Capitolo13

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Finalmente le lezioni sono finite per oggi e sono la prima ad uscire dall'aula.
"Blair aspettami!"
"Sì scusami."
"Oggi sei stata assente per tutta la mattina, cosa ti turba?"
"Tutto. Da Chack a Nate e per concludere a mia madre che ultimamente non c'è mai."
"Mi dispiace. Vedrai che tua madre troverà il tempo per passarlo con te. Se ne accorgerà anche lei. Ma Chuck, cosa ti turba? Ieri hai detto che non provi nulla cos'è cambiato? È successo qualcos'altro?"
"No non è successo altro solo che... Serena io non ho mai provato tutte quelle sensazioni con un altro ragazzo. Quei crampi allo stomaco... Serena secondo te che significa?"
"Provi qualcosa per Chuck.. ma provi qualcosa per la persona sbagliata Blair. Sai quante ragazze si porta a letto ogni giorno? Almeno due."
"Hai ragione."
Ci salutiamo e ci dividiamo per prendere la nostra limousine.
Sbatto contro qualcuno.
"Ancora tu? Ti piace proprio buttarti su di me." Afferma con tono malizioso.
Sono troppo giù per rispondergli, perciò non dico nulla e faccio finta di niente.
"Ehy che ne hai fatto di Blair? È ancora viva per caso?" Chiede seguendomi.
Mi volto di scatto.
"Lasciami stare Chuck, oggi non è giornata."
Continuo a camminare ma lui non smette di seguirmi finché non mi prende per il braccio.
"Che succede?"
"E tu pensi che venga a dire le mie cose a te? Ma non hai altro da fare? Vai a rimorchiare qualche troietta e scopatela, tanto il tuo unico scopo con le donne è questo no? Va pure ma lasciami in pace. Non voglio avere niente a che fare con te."
"Non vuoi averci niente a che fare ma ieri sera ti piaceva quando ti toccavo eh."
Istintivamente gli diede uno schiaffo così forte che quasi mi fa male la mano.
"Cazzo!" Impreca mente poggia la sua mano sulla sua guancia.
"Odio me stessa per aver avuto il mio primo orgasmo con uno come te. Adesso lasciami stare."
Vado via, per fortuna stavolta senza essere seguita.
Salgo in limousine e torno a casa.

Pov's Chuck
Esco dal cancello ma una ragazza sbatte contro di me. Mi volto.
"Ancora tu? Ti piace proprio buttarti su di me." Rido aspettandomi una risposta coi fiocchi da parte sua.
Stranamente non dice nulla. Quasi mi ignora. I suoi occhi sono spenti.
"Ehy che ne hai fatto di Blair? È ancora viva per caso?" Seguendola.
Strano, io non seguo mai le ragazze non sono il loro cagnolino.
Si volta.
"Lasciami stare Chuck, oggi non è giornata."
Prosegue per la sua strada ma non ho intenzione di arrendermi. Continuo a seguirla finché non mi scoccio e la prendo per un braccio facendola fermare.
"Che succede?" Chiedo guardandola negli occhi.
"E tu pensi che venga a dire le mie cose a te? Ma non hai altro da fare? Vai a rimorchiare qualche troietta e scopatela, tanto il tuo unico scopo con le donne è questo no? Va pure ma lasciami in pace. Non voglio avere niente a che fare con te."
Sorrido pensando a ieri sera.
"Non vuoi averci niente a che fare ma ieri sera ti piaceva quando ti toccavo eh." Forse non era il caso.
Per sua risposta ottengo uno schiaffo parecchio forte.
"Cazzo!" Impreco.
Mi fissa con quegli occhi da cerbiatta che adoro.
"Odio me stessa per aver avuto il mio primo orgasmo con uno come te. Adesso lasciami stare."
Detto questo continua per la sua strada.
Il suo primo orgasmo? Sapevo che è vergine ma non immaginavo non avesse mai provato l'orgasmo.
Probabilmente per lei era qualcosa di importante. Non dovevo dire quelle cose.
Un momento, perché dovrebbe importarmi? Chuck Bass non si fa scrupoli a ferire la gente e se ne frega dei loro sentimenti.
Perché con Blair è diverso? Perché mi preoccupo di come possa stare?
Da quando l'ho vista qualcosa in me è cambiato. Le ragazze con cui faccio sesso non mi soddisfano più. Mi sono eccitato di più al tocco della sua pelle. È stato più soddisfacente sentirla gemere sulle mie labbra per il piacere.
Perché allora non ho approfittato di lei mentre era in intimo nella mia camera? Cosa mi ha bloccato? 
Quella ragazza mi farà diventare matto. Ho bisogno di bere qualcosa. Devo sentirmi più leggero senza tutti questi problemi che mi faccio.
Andrò a ubriacarmi e scoperò qualcuna. Sperando che riesca a soddisfarmi.
Dovrei stare alla larga da Blair Waldorf, non devo più pensarla.
Torno in hotel e vedo alla zona bar per ubriacarmi.
Una bella sventolina mora si avvicina a me. Le offro da bere, poi saliamo nella mia suite.
Lei è sopra di me e cerca di sbottonarmi la camicia.
Mi viene in mente Blair mentre a cavaccioni su di me cercava di sbottonarla senza riuscirci.
Togliti dalla mia mente Blair. La scaccio via dai pensieri.
Mi spoglio e spoglio anche lei.
Le mie mani vagano per tutto il suo corpo scendendo al clitoride.
Ansima e innarca la schiena.
Ancora una volta nella mia mente si fissa l'immagine di Blair che geme per il piacere, mi eccito così tanto a quel pensiero che non posso più aspettare. Prendo il preservativo la cassetto e lo infilò il più veloce possibile.
La ragazza si mette su di me ed entro dentro di lei.
Si muove bene, mi piace.
La guardo. Ma che cazzo?... Vedo Blair sopra me. Mi piace.
La bacio con foga e la faccio muovere più velocemente.
Ansimo e tiro la testa indietro.
"Blair..." Gemo.
"Puoi chiamarmi come vuoi tesoro."
I suoi movimenti di fanno più bruschi facendomi gemere un'altra volta finché non vengo pronunciando il suo nome.
"Blair!"
Torno a guardarla ma non vedo più Blair.
La sposto e mi metto a sedere.
Ho capito.
Le altre non mi soddisfano perché non sono Blair.
La ragazza di avvicina ma le urlo di andarsene.
Mi stendo e chiudo gli occhi. Ho immaginato per tutto il tempo che fosse Blair a far sesso con me. Per un po' ha funzionato ma il desiderio di farlo sul serio è al limite.

Ti ho aspettataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora