Amnesia || Michael Clifford

Capitolo 28

Dopo un po ci stancammo,Quindi andammo verso una panchina e ci sedettimo mentre entrambi avevamo il fiatone.
"Beh..sei un bravo ballerino."
Dissi ridendo mentre ancora respiravo a fatica.
"Anche tu lo sei."
Disse facendomi un'occhiolino sfacciato.
"Chissá se lo sei anche in altro.."
Disse strizzando gli occhi mentre guardava in alto e si stuzzicava il mento.
Non potevo crederci che pensava solamente a quello.
"La smetterai mai di pensare solo e solamente a quello?"
Dissi essendo a conoscenza della sua risposta.
"Hmmm."
Fece finta di pensare.
"Non credo piccola."
Disse con un sorriso sfacciato incorniciato dalle sue piccole fossette.
Scossi la testa ridendo per poi seguire Michael che si era alzato.
Avvicinó la sua mano alla mia, ma stavolta strinsi le mie dita alle sue con più decisione..
Se non avessi ancora quel filo di timore verso di lui,mi avrebbe rassicurata.

Dopo un po, finì il passaggio coperto da quei alberi.. e ricominció la città chiassosa di sempre, con i rumori delle macchine,l'asfalto e il nervoso via vai.
La sua stretta aumentó, non era pericoloso come credevo.

Ma mi ricredetti quando la sua stretta alla mia mano scivoló lungo il mio polso facendomi sbattere violentemente contro un muretto di un vicolo ceco desolato.
"Michael?! Che caz--"
Non finii di parlare per via della grande mano di Michael che mi coprì le labbra zittendomi.
Spostó di scatto la sua testa fra la conca formata dal mio collo e la mia spalla.
Sussultai ai suoi movimenti, per poi lasciar fuoriuscire un piccolo gemito soffocato dalle mie labbra dopo che inizió a lasciare infiniti baci umidi lungo tutto il mio collo.
"Michael.."
Sussurrai non riuscendo ad implorare di smettere.
All'improvviso si soffermó su di un punto baciandolo svariate volte, strinsi in un pugno la sua t-shirt non appena sentii i suoi denti sfiorare la mia pelle,e mordicchiare leggermente lasciando così un piccolo dolore che allievó posandoci la sua lingua sopra.
Inarcai la schiena avvicinandomi così di più a lui non appena inizió a succhiare quel punto sempre più forte.
Approfittando della mia posizione avvolse le sue braccia intorno alla mia schiena non facendomi allontanare da lui.
Misi le mani sul suo petto per cercare di allontanarlo, ma la sua forza sovrastava su di me.
Si allontanó per pochi secondi per poi ribaciare un'ultima volta quel punto per finire in bellezza.
Il suo respiro irregolare andava contro la mia pelle portandomi mille vibrazioni lungo tutta la schiena.
Incominció a salire lentamente dalla mia spalla alla mia guanca con piccoli baci, per poi far toccare la sua fronte contro la mia.
I suoi occhi fissavano i miei,mentre i nostri petti andavano su e giù accompagnati da respiri pesanti.
Le sue labbra sfiorarono le mie per poi allontanarsi lasciandomi "a bocca asciutta", per poi riempire quel vuoto premendo le sue labbra sulle mie sta volta con più arroganza, quasi come un bisogno.
Riuscii a sentire la sua lingua accarezzare la chiusura delle mie labbra cercando un entrata, ma non trovó nulla.
Si avvicinó al mio orecchio e sussurró delle parole che mi fecero rabbrividire.
"Sei mia adesso."
Sussurró Con una voce profonda.
Il suo petto premeva contro il mio e le sue labbra che avevano sussurrato quelle parole al mio orecchio, cominciarono a baciarmelo con dolcezza,per poi leccare leggermente il lobo.
"M-Michael.."
Fece finta di non sentirmi e fece scendere così la sua mano dalla mia schiena verso l'interno del mio ginocchio alzando così la gamba.
"Michael...Basta."
Dissi con voce tremolante.
Sorprendendomi si fermó dopo svariati tentativi di farlo smettere.
Con la fronte poggiata alla mia, intrecció le sue dita alle mie.
Mi trascinó lungo il marciapiede dove stavamo camminando poco fa e continuammo a camminare, lui era tranquillo come se non fosse successo niente,Mentre io ero ancora imbarazzatissima per quello che era successo poco prima.
"Mi stavo trattenendo,piccola."
Si fermó per un'attimo per poi continuare.
"Da quando ti ho vidta al parco con Luke."
Disse sorridendo.
L'ultima frase mi fece ripensare ad una cosa..
"Approposito.."
Attirai la sua attenzione.
"Quella Yovanna?"
Chiesi pur sapendo che non avrei dovuto, infatti subito dopo strizzai gli occhi e mi maledii mentalmente.
"Non sono cose che ti riguardano."
Disse freddo.
Staccai la mia mano dalla sua e mi fermai a guardarlo incredula.
"Ah no? Prima mi baci,poi mi porti ad uscire, poi dormo da te non sapendo Se con te."
Enfatizzai il 'se con te' per poi continuare.
"Mi fai marinare la scuola,Fai tutte quelle cose, dici che 'sono tua'..e poi se vai a baciare un'altra non sono cose che mi riguardano?"
Dissi ridacchiando sarcasticamente.
"Non sono la tua puttana che prendi con te ogni tanto per poi ritornartene da quella Yovanna .Era questa la tua intenzione giusto?"

Non disse nulla per un po per poi guardarsi intorno con aria stufa.
"No ashley..-"
Lo interruppi.
"Allora cosa cazzo vuoi da me!?"
Dissi con tono disperato mentre l'aria gelata mi portava i capelli davanti il viso.
Alzó una mano per spostarmeli ma l'allontanai nervosa.
"Non lo so.."
Disse sospirando mentre guardava il basso.
"Appunto."
Dissi alzando le braccia per poi farle cadere a peso morto su i fianchi mentre feci una risatina sarcastica.
"Io vado via."
Dissi mentre camminavo nervosa verso una meta sconosciuta.
"E dove pensi di andare?"
Sentii Michael urlare da lontano.
"Ovunque,ma non qui con te."
Dissi senza nemmeno girarmi.

Dopo un po sentii due grandi mani afferrarmi le spalle facendomi così girare.
La sagoma alta di Michael mi copriva dal sole, mentre il vento colpiva ancora forte sulla pelle.
Tolse una mano dalla mia spalla facendola scendere lungo il mio polso.
"Lasciami andare."
Dissi dimenandomi dalla sua presa cercando di togliermi dalla sua presa, ma così facendo aumentó ancora di più la forza sul mio polso.
Sussultai tirando leggermente l'aria attraverso i denti, mi avrebbe lasciato un segno rosso, di sicuro.
"Mai."
Disse facendo una pausa.
"Ho detto che sei mia."

Riuscii a mia sorpresa a togliere la mia mano dalla sua.
"A me non pare."
Dissi per poi continuare a camminare.
"Ah e Michael?...Non seguirmi."
Dissi per precisare.
Continuai a camminare, e stranamente mi aveva ascoltata.
**
"Scusi? che ore sono?"
Chiesi ad un signore col cellulare fra le mani.
"6 minuti alle 14:00 signorina."
Disse sorridendomi.
"Grazie mille, buona giornata."
Dissi sorridendogli anch'io.
"Buona giornata a lei."
Ascoltai quell'uomo per poi allontanarmi.
Solo 6 minuti.
Dovevo essere a casa entro 6 minuti.

***
Bussai alla porta dopo aver visto l'orario, ero arrivata in tempo.
La porta si aprii lentamente lasciando intravedere mia mamma con uno sguardo preuccupato.
"Ashley! Dov'eri sta mattina?!"
Disse per poi farmi entrare.
"Scusa mamma, mi ero svegliata molto presto... allora la mia amica che abita qui vicino mi ha invitata da lei per poi andare insieme a scuola."
Dissi ricordando ció che aveva detto Michael.
"Ah si? è perchè non mi hai svegliata?"
Disse incrociando le braccia al petto.
"Non volevo svegliarti."
Mi morsi internamente la guancia.
Mia madre non trovó nulla di cui continuare ad incolparmi, ma gli venne un lampo di genio.
"Il tuo zaino?"

"Non dovevamo portarlo, dovevamo andare in Auditorium per vedere un documentario."

Dissi sorridendo a me stessa per la scusa inventata in così poco tempo .
"Ok..Ma la prossima volta avvisami, mi hai fatta preuccupare."
"Ok mamma..."
Dissi facendo una pausa mentre mi mordevo il labbro sperando che avesse accettato alla mia prossima proposta.
"Mamma, posso riavere il cellulare?"

Sospiró per poi cacciarlo dalla borsa e porgemelo davanti.
"Tieni...ma non costringermi a riprenderlo."

"Ok mamma...grazie."
Dissi per poi darle un bacio sulla guancia.
Venimmo interrotte da qualcuno che bussó alla porta.
Mi irrigidii credendo fosse Michael, andai verso la porta Pregando tutti i Santi per far sì che non sia lui.
Aprii con timore la porta e vidi Ashton.
"Ashton!!"
Dissi per poi corrergli incontro e abbracciarlo facendomi prendere così in braccio.