Sono sempre stata una perfezionista, fin da quando ero una bambina.
Ho sempre odiato chiedere aiuto per qualsiasi motivo, che fosse dal piú futile al più rischioso.
Mi è sempre piaciuta l'idea di riuscire a farcela da sola e vincere contro me stessa, ma in quella biblioteca, fra un sospiro e l'altro, mi accorgo di non avere altra scelta.
Che le mie buone intenzioni, per quanto grandi, non potevano avere un fondamento se non ci fosse stato qualcuno al mio fianco.
La zia di Lauren fin da quando sono arrivata qui, mi ha sempre intimorito.
Sotto quell'apparenza bonaria, avevo l'impressione che nascondesse qualcosa di losco.
Qualcosa di più oscuro di tutta questa faccenda in cui mi ero immersa completamente, quando ho deciso di stare con Lauren.
Raccogliendo le scartoffie e i volumi che stanno rischiando di sotterrarmi completamente, sento ancora l'eco delle impronte d'inchiostro risuonare nella mia testa come una melodia lontana, una specie di eco simile alla cantilena delle sirene utilizzate per intrappolare i marinai ingenui.
Salendo nuovamente le scale, mentre percorro i corridoi alla ricerca della donna, mi sento un rubinetto pronto a esplodere.
E sapere di Lauren incosciente nel letto, non mi aiuta.
Quando finalmente arrivo, esito per qualche secondo e mi decido a bussare alla porta.
L'unica porta scura in mezzo a migliaia di porte in legno liscio e chiaro.
Sembra graffiata e usurata dal tempo, una di quelle trascurate che non vengono sostituite da quando la casa è stata costruita.
E la gigantesca mansione Jauregui è nota per essere una delle più antiche in tutto il quartiere, oltre che più lussuose.
Passa qualche minuto e non ricevo risposta.
Busso nuovamente, cercando di stare calma.
Dopo un trascorrere più lento del solito, finalmente la porta si apre.
Qualcosa peró, mi fa urlare.
Mi ritrovo immediatamente contro il muro, delle mani sono attorno al mio collo.
Cala il buio nella stanza, sento freddo.
Ma le mani non vogliono sapere di lasciare la presa, lotto per avere aria.« Ci hai messo più tempo del previsto a trovarmi, Camila.»
Non ho il coraggio di aprire gli occhi.
STAI LEGGENDO
BABYGIRL; {Lauren Jauregui// Camila Cabello} ~G!p~
FanfictionA volte la tua fonte di odio può essere anche il desidero più nascosto. È questo ciò che capisce Camila, una diciottenne cubana che deve svolgere il lavoro da cameriera a casa Jauregui. Misteri, intrighi e scandali si nascondono dietro quattro mura...