Amnesia || Michael Clifford

Capitolo 45

Il suo viso emanava felicità da tutt i i pori come se fosse una bambina davanti ad una montagna di caramelle.
"Si!!!"
Esclamó scendendo dall'auto quasi saltellando.
Ridacchiai alla sua reazione, per poi afferrarla per i fianchi, alzarla dal terreno e girare entrambi come una trottola.
Dopo due giri, la posai di nuovo a terra.
Sorridevamo entrambi,mentre il silenzio intorno a noi..--no aspetta.
C'erano più di 40 persone lì.
"Vieni..qui c'è troppa gente."
Senza farle aggiungere altro, le strinsi la mano e la trascinai nella mia auto da corsa.
Misi in moto e guidai fino a casa mia.

Il viaggio fu silenzioso..
**
Entrammo in casa, Prima di fare qualsiasi altra cosa, andai verso il frigo e feci un grosso sorso d'acqua.
Poi andai verso Ashley, e prendendola in braccio,la portai in camera mia.
Senza farle toccare il pavimento, feci incontrare la sua schiena contro il muro.
Intrecció le sue gambe intorno al mio busto, e di seguito le sue braccia intorno al mio collo.
Portai le mie mani sotto le sue cosce cercando di non farla cadere.
I nostri respiri erano in sincronia,i suoi occhi non distoglievano per un attimo lo sguardo da i miei.
Finalmente per la prima volta dopo una corsa, avevo un vero premio.
Stavolta non erano soldi.
Ma lei..lei e solo lei.
Poggiai subito le mie labbra sulle sue,facendo passare la mia lingua fra la fessura delle sue labbra.
Le sue labbra rosee incontravano le mie...un piccolo gemito uscì dalle mie labbra dopo che involontariamente i suoi denti sfiorarono il mio labbro superiore.
Il suo respiro pesante passava dalle sue labbra alle mie, riuscivo ad assaporare ogni millimetro quelle labbra.

Tenendola in braccio mi allontanai dal muro, facendola stendere sul letto.
Le sue ginocchia erano leggermente alzate, e le sue gambe altrettanto separate.
Mi misi nella posizione precedente.
Baciai un punto del suo collo, poi lo leccai lentamente e continuai a baciarlo.
Sorrisi quando vidi formarsi sulla sua pelle mille puntini.
Dal suo collo, mi abbassai lentamente continuando a baciare la sua pelle candida.
Arrivai poco sopra i suoi seni.
Lasciando stare quella sua parte del corpo, riportai le mie labbra sulle sue baciandola appassionatamente.
Il suo petto si muoveva in un modo irregolare sotto il mio.
E tutta quella situazione, mi eccitava ...
#Ashley'spov:
Le sue labbra s'intrecciavano contro le mie..
Quando una cosa mi fece sussultare.
Una piccola sporgenza premeva sul mio ventre.
Spalancai leggermente gli occhi realizzando che si trattava della sua erezione.
Cercando di non far notare la mia reazione, misi le mie mani dietro al suo collo spingendolo più verso di me, dove baciai le sue labbra ancora una volta..
Ero talmente sollevata del fatto che ne sia uscito vivo.
Stavo sfogando tutto il mio nervosismo.
Ad ogni bacio..quella tensione scivolava via.
Mordicchiai leggermente il suo labbro inferiore.
"Cazzo Ashley."
Sussurró con voce roca Michael mentre si spingeva di più contro di me.
Sentii le sue mani scendere lungo il mio corpo per poi fermarsi sui miei fianchi.
Lì lentamente inizió ad alzare il tessuto della mia T-Shirt scura.
Ero intimidita da ció che stava per accadere..ma decisi di non fermarlo.
Mi guardó con uno sguardo come dal chiedermi il permesso..
Accennai ingoiando la mia saliva di seguito.
Alzó la mia T-Shirt fini a sopra i miei seni, lasciandoli coperti solo dal mio reggiseno di pizzo nero.
Rimase a guardare per mezzo secondo come se avesse trovato un tesoro, poi alzó la t-Shirt lungo le mie braccia sfilandomela per poi buttarla sul pavimento.
Si tenne sulle ginocchia, e tolse di seguito anche la sua maglia.
Era la prima volta che lo vedevo senza maglia..
Aveva un bel fisico.. due belle linee a 'V' su i suoi fianchi e una pelle leggermente più scura della mia.
Si riabbassò verso di me, e con la lingua, tracció una piccola linea dalle mie clavicole fino alla parte che divideva i miei due seni.
Senza dargli ancora conto, saltó la pelle coperta dal reggiseno, e ricominció a tracciare una linea dalla mia pancia,si fermó poco prima del mio ombelico guardandomi perplesso.
"C-Cos'è successo?"
Indicó con lo sguardo la piccola cicatrice che avevo poco dopo il mio ombelico.
La odiavo..sfigurava completamente la mia pancia.
Mi morsi il labbro inferiore per poi alzare la mia schiena rimanendo così seduta, Michael fece lo stesso.
Guardando il basso gli risposi con un filo di voce.
"È una cicatrice."

"Questo lo avevo capito..Ma com'è successo?"
Disse guardandomi dispiaciuto.
Non riuscivo a parlarne..ma sentivo il bisogno di doverne parlare con lui.
"Il m-mio ex.. quando scoprii che mi tradiva, ero distrutta e.."
Feci un profondo respiro per poi continuare.
Subito la mano di Michael prese la mia incoraggiandomi.
"Ero stanca di piangere ogni notte, allora decisi di mettere fine alla nostra storia, ma lui la prese male e incominció a malmenarmi."
A queste parole Michael si irrigidì, e l'altra sua mano libera si trasformó in un pugno.
L'afferrai facendo così rilassare i suoi muscoli.
"Cercavo di scappare dalla sua presa ma era troppo forte. Prese una bottiglia che aveva vicino, e-"
La mia voce incominció ad essere più debole.. e delle piccole lacrime incominciarono a scendere dalle mie guance a quei orribili ricordi.
Michael tolse la sua mano dalla mia, asciugandomi la lacrime che avevano bagnato il mio viso.
Non riuscivo ad andare avanti.. ma il motivo era chiaro oramai.
"L-La odio...Rovina completamente la mia pancia-."
Michael mi interruppe tappandomi la bocca con le sue labbra.
"No...io la trovo bellissima. Nulla potrebbe rovinare il tuo bellissimo corpo."
Sussurró contro le mie labbra.
Abbassai lo sguardo sia gratificata sia triste dalle sue parole.
"Lo so piccola. Dimenticare è la cosa migliore...e ti aiuteró a farlo.".