Mi affaccio dalla finestra della mia camera con slancio, abbassando lo sguardo fino ad individuare Falcinelli, che con un microfono in mano, affiancato dalla cassa, si è messo a cantare "Love of my life" dei Queen, attirando l'attenzione dei vicini.
-Oh mio Dio...- esala Luca, tra il sognante e lo sconvolto.
-Un corno!- esclamo, mentre Jasmine si affaccia accanto a me.
-Smettila di fare così!- tuono in direzione di Falcinelli, che in risposta smette di cantare.
-Non la smetto finché non mi perdonerai.- replica, con il microfono che amplifica la sua voce.
I vicini sono affacciati alle finestre, oppure sono sull'uscio della porta, per osservare curiosi questo inutile teatrino.
L'amore è cieco. Ma i vicini no.
-Te lo scordi!- grido.
-Un'altra possibilità.- ripete lui.
-Vattene, o chiamo la polizia!- lo minaccio, rientrando e sbattendo la finestra alla mie spalle.
Resisto per circa tre secondi —tempo da record, direi—immobile e impassibile, prima di scoppiare a piangere.
Luca e Jasmine mi imprigionano nella loro stretta, e ad un tratto ci agglomeriamo.
Il fatto è che mi manca.
Cavolo, se mi manca!
E questa mancanza, questa assenza, mi logora il cuore, ma non posso permettermi di averlo di nuovo vicino.Sono già stata spezzata troppe volte. Adesso basta.
Piango per alcuni minuti, prima che la mente mi riporti su quel filo di razionalità che sto percorrendo, vacillante.
Mi separo da mio fratello e Jasmine, asciugandomi le guance e facendo respiri profondi.
-Tu hai bisogno di uscire, El. Stasera vieni con me e Alessandro.- mi suggerisce Jasmine, afferrandomi la mano.
-No, non mi va...- Brontolo, asciugandomi le guance con foga.
-Tesoro, hai bisogno di svago. Sei chiusa qui dentro da un mese ormai, e non raccontarmi la balla che hai gli esami e devi studiare, perché so che non è solo per questo. Stai cercando di metterti alle spalle questa... traumatica... esperienza, ma non ci riuscirai mai se non distogli l'attenzione.- interviene Luca, con un sorriso preoccupato.
Faccio un altro respiro profondo, battendo le ciglia bagnate, e spostando lo sguardo da Luca a Jasmine.
Infine annuisco, senza parlare, accettando l'offerta, mentre sento i rumori di una macchina che si allontana, fuori di casa.
💕💕
Alessandro parcheggia velocemente, spegnendo il motore e lanciandomi le chiavi, che afferro al volo.Grazie al cielo, Luca ci ha prestato la macchina, dato che quella di Di Marzio è dal meccanico.
Scendo dall'auto per prima, seguita da Jasmine e da Alessandro, mentre osservo con uno scintillio selvaggio le luci provenienti dal locale.
A passo svelto, e decisa, mi avvio verso l'ingresso, seguita dai due che complottano alle mie spalle.
Entriamo dopo un quarto d'ora di fila, e mi guardo attorno, entusiasta, mettendo da parte i ricordi.
Ma per quanto mi sforzi di ignorarli, lui è lì per ricordarmi chi siamo stati.
Già, perché Eric Falcinelli è nel locale, appoggiato ad un muro con le braccia incrociate e un'espressione arcigna.Mi irrigidisco, immobilizzandomi, e Jasmine mi cozza contro.
-Merda.- squittisce, quando lo vede.Fulminiamo entrambe Alessandro, che azzarda un sorriso di scuse.
Alzo gli occhi al cielo, sbuffando, dopodiché decido che me lo farò andare bene lo stesso.
Mi addentro tra la moltitudine di ragazzi scalmanati che balla, unendomi alla folla e lasciando che la musica e il movimento sopprimano i ricordi e i rimpianti.
Mi dimeno, seguendo il ritmo della folla, lasciando che l'adrenalina bruci ogni pensiero.
-Elsa, Elsa!- strilla Jasmine, venendomi in contro e prendendomi le mani.
-Dai, Jas, balliamo. Non me ne frega niente di lui, né di nessun'altro.- la tranquillizzo, mentre lei cerca nei miei occhi un qualche tipo di malessere.
Jasmine abbozza un sorriso,e poi si lascia trasportare dalla musica.
E ad un tratto ci stiamo scatenando.-Dov'é finito Alessandro?- grido al suo orecchio per sovrastare la musica.
Lei si guarda intorno per un po', alla sua ricerca, finché non mi indica un angolino buio dove Di Marzio sta parlando con Falcinelli.
Ci stanno seguendo con lo sguardo,con gli occhi bramosi che scintillano. L'uno accanto all'altro, nella stessa posizione, a braccia incrociate e le sopracciglia inarcate.
Jasmine ridacchia al mio fianco, scuotendo la testa, divertita.
-Va' da lui.- borbotto, mentre cerco in tutti i modi di evitare lo sguardo di Eric.
-Da lui chi? E poi non ti lascio qui da sola, con questa folla di manigoldi.-
Reprimo il mio stupore per l'insulto desueto utilizzato, afferrando Jasmine per il polso e allontanandomi dalla pista, in modo che la "folla di manigoldi" non ci schiacci.
-Da Alessandro. Va' da lui: hai visto la sua faccia, vuole stare con te.- le spiego.
Jasmine scuote la testa,lanciando una fugace occhiata ai due, che ci hanno seguite con lo sguardo.
-No, Elsa. Non mi importa di Alessandro: siamo qui per— si interrompe all'improvviso, mentre il respiro le si mozza in gola e osserva intimorita qualcosa alle mie spalle.
Allarmata, mi volto, facendo spaziare lo sguardo tra la marmaglia di ragazzi esagitati, non individuando nessuno che possa provocare in Jasmine una tale reazione.
-Che c'è?- chiedo, voltandomi di nuovo verso di lei.
-C'é quel ragazzo che hai minacciato tempo fa. Lì, guarda.- sussurra, indicandomi col mento un punto imprecisato.
Il mio sguardo segue quello di Jasmine, e finalmente individuo un ragazzo al bancone, con un bicchiere in mano e lo sguardo rapace che squadra ogni persona nel locale.
È alto, con i capelli scuri, gli occhi scintillanti come miccia, e una mascella quadrata.
Resto a fissarlo con le labbra socchiuse e i ricordi che mi saettano in mente un secondo di troppo.
Il suo sguardo, viscido, lussurioso, incrocia il mio, ed i suoi occhi si spalancano, mentre serra le labbra.
Mi ha riconosciuta. Merda.Mi volto di scatto verso Jasmine, mentre l'agitazione cresce dentro di me.
-Andiamocene di qui. Adesso.- ordino,mentre stringo le mani a pugno.
Jasmine mi afferra per il polso, e ci inoltriamo tra la folla di persone, dirigendoci verso la via d'uscita.
Con una stretta, noto che il tipo si alza dallo sgabello, e con determinazione segue la nostra scia.
Il cuore mi martella in petto, e accolgo la ventata d'aria come il nuovo ossigeno.
Scambio un'occhiata con Jasmine, prima di incamminarci verso l'auto, con le gambe che tremano.
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Visto e rivisto 💕
RomanceVisto e Rivisto 💕 Tutta colpa del Destino ~ 💕 Elsa è una diciottenne che ha un'idea tutta sua sull'amore, e quando una sfida le si presenta davanti, non può far altro che accettarla. Eric è la personificazione del cliché: biondo, occhi azzurri, ca...