Capitolo 31

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Non gli diedi conto, credetti di averlo immaginato,ma al tonfo contro un mobile che venne prima mi fece alzare di scatto cercando ció che fosse fuori posto.
Sussultai dalla paura non appena vidi una sagoma alta mantenersi il ginocchio dolorante.
Strizzai gli occhi cercando di mettere a fuoco la persona, dato che mi ero appena svegliata.
"M-Michael?! Che cazzo ci fai qui?!"
Dissi urlando soffocatamente cercando di non farmi sentire dato che erano le 03:22 di notte.
"Hai detto di non messaggiarti,chiamarti,allora sono venuto qui."
Disse mentre ancora imprecava sotto voce per la botta presa al ginocchio.
"E non potevi venire che só...domani?!"

Dissi ancora con le coperte sulle gambe.
"Mhh...no. Devi dirmi perchè sei arrabbiata con me."
Disse sedendosi sul letto.
Davvero me lo stava chiedendo?
Era bipolare...e ora anche con la memoria di un criceto? Dio...
"Hai gia scordato?!"
Dissi scoinvolta.
"È ancora per quella stronzata?"
"Stronzata? Come fai a dire che sia una stronzata? Non voglio essere la tua cazzo di puttana.-"
Mi interruppe avvicinandosi di scatto facendomi sussultare.
Prese con le sue mani entrambi i miei polsi facendomi cadere all'indietro sul letto,lui si trovava sopra di me, poggiando il suo peso sulle mie braccia.
Avvicinó il suo viso al mio,ad una distanza pericolosa.
Poi Portó le sue labbra al mio orecchio.
"Sei solamente mia.. non la 'mia puttana'."
Sussurrò con voce profonda,Come se quello che avesse detto fosse la cosa più ovvia al mondo.
Sembrava che non avesse nessun problema nel pronunciare svariate volte quella parola.

Diede un piccolo bacio proprio sotto il mio orecchio, per poi sussurrare un'altra frase..
"Solo mia.."
Continuó a lasciare baci dalla mascella alla guancia.
Fermó le sue labbra poi alla fine delle mie labbra,sfiorandole.
Poi fece combaciare le sue labbra alle mie.
Premendo sempre con più insistenza, mordicchió il mio labbro inferiore.
Ridacchió leggermente quando un piccolissimo gemito uscì dalle mie labbra incontrando le sue.
"M-Michael.."
Dissi mettendo le mani sul suo petto tenendolo più lontano possibile.
Spostó i miei capelli dal collo in modo di poterlo baciare.. ma si fermó a guardarlo sorridendo.
"Non credevo ti sarebbe rimasto così tanto."
Disse prima di baciare quel piccolo succhiotto.
Mi morsi il labbro non sapendo come uscire da quella situazione.

"Hai un'aria così.. Innocente."
Disse sorridendo leggermente sulla mia pelle.
Salì lentamente arrivando di nuovo alle mie labbra.
Senza premere le sue alle mie, leccó leggermente il labbro inferiore. poi la fessura che aveva con quello superiore.
Rise silenziosamente vedendo che la mia pelle si era riempita di piccoli puntini dovuti ai brividi.
"Aspetta.."
Dissi riuscendo a fermare qualsiasi cosa che stesse per fare.
Mi guardó con sguardo interrogativo.
"Come...ci sei arrivato qui?"
Dissi contro le sue labbra che erano a pochi millimetri dalle mie.
Non disse nulla, ma indicó la finestra a sinistra della mia camera.

A dividerci c'era solo quel piccolo lenzuolo sulle mie gambe, che a gli occhi di Michael era superfluo.
Le sue gambe toccavano le mie, anche se c'era quel piccolo lenzuolo... a Michael stava andando in 'crash' il cervello.
Mi afferró per i fianchi e rotolando, capovolse la posizione, e il lenzuolo era ormai andato a puttane.
Ero quasi seduta sulle sue gambe distese, ma Michael afferró il mio collo e avvicinó le sue labbra alle mie,si sentiva il suo bisogno in quel bacio.
"Michael...no.."
Dissi sussurrando;
Misi le mie due mani sul suo petto per non cadergli addosso, mi alzai e mi sedetti ad un lato del letto.
"Ash.."
Mi girai di scatto verso di lui, mi aveva chiamata come solo Ashton mi chiamava..
Si avvicinó al mio orecchio.
"Hai ragione, ora non potresti urlare il mio nome."
Arrossii alle sue parole e mi allotanai.
"Va via prima che qualcuno entri.."
Ci alzammo entrambi verso la finestra.
"Hai ragione piccola, continueremo un'altra volta.."
Disse facendo un sorriso sfacciato mentre io avevo una smorfia di disgusto dipinta sul viso.
Poi Prese il mio viso fra le sue grandi mani,- Mentre cercavo di allontanargliele,ma sembrava che avesse messo della colla su quelle mano- mi diede un'ultimo bacio e uscì con attenzione dalla finestra.

Tornai a letto e finalmente mi addormentai.

***
"Buongiorno Mamma."
Dissi con voce roca.
"Giorno Ashley,prendi un po di questo Latte."
Disse indicandomi la tazza di latte sulla tavola.
"Ok..."
Mi avvicinai alla tavola e incominciai a bere quel latte freddo.

"Su predi il tuo zaino e va a scuola."
"Okay mamma, ci vediamo oggi."
Dissi salutandola con un bacio sulla guancia.
Presi il mio zaino e uscii di casa.
Il tragitto verso la scuola non era affatto faticoso..

Una volta arrivata all'entrata di quell'edificio, vidi parecchi ragazzi/e guardarmi male o ridacchiarmi alle spalle, ma li ignorai finché Kendra, la pettegola della scuola.. mentre mi passava dietro mormoró una frase seguita da una risatina odiosa.
"Ti sei divertita con Clifford, eh? Dev'essere molto bravo."

Arrossii alle sue parole, cercando di trattenermi dal tirarle un pugno dritto su quella sua bocca larga.

Mi chiedevo come sapevano che Michael era stato con me per una giornata..

Molte altre persone continuarono a tirarmi occhiatacce e dirmi cose spiacevoli, avrei voluto tanto scomparire in quel momento...
E infatti una mano mi trascinó lontana da quella folla idiota portandomi alla parte opposta.
"Cosa vuol dire?!"
Vidi Ashton guardarmi con sguardo sconvolto e arrabbiato.
"Di che cazzo stai parlando!?"
Gli chiesi con il suo stesso tono di voce.
"Di quello che dicono tutti a scuola! "

"E tu Credi a loro?!"
Dissi sgranando gli occhi con delusione.
"Beh, sapendo cosa è davvero successo..non mi stupirebbe!!"
Disse più nervoso di prima.
"Ashton! Non é successo nulla oltre un fottuto bacio cazzo."
Dissi cercando disperatamente di calmarlo.
Sospiró nervosamente.
"Ashley, spesso i pettegolezzi sono veri."
"Ma spesso no! Ashton credi a quegli Idioti, o a me?"
Dissi guardandolo dritto negli occhi.
Non rispose cercando di evitare il mio sguardo.
"Ti credo...ma per favore, Non dargli corda."
Disse prendendo la mia mano.
"Ok....E tu, Per favore, smettila di credere a i pettegolezzi."
Dissi per poi dargli una piccola spinta dal petto.
Ridacchiammo entrambi.
"Devo andare a lezione...ci vediamo dopo."
Disse dandomi un bacio sulla fronte.
"A dopo."
Gli sorrisi.
E se ne andó verso la sua classe.
Stavo sistemando il mio armadietto quando una mano mi afferró per l'avambraccio facendomi girare.
"Ti sono mancato piccola?"
Disse Michael mettendo una mano sul mio fianco avvicinandomi a lui mentre misi una mano sul suo petto cercando di allontanarlo.

"Ash, ho dimenticato di dir--"
Sentii Ashton da lontano che stava venendo verso di me, che nel vedermi con Michael, non finì la frase e incominció a correre verso di noi.

Sapendo cosa stava per succedere cercai di far allontanare il più presto possibile Michael, ma così facendo mi stringeva sempre di più a lui.
"Michael...Michael, Michael! C'è Ashton cazzo Michael!"
Mentre lo spingevo via da me con tutte le mie forze.
Si staccó guardandomi confuso quando un potente pugno lo colpì alla sua guancia facendolo cadere a terra.
Ashton approfittandone si mise su di lui e cominció a picchiarlo di continuo.
Non potevo credere a quello che i miei occhi stavano vedendo.
Nel frattempo le persone si riunirono a vedere la rissa invece di fermarli...allora ci pensai io.
"Ashton!!! Ashton Fermati!! Fermati per favore! Ashton!"
Urlai con tono disperato afferrando i suoi fianchi cercando di staccarlo da Michael ormai sfinito a terra.
Sentendo le mie implorazioni,Ashton soddisfatto si staccó da Michael.
Ora riuscivo a vedere bene lo stato in cui era.
Mi misi una mano davanti la bocca e sgranai gli occhi nel vedere che non riusciva ad alzarsi,aveva il sangue che gli usciva dal naso,dal labbro gonfio, dallo zigomo destro e dal sopracciglio sinistro.
Mi abbassai verso di lui guardandolo sotto shock, ricordando quello che successe al Party.

Amnesia || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora