Capitolo 23

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Pov's Nate

Blair ha un cuore d'oro, nessuna è come lei. Nonostante quello che le ho fatto mi ha aiutato. Io sono innamorato di lei... Forse quella notte ho approfittato di lei perché sapevo che non sarebbe mai stata con me. Mi ha lasciato perché mi vedeva come un amico e nient'altro e io per non perderla ho finto tutto questo tempo facendole credere che anche per me era così.
Ma non è assolutamente una giustificazione, quello che ho fatto è inaccettabile e mi faccio schifo da solo.
Le parole di Chuck mi hanno ferito molto... Sapevo di averla fatta grossa ma non immaginavo così tanto.
Per colpa mia adesso ha paura del minimo tocco sulla sua pelle e si irrigidisce di scatto.
Stamattina ho sentito che tremava e quasi urlava nel sonno. Sicuramente le saranno tornate in mente quelle immagini..ma giuro... Giuro che sono pentito e mi ucciderei con le mie stesse mani... Non posso tornare indietro, non posso. Le dimostrerà che io sono diverso, che io non sono il Nate di quella notte. Probabilmente lei lo sa, forse è per questo che mi ha aiutato. Mi conosce più di tutti, più di Chuck. Lei sa come sono fatto veramente.

"Stasera il collage organizzare una festa con tutti gli alunni, andiamo? Ci divertiamo un po'."
"Si d'accordo."
In realtà non mi va di andare, non ho lo spirito per festeggiare ma potrebbe essere un modo per parlare con Blair e scusarmi con lei, anche se non potrà cambiare quello che le ho fatto.

Esco fuori in veranda e mi accendo una sigaretta.
Mi ritornano in mente i momenti in cui stavamo insieme. Il nostro primo appuntamento...la nostra prima litigata.. il nostro primo bacio..

"Sei bellissima questa sera... cioè non che le altre volte tu sia brutta per carità sei sempre stupenda.."
Sorride arrossendo diventanto rossa come il suo abito a dir poco meraviglioso.
"Ecco diciamo che non sono abituato a fare i complimenti perciò sono abbastanza impacciato in questo campo... Ma non posso evitare di dirti quanto sei bella perché..insomma.. dio ahahaha"
Ridiamo insieme.
"Sai sei molto divertente!"
Cavoli che stupido... Beh se ride però è un buon segno.

"Mi dai sui nervi! Il tuo umore cambia da u momento all'altro e questi sbalzi mi fanno innervosire parecchio! Sono stufa del tuo modo di trattarmi. Non sono un giocattolo da usare solo quando ti fa comodo per poi buttarlo alla minima difficoltà che ti si presenta!"
Piange e da pugni sul mio petto.
"Ohh calmati! Smettila di fare la bambina!"
"Ah io farei la bambina?! Sei proprio uno stronzo!"
Un ceffone sulla mia guancia. Brucia tanto.
No, aspetta...non andartene... Io...io ti amo...
La rincorro e la prendo per un braccio.
"Lasciami stare! Non voglio più vederti!"
L'avvicino a me con forza per non farla scappare.
"Ti ho appena detto che non..."
Le mie labbra sulle sue. Così morbide e carnose... Quello che provo è indescrivibile. Le sue braccia avvolgono il mio collo.
La sollevo. Continuamo a baciarci.
Le mordo il labbro inferiore baciandola con più foga.
Non mi ero mai sentito così.
Le nostre labbra si allontanano e ci guardiamo negli occhi.
"Ti amo" sussurra.
Sorrido avvicinando le mie labbra alle sue.
"Ti amo anch'io" dandole un altro bacio.

Cade una lacrima sulle mie guance. Lei mi amava... Come può una persona non amare più da un giorno all'altro?

"Nate dobbiamo parlare.."
Non mi piace questa frase e non mi è mai piaciuta.
"È successo qualcosa?"
Mi fa cenno di sedermi sul letto per poi sedersi accanto a me.
"Io non posso continuare così... Nate io provo qualcosa per te e mi attrai moltissimo.."
Abbassa lo sguardo. Ho capito cosa sta succedendo..
"Però?.."
"Però il mio non è amore... Io non ci immagino insieme in futuro sposati con una famiglia... Io tengo molto a te ma non... Io voglio esserti amica... Non riesco ad amarti in quel modo. Tu non hai fatto nulla, davvero. Ma non posso fingere di amarti."
Il suo viso si riempie di lacrime.
Le mie dita le asciugano.
L'abbraccio forte.
Non voglio perderla, lei mi fa stare bene..
"Anch'io lo penso." Mento.
"Davvero?"
"Sì" mento un'altra volta.
Il suo viso è più sereno e mi abbraccia forte.
"Grazie Nate per avermi capita... Sei troppo importante per me."

Averti capita? No ... Non l'ho mai fatto. Quello che provavo non è mai cambiato.
Abbassò lo sguardo verso la strada e noto una figura femminile che riconoscerei tra mille.
Sta andando al parco.
Spengo la sigaretta e corro dentro.
"Nate che ti prende?"
"Scusami devo andare, ti chiamo."
"Ma.."
Esco dalla suite e corro più veloce che mai per raggiungerla.

Ti ho aspettataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora