Capitolo14

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Pov's Chuck

"Ciao amico, posso offrirti qualcosa da bere?"
"Dello skoch grazie."
Nate è passato da me per parlarmi di una cosa importante.
Gli passo il bicchiere e ci sediamo sul divano.
"Cos'è successo Nate?"
"Mio padre stanotte è stato arrestato."
"L'hanno scoperto? Traffici illegali scommetto."
"Si, volevo chiederti se tuo padre potesse fare qualcosa, ha molta influenza sui giudici."
"Ma tu odi tuo padre, perché farlo uscire?"
"Magari aiutandolo cambierà modo di comportarsi con me."
Beve tutto d'un sorso.
"Beh se ci tieni posso parlargli. Lo chiamerò, ci vorrà qualche mese prima che torni, come sai è in Italia per risolvere degli affari."
"Sì grazie mille Chuck. Sono in debito con te."
Gli sorrido e bevo anch'io.
"Allora, come va? Oggi chi hai scopato?"
"Una mora che ho incontrato al bar."
"Carina?"
"Carina."
"Tutto qui? Non ti limiti mai a carina."
"Non mi va di parlarne."
"Non dirmi che non sei venuto." Ride.
"Sono venuto eccome."
"Qual'è allora il problema?"
Mi alzo e guardo fuori dalla finestra.
"Non mi soddisfano più ormai."
Si alza anche lui e si avvicina a me. Poi fa una domanda con lo sguardo di uno che sa già la risposta.
"E ieri sera chi hai abbordato?"
"Non ho fatto sesso con nessuna ieri."
"E allora che ci facevi con Blair?"
Sembra quasi arrabbiato. So che lui ha una cotta per Blair e se non fosse stato ubriaco non avrebbe mai fatto quel patto.
Non gli dirò che le ho fatto avere il suo primo orgasmo. Per lei è importante, non racconterò ai quattro venti di questa cosa.
"Eravamo entrambi ubriachi, abbiamo semplicemente ballato insieme."
"Ho visto che la baciavi."
"Già, niente di che. Ricordi il patto? Tocca a te sverginarla."
Non riesco a credere di averlo detto sul serio. Prima cerco di proteggerla poi ricordo di farla sverginare.
"Forse è meglio dimenticare di quel patto."
Menomale, almeno uno ragiona.
"Sì sono d'accordo, Blair non è una troietta come le altre."
"E da quando la difendi? Non erano tutte uguali per te?"
Cerco di dare una risposta convincente.
"Lo pensavo ma mi ha respinto nonostante fosse ubriaca e nessuna ha mai resistito a me."
"Ahahah sì Blair è diversa. Allora siamo d'accordo? Niente più patto?"
Gli stringo la mano.
"Niente più patto."

Ci sediamo di nuovo e guardiamo una serie TV su Netflix.
Sono sollevato di aver sciolto quel patto, Blair non sarà più un giocattolino. O forse sono sollevato perché adesso posso scoparla senza aspettare che prima lo faccia Nate? Sì sarà sicuramente per questo.
Ma per riuscire a portarla a letto devo entrare nelle sue grazie. Dovrei fare il gentiluomo o qualcosa del genere. Non è di mia abitudine farlo, per niente, ma se questo serve per averla farò di tutto.

"Che ne dici se stasera uscissimo? Ho bisogno di pensare ad altro, potrei chiedere a Blair di venire."
"Ma non aveva detto di non volerti più vedere?"
"Oggi sembrava si stesse avvicinando. Mi ha dato conforto e voglio ringraziarla portandola fuori a cena. Chissà magari dopo riesco a portarla a letto."
Sgranò gli occhi.
"Avevi detto niente più patto."
"Infatti fra noi due non c'è più nessun patto. Se voglio scopare una ragazza sono libero di farlo."
Rimango in silenzio. Vorrei prenderlo a pugni ma devo trattenermi. In fondo abbiamo sempre fatto così no? Abbiamo scopato con chiunque, perché non può farlo con Blair?

Prende il cellulare e la chiama chiedendole di cenare con noi due.
"Dai mi farebbe piacere avere il miei due migliori amici a fianco. Fallo per me... benissimo a stasera allora."

Sì avvicina e mi guarda con fare malizioso.
"È fatta."
Sento qualcosa allo stomaco, faccio un respiro profondo per non agitarmi.
Va via e rimango solo a pensare.
Forse è meglio che io non vada, mi farei solo i nervi e poi almeno potrò scopare con qualcuna.
Questo significherebbe lasciare via libera a Nate! No. Andrò con loro e farò di tutto per attirare la sua attenzione.

Entro nella doccia e lascio che l'acqua faccia scivolare via tutti i miei pensieri.
Mi vesto, sistemo i capelli, un po' di profumo e poi sistemo il letto che è rimasto ancora in disordine dopo la scopata con quella mora. Trovo un sott'abito nero con il profumo che riconoscerei tra mille.
Lo annuso e mi passano in mente le immagini di Blair che si struscia su di me.
Conservo il sott'abito nel cassetto del comodino. Mi sorprende che non si sia accorta di averlo lasciato qui.
Prendo la giacca mi faccio lasciare al ristorante dove cenerò con Blair e Nate.

Ti ho aspettataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora