XXII~ «Le penso davvero»

1.6K 54 8
                                    

Mi accomodo a tavola scambiando un'occhiata con mio fratello.

Fin'ora è andato tutto bene, nessuna frecciatina è stata lanciata da mia madre, ed Eric si è comportato in modo impeccabile.

Composto, serio ed educato: se fosse veramente così sarebbe semplicemente perfetto.

Purtroppo, è bravo ad ingannare le persone, e mia madre ci è caduta in pieno tanto quanto me: è rimasta estasiata.

Ora Falcinelli è al mio fianco, Adam di fronte a me e Luca a capotavola.

Mia madre ha preteso il posto accanto ad Adam, ed io sono tesa come una corda di violino.

Non può filare tutto liscio: è quasi matematico.

-Allora, Elsa, come va a scuola?-

Ecco.
Questi stereotipi devono finire, però.

-Bene, mamma.- rispondo, neutrale.

Parla sempre con me, solo con me.
Quasi ignora Luca, ed io mi chiedo se davvero voglia riappacificarsi con lui: mio fratello ha già dato troppe opportunità per essere deluso ancora.

-Hai incontrato lì Eric?- chiede.

Annuisco, prudente, cominciando a mordermi il labbro.

-E invece tu, Adam? Dove hai incontrato Luca?-

Mio fratello sgrana gli occhi, e la mia forchetta tintinna contro il piatto quando sobbalzo, sorpresa.

Adam sorride rassicurante: sembra avere la situazione sotto controllo, è rilassato.

Ha tutta la mia stima.
Nemmeno Eric è così tranquillo.

-All' Eclipse. É stato un bene che l'abbia incontrato: mi ha impedito di ubriacarmi.- risponde Adam, prima di ficcarsi in bocca una forchettata di pasta.

-Ed è stato...come si suol dire?...Ah!,  "Amore a prima vista" ?- insiste mamma, versandosi un bicchiere d'acqua.

Lo sguardo di Luca si allaccia a quello di Adam, e quasi sento di aver interrotto un qualcosa di privato, quando lo vedo.

Distogliendo gli occhi li punto sul cibo, masticando lentamente.

-Uhg, da parte di Luca non saprei: per me sì, sicuro.- dichiara Adam.

Mia madre sorride, sorseggiando la sua acqua.
E poi accade.

È un movimento di troppo, un respiro troppo rumoroso, un colpo di tosse.

L'attenzione di mia madre viene calamitata da Eric Falcinelli, e dal suo sguardo capisco che, sebbene mi sia salvata fino ad adesso, ora è giunta la mia ora.

Atque in perpetuum, frater, ave atque vale.

-E tu, invece, Eric? Ce l'hai la fidanzatina?-

Queste domande non le fa neanche la nonna.
Diamoci un taglio, insomma!

Con profondo orrore noto il ghigno di Eric.
Luca si immobilizza, e persino Adam si irrigidisce.

Sentono anche loro l'odore della morte.
Se la mia, o di Eric Falcinelli, è ancora troppo presto per dirlo.

-In realtà no. Mi sono lasciato da poco.- risponde Falcinelli, posando la forchetta sul tovagliolo e finendo di mangiare.

Ora ha tutto il tempo per prendermi in giro.

-Oh, davvero?- fa conversazione mia madre.

-Sì. Vede: io ho commesso un errore colossale, perché ho brutalmente preso in giro questa ragazza. Siamo stati insieme più o meno tre mesi e mezzo, nei quali ogni giorno la illudevo sempre più, ma mi stavo affezionando a lei. Nonostante fossi cosciente di questo, ho continuato la recita per salvare la mia reputazione di fronte ai miei amici. Pochi giorni fa, ho dovuto interrompere tutto ciò, e lei se ne esce con...la verità: lei sapeva tutto, ma è rimasta con me ugualmente. Ammiro profondamente questa ragazza.-

Non so se sciogliermi come Olaf al fuoco, oppure se morire di autocombustione: sto andando a fuoco.

Ho il capo chino, pregando in tutti i modi che i capelli riescano a coprire le mie guance che sono inevitabilmente rosse.
E spero ardentemente che né Adam né Luca mi stiano fissando.

Speranza vana, si intende.

-Oh! E poi, cosa hai fatto?- domanda mia madre, curiosa e coinvolta nella storia.

Coinvolta sì!
Questa è una storia trash, mica qualcosa di altolocato!
Se non coinvolge questa,dovrei trovare un altro lavoro.

-Mi sono scusato. Ovvio che mi sono scusato: ormai provo dei sentimenti abbastanza intensi nei suoi confronti. E poi poco tempo fa —ieri, in effetti—, pensavo che ci sarebbe stata l'occasione giusta per riappacificarci e magari trovare un modo per tornare insieme, perciò l'ho baciata. Ma lei...mi ha respinto.-

Sto morendo.
Voglio sprofondare nel terreno, si può? Non chiedo tanto.
Solo quale kilometro sotto terra.

Gli occhi di Luca mi stanno perforando il cranio. Li sento.
Se mi fissa un altro po', potrei esplodere.

-Be', lei come avrebbe reagito?- si intromette Adam, serio, posando con forza i gomiti sul tavolo ed incrociando le mani.

-Oh,io in verità.. - tentenna mia madre.

La mia testa scatta all'insù con velocità sovrumana, ed i miei occhi si puntano nei suoi.

Sto aspettando, mamma.
Tu cosa avresti fatto? Aiutami, ti prego, perché io anche adesso mi sto chiedendo se ho davvero fatto la scelta giusta.

-Bisogna vedere che sentimenti prova la ragazza per te, Eric.- decide infine, posando la schiena contro la sedia.

-Se lei lo odiasse?- chiede Luca, attento e teso.

Mia madre lo guarda, confusa.
Si starà sicuramente chiedendo come mai sembriamo tutti così presi da ciò che pensa di una ragazza sconosciuta.

-Allora dovrebbe stargli alla larga. Non volermene, Eric, ma se lei non ricambia non forzarla. Hai già fatto abbastanza, e da una parte il suo odio è più che giustificato.- afferma.

-E se invece...e se invece non fosse così? Cioè, se lei ricambiasse?- balbetto.

Eric si volta a guardarmi con un'espressione euforica, Adam ha uno sguardo indecifrabile, Luca è teso.

Mia madre mi fissa negli occhi: ha capito.
Alza il mento e si mette dritta, senza guardare nessun'altro.

-Allora dovrebbe ascoltare il cuore e non la testa. Per una volta.- risponde.

E questa frase è una sentenza, ma ancora non riesco a capire se è di morte o se invece mi concede la libertà.
💕

💕
Appena il rumore della macchina di mia madre si fa lontano, inchiodo Falcinelli al muro, per quanto una ragazza alta un metro e una lattina possa fare.

-Ma cosa cacchio ti è venuto in mente?!- ringhio, mentre alle mie spalle né Adam né Luca sembrano propensi a separarci prima di un eventuale conflitto.

-Non ho detto niente.- si difende lui, alzando le mani e con sguardo innocente.

-Non provare mai più a mettermi in imbarazzo come oggi. Qualsiasi cosa possa pensare mia madre, sei uno stronzo.-

E poi le posizioni si capovolgono.
Merda.

Mi ritrovo con la schiena poggiata contro il muro, e le sue mani sui miei fianchi.

Mi tiene ferma, ma non ce n'è bisogno, perché sono immobile, a respirare tutto il suo odioso e banale profumo di menta.

-Le cose che ho detto le penso davvero.- mormora, guardandomi con quegli occhi che sono così fastidiosamente azzurri.

Una forza esterna lo separa da me, ed io mi ritrovo a guardarlo con le labbra socchiuse, tenuto lontano dalle mani di Luca ed Adam sulle spalle.

-Le penso davvero.- ripete, fissandomi disperatamente.

Con un movimento si libera della presa di mio fratello e Adam, dopodiché recupera il cappotto e se ne va via, senza dire più una parola.

E ti devo credere?

Visto e rivisto 💕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora