Capitolo 8

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Pov's Chuck

"Allora, quando hai intenzione di sverginarla?"
"Presto cadrà ai miei piedi. Le proporrò di pranzare insieme e vedrai che riaquisterà la mia fiducia. Sarà un gioco da ragazzi, lei è attratta da me."
"Come fai ad essere così sicuro?"
Mi sorride in modo malizioso.
"Ieri non appena era tornata dalla Francia è venuta da me e stavamo per fare sesso."
Rido.
"Wow amico complimenti. Vedi di muoverti, voglio scoparla anch'io. Un patto è un patto."
"Non preoccuparti amico. Mi ci vorrà poco."
"Non ne sarei così sicuro, sembra diversa dalle altre sgualdrine."
"Sono tutte uguali."
"Hai ragione"
Gli do una pacca sulla spalla.
"Devo andare adesso, mi farò trovare davanti casa sua."
"Vai amico."

Ci salutiamo e io salgo sulla mia limousine tornando al mio Hotel, o meglio l'hotel di mio padre. Ma presto sarà mio.

Saluto Simon, il portiere.
"Signor Chuck oggi è arrivato presto, niente pollastrella?"
"Per oggi non mi va, stasera mi rifaccio."
Entro in ascensore e mi ritrovo una ragazza molto carina. Bionda con occhi azzurri. La fisso con il mio solito sguardo affascinante e mordendomi le labbra.
Lei arrossisce e mi sorride.
Ci farei un pensierino ma non mi va oggi. Perciò lascio perdere.
Arrivati al terzo piano, prima di uscire mi guarda come se si aspettasse che facessi qualcosa.
"Stasera passa a trovarmi."
Mi limito solo a questo.

Sono nella mia suite. Mi accendo una sigaretta, mi metto sul divano e bevo del vino.
Più tardi chiederò alla domestica di prepararmi qualcosa.

Poggio la testa sul divano e penso a quanto sia bella Blair. I suoi occhi nocciola da cerbiatta, i suoi capelli setosi. Il suo profumo. Spero che Nate si sbrighi, Blair mi attrae più della cocaina. Sento uno sfrenato bisogno di averla. Non è mai capitato che volessi una ragazza così tanto.
Sarà difficile portarla a letto a primo colpo, è molto astuta e non sciocca come quelle troiette. Lei è diversa, ne sono sicuro.

Credo proprio di essermi addormento senza capirne nulla.
Sento la bussare alla porta. Probabilmente sarà quella bionda in cerca di sesso.
Apro. Cosa ci fa qui Blair?

"Blair cosa ci fai qui? Nate non ci sa fare perciò sei venuta da un vero professionista?"
Mi guarda con disgusto. Nessuna l'aveva mai fatto.
"No, posso entrare?"
"Prego"
Le faccio cenno di sedersi sul divano.
"Allora, cosa ci fa qui Blair Waldorf?"
Nel frattempo prendo verso dello skoch nel bicchiere.
"Vorrei sapere di più su quel patto."
"Mi dispiace, non mi è permesso parlartene, chiedi al tuo amichetto Nate."
"Io e Nat abbiamo fatto sesso."
Cavoli, ci ha messo veramente poco, ti credevo più sveglia Blair.
Sorrido stupito ma poi rifletto un attimo. Impossibile, non ci credo per niente, è una falsa. Vuole ingannarmi per farmi parlare. Beh se è questo che vuoi.
Mi avvicino a lei. Il suo profumo invade le mie narici. Avvicino le mie labbra al suo orecchio.
"Adesso tocca a me allora."
Sento il suo corpo irrigidirsi. Sposto le mie labbra sul suo collo. Dio Blair vorrei farti mia proprio adesso.
Le bacio dolcemente il collo e con la mano le accarezzo la coscia salendo sempre di più.
Quanto cazzo mi ecciti...
"Che cazzo fai?"
Mi allontano, sono un po' confuso, pensavo le stesse piacendo, anzi ne sono più che sicuro.
"Abbiamo un patto noi due."
"Che tipo di patto."
Decido di dirle come stanno le cose.
"Nate avrebbe avuto il privilegio di toglierti la verginità a patto che poi ti avrei potuta scopare."
Il suo viso è decisamente sconvolto.
Sta per piangere ma cerca di trattenere le lacrime.
"Non ho fatto sesso con Nate, volevo solo sapere se ciò che mi aveva raccontato sul patto era vero. Evidentemente mi ha solo presa in giro."
Ti ha presa in giro sì. Beh cosa ti aspettavi da Nate Archibald?
Cara Blair tu non lo conosci affatto. Lui è come me, che ti aspettavi il principe azzurro?
Adesso sta piangendo. Le lacrime inondano il suo meraviglioso viso.
Mi dispiace un po' vederla così, si vede che sta soffrendo moltissimo.
"Perché stai piangendo?"
Mi avvicino cercando di confortarla ma non ci so proprio fare con questo genere di cose.
"Io tenevo molto a lui, mai mi sarei aspettata che mi avrebbe usata per poi buttare il suo giocattolo."
Un giocattolo. Beh sì per noi le donne sono come un giocattolo, ma un giocattolo del piacere.
Non so cosa dirle, rimango in silenzio. L'unica cosa che faccio istintivamente è asciugarle le lacrime.
Cosa stai facendo Chuck? Che ti prende, dovresti fregartene se sta soffrendo. In fondo il tuo unico scopo e fare del sesso con lei. Perché allora sento di doverla proteggere? Da cosa poi? Da uno come me?

Alza gli occhi e il nostro sguardo si incrocia.
È una sensazione strana, mi ci perderei dentro quegli occhi.
Sposta il suo guardo sulle mie labbra poi ritorna a guardarmi negli occhi.

"Grazie, devo andare adesso."
Si alza senza dire altro e va via.
Poco dopo mi arriva un messaggio.
"Nate: è fatta, si fida."
Oh Nate, non sai di averle appena spezzato il cuore.

Ti ho aspettataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora