi guardare p-per favore»mi pregò lui.
«Ma come faccio?»corrugai le sopracciglia con un espressione interrogativa «Per favore»vidi la preoccupazione nel suo viso.
"Di cosa si doveva preoccupare? Non capisco"mi domandai.
«Va bene» acconsenti
«Grazie Jungkook».
Sfiorai per sbaglio una parte della sua schiena piena di lividi, e quel lieve contatto fece sparire alcuni dei segni violacei."MA CHE CAZZO?!?" I miei occhi potevano essere paragonati a due padelle per quanto fossero spalancati.
«Jungkook? Tutto a posto?»Taehyung richiamò la mia attenzione «Si si tutto a posto».

Gli afferrai le braccia e poi chiusi gli occhi e mi feci guidare dalle sue indicazioni e riuscì a mettersi seduto.
«Puoi aprire gli occhi» mi sentì dire e così feci trovandolo già con la camicia addosso.Mi morsi il labbro cercando di reprimere un sorriso "quanto è bello".
«Ti- , ti ho fatto male?»chiesi un po preoccupato.
«Non tanto,ma stai tranquillo non fa
nulla »mi sorrise, «Hai veramente un bel sorriso»gli dissi.
E quando lo vidi arrossire per quel complimento mi sembrò ancora più tenero.«G-grazie» abbassa lo sguardo sulle sue mani con le guanciotte tutte rosse .
«Di niente, ora sta qui vado ad avvisare il professore, tu manda un messaggio ai tuoi amici»
Allora uscii dall'infermiera per cercare il professore.

Ritornai in infermeria dopo aver riferito all insegnante della nostra assenza.
Entrai nella stanza chiamandolo
«Taehy- » mi bloccai quando lo vidi addormentato con la faccia rivolta verso di me.Mi avvicinai a lui e accarezzai la guancia, la sua pelle era come la seta,poi gli accarezzai i capelli leggermente scompigliati cercando di sistemarli.

Un angelo

«Tae, Tae sveglia ti riporto a casa tua»lo chiamai dolcemente e lui arricciò il naso"è tenerissimo".
«Su Tae dobbiamo andare , ho avvisato il professore ti riporto a casa tua»
«J-Jungkook ora mi alzo»disse con la voce impastata dal sonno.
Con mia grande sorpresa riuscì a mettersi seduto, ma appena poggiò un piede per terra la sua espressione divenne sofferente e si morse il labbro con forza strizzando gli occhi.
«Ehm, stai tranquillo ti prendo in spalla». Mi avvicinai e mi gli diedi le spalle così che riuscisse ad allacciare le gambe al mio bacino e le braccia alle mie spalle. Lo feci aggiustare sulla mia schiena e mi resi conto che provava ancora dolore quando strinse le sue braccia alle mie spalle.
«Taehyung mi devi dire il tuo indirizzo così posso raggiungere casa tua».
«Abito a xxxxxxx».
Annuì capendo dove si trovasse casa sua.

Erano cinque minuti che camminavo e finalmente Taehyung allentò la presa con le braccia facendomi rassenerare,  evidentemente il suo dolore era diminuito.
Eravamo nel più totale silenzioso quando Taehyung parlò
«Grazie Jungkook»
«per cosa?»chiesi perplesso.
«Mi hai aiutata molto oggi ,quando mi hai portato in infermeria e quando hai aspettato che mi svegliassi e ora che mi stai portando in spalla a casa mia, poi ci siamo conosciuti oggi e ti ringrazio, davvero» mi si scaldò il cuore a sentire quelle parlare.
«Tae non mi devi ringraziare mi è venuto naturale aiutarti stai tranquillo , poi non pesi nulla » gli dico sorridendo.

«Tae qual'è casa tua?»gli chiesi osservando tutte le graziose case a schiera,
«Quella li» mi risponde indicando la casa davanti a noi.
È molto carina ha le pareti color panna con un giardino pieno di fiori colorati con un dondolo al centro di esso , c è un sentiero fatto di ciottoli che porta fino all'entrata della casa.
Mi dirigo verso l entrata della casa con Taehyung in spalle «Tae hai le chiavi di casa?»mi giro leggermente verso di lui per guardarlo, «si, le ho in tasca»dopo aver infilato la mano nella tasca dei pantaloni le prende e subito dopo me le mette in mano.
Spingo la porta con il piede per tiuscire ad entrare, e noto che all'interno la casa è molto accogliente con colori tendenti al rosso e al bianco.
Deduco di trovarmi nel salotto per via dei due divani bordeaux praticamente nuovi, c è una grande televisione davanti a essi e nella parete a fianco c è una grande foto che raffigura Taehyung che sorride con i suoi genitori presumo .
La mia ispezione della casa viene interrotta dal proprietario.
«Jungkook puoi mettermi giù adesso»la sua voce incerta mi distoglie dai miei pensieri,  «si scusami» lo faccio scendere con delicatezza dalla mia schiena.
«Ti ringrazio ancora, se vuoi puoi restare qui a pranzare visto che non hai mangiato per seguirmi»chiede passandosi una mano nei capelli per l' imbarazzo.
«Se non disturbo va bene» sorrido cercando di alleviare la tensione.
«Ma quale disturbo, seguimi»
Comincia a dirigersi verso una porta chiusa.

"sembra stia megl-"

Non faccio neanche in tempo a finire di pensare che mi è svenuto sopra.
Al diavolo.
Prendo il mio telefono digitando il suo numero.
-Pronto?si mi serve il tuo aiuto è urgente vieni a quest indirizzo xxxxx Fai presto è grave-chiudo la chiamata e prendo in braccio Taehyung portandolo sul divano.
Lo faccio stendere «Resisti ,per favore»gli sussurro accarezzandogli i capelli.

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Innanzi tutto volevo chiedere scusa per il ritardo, ma sono piena di verifiche e interrogazioni.
Spero che il capitolo vi piaccia scusate per eventuali errori...

-Duchess❤

BLACK WINGSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora