Capitolo 51

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Facendo sorridere entrambi.
"S-Scusa.."
Mi scusai per la minima resistenza..Non avevo esperienza.
Stava lasciando piccoli baci sul mio naso quando per rispondere si bloccó.
"Principessa...Non preuccuparti,va tutto bene. Sarà per la prossima volta."
Sorrise maliziosamente per poi stamparmi un piccolo bacio sulle labbra.
Strinse i miei fianchi contro i suoi, cercando di palpare il mio fondo schiena nudo.
Ma mi opposi alzando la mia schiena dal letto coprendo il mio petto con il lenzuolo per poi prendere il mio pigiama nel cassetto accanto al letto senza alzarmi.
"Che fai?"
Mi chiese aggrottando la fronte.
Senza rispodergli cercai di infilarmi gli slip da sotto la coperta per poi alzarmi dal letto coprendomi con i vestiti,ma la sua mano afferrò il mio polso ritirandomi verso il letto.
"Non andare."
Mi imploró con una faccia da cucciolo abbandonato.
"Devo vestirmi..e credo che lo debba fare anche tu."
Dissi indicandolo.
"Ma sentirai caldo."
Cercó di convincermi sfacciatamente,ma riuscii a togliere il mio polso dalla sua stretta in modo irrequieto facendomi così cadere dal dolce materasso.
Riuscii a sentire le risatine di Michael che mi porse la sua mano per cercare di aiutarmi.
"Tutto apposto?"
Disse mentre ancora rideva.
Rifiutai il suo aiuto e mi alzai da sola andando verso il bagno.
Chiusi la porta dietro di me e sciaquandomi la faccia in modo da rinfrescarmi, indossai il mio pigiama bianco con i bordi neri.
Ritornai in camera e andai leggermente nel panico quando non vidi Michael nel letto e nemmeno i suoi vestiti per terra.
Capii tutto quando qualcuno bussó alla porta.
"Ashley! Ashley apri questa porta."
Il rumore delle nocche sul legno mi stavano urtando i nervi.
"Cosa vuoi?"
Urlai cercando di evitare la sua richiesta.
"Fammi entrare."
Non volevo, ma insistette.
Quindi prima di farlo, controllai ogni millimetro della camera per vedere se c'era qualcosa fuori posto.
Spensi il lungo brano in riproduzione che oramai stava per finire e cercando di placare il mio nervosismo aprii la porta per poi ritrovare mia madre sulla soglia.
"Cosa c'è?"
Dissi con un tono stufo.
Senza rispondermi mi superó ed entró in camera.
Sussultai al pensiero che avrebbe potuto trovare Michael in mutande ovunque esso sia.
"Mamma che fai?!"
Stava rovistando ovunque quando poi si fermó.
"Avrei giurato che stessi parlando con qualcuno."
Disse guardandosi ancora in giro.
"Forse avrai sentito la mia videochiamata con Ashton.."
Mentii senza pensarci.
"Hmm...Puó darsi."
Disse per poi avvicinarsi a l'unico posto abbastanza grande per nascondere una persona...L'armadio.
"M-Mamma, credo che tu debba scendere... mi sa di aver sentito il tuo cellulare squillare."
Scusa più stupida di questa non poteva uscire dalle mie labbra.
Ma spesso non sentiva il telefono squillare e sperando, riuscivo ad allontanarla.
Era con le mani sulle maniglie pronta ad aprire l'armadio,quando si bloccó e corse per le scale.
"Dovrà essere Kels."
Disse frettolosa.
Subito aprii le ante dell'armadio per ritrovare Michael coperto solo dai boxer che manteneva i suoi vestiti in una mano.
Aveva una smorfia strana sulla faccia.
Gli occhi erano strizzati e insieme a loro anche le sue labbra.
Sembrava che stesse aspettando un calcio nelle parti basse da un momento all'altro.
"Michael?"
Ridacchiai per la situazione.
Un ragazzo, con un fisico davvero da invidiare, con un'altezza imponente...fare questa faccia di sottomissione a chissachí.
I suoi muscoli si rilassarono alla mia voce.
Subito lo tirai fuori afferrandolo per il braccio.
"Fa presto, mia mamma sarà di nuovo qui a momenti."
Sussurrai portandogli i vestiti al petto e spingendolo verso la finestra.
"Calma calma principessa...non ho intenzione di andarmene."
"E cosa intendi fare?"
Dissi impaziente di una risposta.
"Ha gia controllato sotto il letto giusto?"
Annuii freneticamente.
"Bene, allora mi nasconderó lí."
Stava provando a darmi un piccolo bacio sulla fronte, ma lo spinsi subito verso il letto quando sentii la porta aprirsi.
Riuscii a mettersi sotto il materasso prima che mia madre entrasse.
"Ashley, sul telefono non c'era nessuna chiamata."
"Scusa, forse David stava ascoltando della musica e credevo fosse il tuo telefono."
Dissi innocente prima che ritornasse verso l'armadio.
"Mamma, non ti fidi di me?"
Aprii le ante dell'armadio rassegnata e tornó difronte a me.
"Si Ashley."
"Ma--"
Non mi fece finire di parlare che se ne andó da camera mia.
Un respiro di sollievo rilascio' sia le mie labbra che quelle di Michael che si era appena alzato da sotto il letto.
"Molto fiduciosa tua madre,eh?"
Il sarcasmo nelle sue parola echeggió nella stanza.
Guardai il basso quando il vuoto venne riempito dal suo corpo.
Avvolse le mani intorno alla mia vita bloccando le mie braccia,di fatto portai le mie mani sul suo petto nudo.
"Credo che ora tu debba chiudere la porta a chiave."
Sussurró al mio orecchio facendomi un piccolo sorriso, facendo brillare i suoi occhi chiari.
Come faceva, una creatura così incantevole...avere un lato così oscuro?.
"Hai ragione..."

Amnesia || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora