Capitolo 56

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"Vuoi rimanere per pranzo?"Mi ripresi.

"Certo,Sono sicuro di non aver programmi per oggi''.

''Ok,allora entriamo.'' Sorrisi prima di aprire la porta dell'ingresso.

''Tua madre?'' Disse Ashton indicando David solo in casa.

''uhm..non lo so. David? Dov'è mamma? '' Dissi posando il mio zaino sul divano insieme ad Ashton.

''E' andata all'ospedale--''. Lo interruppi.

''Cosa?! Cos'è successo?! ''.

''Fammi finire...E' andata all'ospedale a stare accanto a Kels, che ha dovuto subire un'operazione seria.'' Disse per poi salirsene in camera sua.

''Hai mangiato?!'' Gli chiesi, ma era gia chiuso nella sua tana.Sbuffai andando verso la cucina, dove trovai un bigliettino: ''Ti ho preparato il pranzo- si trova in frigo''.

Aprii il frigo e trovai un piatto di pasta in una ciotola conservatrice. la presi e la misi sulla tavola,dove Ashton si era gia seduto.

''Credo che dovremo mangiarlo freddo...Non so come riscaldarla.'' Feci le spallucce per poi mettere la pasta in un piatto.

''cazzo.'' non ce ne era abbastanza per entrambi.

''Fa nulla. Non ho tanta fame. Ne prenderò poco.'' Disse Ashton prendendo un'altra forchetta.

''Sicuro?'' . Mi fece cenno di si con la testa, e mi sedetti accanto a lui.

**

Dopo aver finito di mangiare, eravamo seduti sul divano mentre guardavamo un film, e il rumore del campanello interrruppe il mio relax.

''vado io..'' Avvertii Ashton che si stava alzando per poi andare verso la porta.

Afferrai la maniglia e lentamente aprii la porta per poi trovarmi Michael all'entrata.

Sussultai e gli chiusi subito la porta in faccia girandomi con gli occhi spalancati. 

''Chi era?''Chiese Ashton che si era alzato.

''Ashley che cazzo?'' La voce di Michael si riconosceva da fuori la porta.

E sfortunatamente anche Ashton l'aveva riconosciuta.

''Ashley?''  Disse Ashton.

Ero nella merda. ''N-essuno.'' Dissi cercando di impedirgli il passaggio che stava avendo verso la porta. Ma era impossibile. Raggiunse la porta e i suoi occhi si incupirono alla vista di Michael.

''Che cazzo ci fai qui?!'' . Temevo che da un momento all'altro si sarebbero menati. Così mi misi in mezzo a loro mettendo una mano sul petto di ognuno tenendoli distanti.

''Non sono cose che ti riguardano Irwin.'' Disse serio Michael guardando fisso negli occhi Ashton.

''Si invece. Non voglio che tu faccia del male ad Ashley''. Una fitta trapassò il mio stomaco nel momento che guardai il viso di Michael. La sua espressione esprimeva rabbia,orgoglio...Ma i suoi occhi erano preuccupati. 

Quasi per dispetto, Michael afferrò la mia mano dal suio petto e la fece ricadere nella sua.Lo stesso fece Ashton. Non volevo essere divisa in due,grazie.

''Ashton smettila. Oramai sono circa 6 mesi che ci conosciamo'' -Intendevo io e Michael-. '' Sai quando lo hai picchiato nei corridoi e gli avevi lasciato il viso pieno di cicatrici chi gliele ha curate? Non voleva farmi spaventare, e non ha voluto reagire più di tanto...ed è rimasto ferito.'' Continuai a guardare fisso Ashton , mentre Michael stringeva sempre di più la mia mano.

''E quando abbiamo avuto quella discussione noi due? La prima nostra discussione dovuta solamente al fatto che non volevi che vedessi Michael? Stavo male capisci? E a consolarmi c'era solamente Michael!.'' Ashton taceva insieme a Michael. Sembrava che fossi l'unica viva in quell'istante.

''A-Ashley non puo--''. Lo interruppi.

''Ashton cazzo no! LO AMO!'' Le parole mi uscirono dalla bocca di loro spontanea volotà, tanto che subito dopo le mie guance avvamparono, sapendo che Michael mi stava ascoltando.

Il silenzio cadde su di noi. Ashton in silenzio, lasciò la mia mano e ci sorpassò.

''Ashton!'' 'Dove stai andando?!'' Urlai vedendolo allontanarsi.

Volevo raggiungerlo, ma qualcosa mi impediva di farlo.

Rimasi sola con Michael, Cercando ancora di mettere assieme i pezzi.Sentivo lo sguardo di Michael su di me, in tutto quel tempo,non aveva lasciato nemmeno un secondo la mia mano.

***

Eravamo seduti sugli scalini fuori casa...e guardavamo la strada difronte a noi, mentre le nostre mani erano ancor intrecciate.

''Comunque, Anch'io..''. Sputò quelle parole, non sentendosi molto a suo agio.Sorrisi, e gli strinsi ancora di più la mano.


Amnesia || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora