Capitolo 25

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Pov's Chuck

"Nate che ti prende?"
"Scusami devo andare, ti chiamo."
"Ma.."
Lo vedo uscire di corsa dalla suite.
Deve aver visto qualcosa o qualcuno mentre era fuori a fumare.
Esco dal terrazzo per vedere dove va.
Lo vedo correre verso Blair, si salutano e poi proseguono insieme per la stessa strada.
Blair... Come fai a stare vicino a chi ti ha violentata senza farsi scrupoli?..
Vorrei corrergli dietro e prenderlo a pugni davanti a tutti.
Ma tanto è inutile che mi faccio i nervi per lei, che faccia quello che vuole.

Torno in soggiorno, prendo il cellulare e chiamo Jessica, una ragazza che in passato ho scopato e ci sapeva fare benone.
"Pronto?"
"Jessica ciao."
"Chuck come mai mi hai chiamata?" Chiede con voce sensuale.
"Vieni da me, devo distrarmi."
"Sarò lì in meno di dieci minuti."
L'unica cosa che mi piace di Jessica è che anche lei usa i ragazzi per scopi sessuali perciò non fa tante storie quando le dico di andarsene. Anche lei vuole solo una botta e via.

In pochi minuti Jessica bussa alla porta.
"Entra pure."
Si fa strada da sola verso la camera da letto. La seguo.
Ci spogliamo violentemente.
Con la bocca fa certi movimenti che mi fanno eccitare più che mai, ma la mia mente vede Blair che lo sta facendo.
"No! Levati!"
La faccio spostare.
"Che ti prende?"
Rimango in silenzio, poi la faccio stendere sotto di me e una volta messo il preservativo la penetro con forza.
Le sue dita tirano i miei capelli facendomi gemere.
La guardo. Blair... Blair sta gemendo. Subito dopo la sento gridare dalla paura.
"Cazzo! Basta!!"
Esco dal suo ventre e mi metto a sedere tenendo la testa con le mani.
Si avvicina e si mette a sedere anche lei.
"Chuck che ti prende? Non era mai successa una cosa del genere."
A Jennifer ho sempre raccontato tutto.
"Quando faccio sesso vedo lei... Stava urlando dalla disperazione..."
"Chi vedi Chuck? Lo sai che puoi dirmi tutto."
Mi alzo e mi rimetto i pantalomi. Prendo due bottiglie di birra e gliene porgo una.
Bevo un sorso.
"Blair... Blair Waldorf."
"La figlia della famosa stilista Waldorf?"
"Sì"
"Cos'è successo tra voi?"
"È iniziato tutto a scuola. Aveva sbattuto contro di me mentre cercava i bagni. Quando ho incrociato il suo sguardo mi è entrata dentro. Volevo scoparla come tutte le altre perciò ero entrato in bagno con lei spingendola al muro e iniziando a baciarle il collo. Ma lei mi respinse. Nessuna l'aveva mai fatto. Più tardi scoprii che era la migliore amica di Nate. Io e lui fecimo un patto una volta. Lui sarebbe stato colui che l'avrebbe sverginata e poi io l'avrei potuta scopare. Un giocattolo insomma. Beh all'inizio era diventata come una preda per me. Poi una sera ero ad un pub con Nate. La vidi in mezzo a tutte quelle persone ballare. Mi avvicinai e il suo profumo invase le mie narici."
Bevo un altro sorso di birra.
"Era ubriaca, si vedeva. Ballava strusciandosi su di me. Mi eccitava così tanto che non riuscii a trattenermi. La presi per mano e la portai dentro uno stanzino.
Volevo scoparla ma qualcosa dentro di me mi fece bloccare. Non avrei mai potuto approfittarmi di lei...
Nel momento stesso in cui le mie labbra si unirono alle sue dentro di me si mosse qualcosa. Dei dolori alla pancia... I brividi al suo tocco.
La spinsi alla parete e la masturbai.
I suoi gemiti sulla mia pelle mi stavano facendo scoppiare ma riuscii a trattenermi. Vederla venire fu una soddisfazione che non avevo mai provato prima. Da quel momento mi sentii legato a lei."
Mi soffermo.
"Chuck, lei per te non è soltanto una preda. Tu provi qualcosa per Blair."
"No. Io non provo nulla. Non ho mai provato nulla e mai lo farò."
"Cos'è successo dopo?"
"Una sera siamo usciti io, Blair e Nate. Eravamo in una stanza isolata dal locale. Nel momento stesso in cui mi allontanai Nate la stava violentando."
"Oh mio dio...povera ragazza..."
"Quando lo vidi lo presi per la camicia e lo presi a pugni e a calci. Volevo ucciderlo ma la voce straziante di Blair mi bloccò. Vederla in quel modo mi uccideva.
La portai da una sua amica, Serena.
Ci fece stare nella camera degli ospiti.
Non mi misi neanche accanto a lei per dormire. Avevo paura che le dessi fastidio.
Quando si svegliò di scatto urlando fu come essere trafitto nel fianco. Sentivo il suo dolore e non sapevo come alleviarlo.
Alla fine dormii con lei fra le mie braccia. Si sentiva al sicuro con me... Ma poi ho dovuto fare lo stronzo cacciandola via dalla mia suite..."
"Perché l'hai fatto?"
"Avevo paura di questo nuovo Chuck, lei mi fa essere diverso e questa cosa mi spaventa."
"Diverso ma in positivo."
"Quando poi qualche giorno dopo la vidi entrate nella mia suite con Nate volevo prenderlo a pugni ma lei mi disse che aveva bisogno di un posto dove stare e che il padre lo picchiava."
"Ha davvero un cuore grande.."
"Lo faccio stare da me solo per lei. Quel giorno dopo la scuola volevo parlare. Mi sentivo una merda per averla trattata in quel modo. La portai nel mio posto segreto, dove vado sempre quando non sto bene con me stesso o sono incazzato."
"Sei stato molto dolce."
"Jessica... Al mio tocco sulla sua pelle si irrigidiva. Io so il perché. È tutta colpa di Nate. E poi cosa fa? Passeggiano insieme!"
Finisco la birra.
"Forse lei vuole dargli un'altra possibilità, in fondo loro due erano migliori amici no? Forse vede del buono in lui o sa che Nate non è così."
"Come può pensare che non è così dopo quello che le ha fatto?"
"Non lo so, so solo che questa Blair ha un cuore d'oro e non merita del male. Chuck lei ti piace, tu provi qualcosa per lei."
La guardo un attimo come per chiedere la sua approvazione.
"È così, il tuo cuore è stato rubato da Blair. Ti sei innamorato e ogni volta che fai sesso con un'altra ragazza vedi lei."
"Mi distrugge questa cosa. Non posso più divertirmi che mi spunta lei."
Sorride.
"Chuck, dopo quello che hai passato con tua madre meriti di trovare l'amore vero. E lei sono sicura che è quella giusta."
Non dico nulla. Non credo di essere innamorato.
"Le hai parlato di tua madre?"
"Assolutamente no."
"Dovresti farlo, aprirti con lei ti farebbe bene. Falle conoscere il vero Chuck."
Mi alzo incazzato.
"Il vero Chuck? Il vero Chuck è un donnaiolo del cazzo che non si fa scrupoli a ferire le persone. È uno stronzo bastardo!"
"Non mi risulta che tu sia uno stronzo. Uno stronzo bastardo non l'avrebbe mai salvata da Nate. Mettiti il cuore in pace Chuck, tu sei innamorato e faresti di tutto per lei."
Mi sorride.
"Scusami se alla fine invece di fare sesso hai solo ascoltato i miei drammi."
"Stai scherzando? Preferisco mille volte che ti apri con me piuttosto che venirmi dentro" scherza.
"Io vado adesso, ci sentiamo Chuck"
"Ciao Jessica e grazie."
Sorride e poi esce.
Può davvero uno come me amare qualcuno? No, impossibile.

Sento bussare alla porta.
"Chuck, scusa se sono corso via senza dire nulla."
"Dove sei stato?"
"Ero con Blair, dovevo parlarle"
Si siede.
"Che vi siete detti?"
"Chuck, lei tiene molto a me. Credo mi abbia perdonato."
"Perdonato? Ma davvero? Dopo lo schifo che le hai fatto?!"
Urlo.
"Chuck che ti prende?"
Esco fuori. Ho bisogno di prendere aria.
Fumo una sigaretta, poi rientro.
"Stasera io e Blair andremo insieme alla festa."
"Fantastico." Mi limito a rispondere.
"Tu ci sarai?"
"Si, ci vediamo lì direttamente allora."
"Si."

Nate è uscito un quarto d'ora fa per andare a prendere Blair.
Il tema è elegante perciò metto uno smoking.
Arrivato alla festa Vanessa ci chiede di scrivere il nome della reginetta che vorremmo mentre alle ragazze fa scrivere il nome del re.
Beh per me la reginetta è una sola.
Scrivo il nome di Blair e lo metto nel cofanetto.
Poi entro dentro.
L'atmosfera è molto bella, luci soffuse rosse, bancone per l'alcol, pista da ballo, tavoli rotondi e delle lunghe tavolate per il buffet.
Mi siedo subito all'angolo bar.
Se non bevo non potrò divertirmi.
Inizio con qualche shottino, nulla di che. Non voglio ubriacarmi.
Il locale è pienissimo, credo siamo tutti quelli del collage.
Non appena mi volto verso l'entrata la vedo. Quasi mi manca il respiro per la sua bellezza. Quell'abito lungo nero le sta divinamente e quella scollatura dietro la schiena mi fa eccitare.
Ma quando Nate le cinge la vita con un braccio inizio a non vederci più dalla rabbia. Faccio un respiro profondo e cerco di calmarmi.
Si avvicinano vero di me.
"Chuck già bevi a inizio serata?"
"Nate lo sai che se non bevo qualcosa non mi diverto a queste feste."
Blair non dice nulla. Neanche mi guarda. Questa cosa mi fa diventare nervoso. È Nate che non dovrebbe neanche guardare.
La fisso aspettando che il suo sguardo incroci il mio.
"Vado a salutare Vanessa e gli altri."
Si allontana. Rimaniamo solo io e Nate.
Rimaniamo in silenzio. Sono troppo nervoso.
"Ehm, Chuck tutto ok?"
Sorrido.
"Tutto ok."
"Sembri strano. È successo qualcosa?"
"Ti ho detto che è tutto ok!" Alzo la voce.
"D'accordo.. calmati."
Prendo un cocktail e mi allontano furioso.

Dopo circa mezz'ora il dj annuncia che il buffet è aperto. Tutti si affrettano come un branco di pecore. Non ho fame, al massimo prenderò qualcosa quando la gente si sarà seduta. Prendo una sigaretta ed esco fuori.
Delle ragazze ridacchiano fra loro dicendo quanto sono bello e che si farebbero portare volentieri a letto.
Le avrei accontentate tutte ma non sono dell'umore.
Mi allontano dall'entrata e mi siedo su dei gradini.
La nicotina riesce sempre a calmarmi.
Sto un po' fuori per respirare aria fresca poi dopo mezz'ora rientro.

"Chuck!"
Vengo fermato da una ragazza molto carina. Ha qualcosa di familiare.
"Ci conosciamo?"
"Ecco, abbiamo fatto sesso circa due settimane fa..."
"Vado con così tante ragazze che neanche ricordo chi sono. Che vuoi?"
"Niente... Volevo solo dirti che sono stata male. Non mi hai più cercata.."
"Cercarti? Perché avrei dovuto? Sei stata solo un giocattolo del piacere. Va via."
Con le lacrime agli occhi esce fuori correndo.
Che vada al diavolo non me ne frega un cazzo.
Mi avvicino al buffet, prendo giusto qualcosa e mi siedo al tavolo con Blair e Nate visto che mi hanno riservato il posto. Con loro ci sono anche Vanessa, Matt e un'altra ragazza che non ho mai visto.
"Dov'eri finito?" Chiede Nate.
"Stavo fumando."
Non apro bocca durante la cena, sto in silenzio ascoltando i discorsi degli altri.
"Che ne dite di divertirci un po' con il gioco della bottiglia?" Chiede Matt
"Il gioco della bottiglia? Sul serio?" Chiedo infastidito.
"Manca ancora un'ora prima che il dj metta la musica, daii così ci passiamo il tempo."
Prende una bottiglia vuota e la gira al centro del tavolo.
"Vanessa, tocca a te. Obbligo o verità?"
"Verità."
"Prevedibile, dimmi. Cos'hai fatto ieri con John nel bagno?"
"Matt!!" Ridono
"Un pompino... Era il mio primo pompino ahahah"
Ridono tutti tranne me e Blair.
Vanessa gira la bottiglia.
"Chuck tocca a te, obbligo o verità?"
"Obbligo."
"Vediamo un po'..."
Si volta verso la ragazza accanto dai capelli rossi.
"Devi limonare con lei."
"Tutto qua?" Chiedo. Ne ho limonate così tante.
Mi avvicino alla rossa baciandola con la lingua.
Lei ci sta e mi bacia con foga.
Mi stacco e mi sussurra all'orecchio.
"Voglio fare sesso con te Chuck."
Non ho proprio voglia.
Torno a sedermi e i miei occhi cadono subito su Blair.
È nervosa, guarda il vuoto.
Giro la bottiglia. Tocca a Nate. Bene bene. Rendiamo la situazione più divertente.
"Obbligo o verità?"
"Verità."
Speravo dicesse verità.
"È vero che hai violentato una ragazza?"
Tutti sono scioccati.
Nate mi guarda dritto negli occhi incazzato.
"Avanti rispondi."
"Chuck che cazzo fai?" Chiede incazzato.
Blair si alza di scatto ed esce fuori.
"Un porco sei. Ecco cosa sei. Fai schifo!" Mi alzo, gli sputo addosso e seguo Blair.

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Le cose iniziano davvero a complicarsi.
Cosa succederà adesso?
Non perdetevi il prossimo capitolo, domani alle 20;45.🌺❤️

~_Disater23_~

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