Invincibile

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Siamo a lunedì, Federico se n'è andato e a casa siamo di nuovo Gaia ed io. Oggi è giorno di chiusura, quindi credo proprio che mi rilasserò facendo solo quello che mi piace.
Dopo aver fatto colazione, infatti, torno in camera e mi sdraio sul letto poi prendo un libro dal mio comodino e comincio a leggere fino a perdere la cognizione del tempo.

-Ei, sei ancora viva? Sarebbe pronto il pranzo...– dice Gaia bussando alla mia porta dopo un po' di tempo, -Arrivo! - replico alzandomi per seguirla in cucina.

-Vogliamo fare qualcosa questo pomeriggio? – chiedo mentre mangiamo, -Direi di sì, ma cosa? – replica lei versandosi dell'acqua, -Laser game? – suggerisco, sorridendo soddisfatta della mia idea, mentre addento un altro pezzo di carne, -Considerami già là! – esclama entusiasta battendo le mani sul tavolo. -Direi, quasi quasi, che potremmo andarci verso le cinque e mezzo, anche sei forse, e poi restare a mangiare lì... Che ne pensi? – dico, -Sì, va benissimo! Sentiamo anche la Cate e le altre... - suggerisce lei riferendosi al gruppo di amiche con cui condividiamo tutto sin da quando siamo bambine, io annuisco felice.

-Siete pronte? Noi stiamo partendo ora da casa... - dice Gaia al telefono con Caterina e, dopo aver ascoltato la risposta, esclama: -D'accordo! Traffico permettendo tra un quarto d'ora siamo lì! La Giulia, la Ludo e la Silvia sono lì da te? – chiede mentre accendo il motore e partiamo, -Ok! A tra poco! – conclude riattaccando. –Allora, loro sono già tutte insieme a casa della Caterina che mi ha proposto di prendere la sua macchina che ha sette posti, così ci stiamo tutte... - riferisce Gaia sorridendo; -Va bene, lasciamo la macchina a casa sua allora? – domando, -Sì, la lasciamo lì, Cate proponeva addirittura di metterla nel suo garage... - riferisce lei, -Wow! Me la lava anche? – esclamo mentre ci fermiamo ad un semaforo, scoppiando a ridere con Gaia.

-Laser game, stiamo arrivando! – esclama Silvia non appena Caterina si immette in strada con la sua auto, -Stasera non ci concentriamo solo sul gioco, dobbiamo anche aguzzare la vista... - precisa Ludovica; "aguzzare la vista" è un modo, inventato da noi qualche anno fa, che significa cercare ragazzi carini.
-Soprattutto Cri! – aggiunge Caterina, io scuoto la testa ma, mentre sto per rispondere di lasciar perdere, Gaia interviene: -No, credo che lei non ne abbia bisogno... - dice e sulla sua faccia si materializza un sorriso soddisfatto. –Davvero? Raccontaci, chi è? – chiedono le altre in coro, io spalanco gli occhi incredula e, dopo aver fulminato Gaia, esclamo: -Non c'è nessuno, dico davvero, è Gaia che si inventa storie... - -No, no, no! Gaia, dicci chi è! – dice Giulia non accettando la mia risposta. -Per caso sapete qual è il suo cantante preferito? – chiede ironicamente Gaia per dare loro un suggerimento, -Sì! Come potremmo non saperlo noi che siamo migliori amiche? Non fa altro che parlare del "suo" Marco... - risponde Caterina sorridendo, -Ecco... Il "suo" Marco si è trasferito nel nostro palazzo, e qualcuno ci ha fatto subito amicizia... Spesso si incontrano, sono anche rimasti bloccati insieme nell'ascensore... - racconta Gaia come se ci fosse un messaggio ovvio sotto a tutto questo, -Non ci voglio credere! State insieme?  - chiede Silvia entusiasta, -NO! Siamo solo amici, ci siamo visti in più occasioni per caso e abbiamo fatto amicizia... Ma perché dev'essere per forza amore il rapporto tra un uomo e una donna? – chiedo incrociando le braccia e abbandonandomi allo schienale del sedile, -Mh, mh... - fanno in coro, sorridendo complici.
Un'altra cosa che non sopporto sono le mie migliori amiche quando si convincono di una cosa; sono irremovibili e rischiano di farti impazzire, per questo ringrazio il cielo che abbiamo raggiunto la nostra destinazione e mi precipito subito fuori dalla macchina.

–Ti sei arrabbiata? – chiede Gaia avvicinandosi a me mentre entriamo nel locale, -No, arrabbiata no... mi dà solo fastidio che non riusciate a vedere un uomo solo come amico... Marco ed io ci siamo conosciuti per caso e, un paio di volte sempre per caso, ci siamo incontrati passando un po' di tempo insieme... - spiego cercando di rimanere serena, -È questo "per caso" che mi fa supporre... E poi, lo sai, voglio in tutti i modi che tu ti rifaccia una vita sentimentale, perché quello che fino ad ora hai vissuto con Riccardo NON era amore! – dice abbracciandomi, io annuisco ricambiando la sua stretta.
-Allora, ci siamo? – esclama Silvia venendoci incontro e invitandoci a raggiungere le altre per iniziare.

-Tremate! Non ne resterà nemmeno una! – le avviso imbracciando il fucile e guardandole con aria di sfida, -Lo vedremo! – risponde Caterina assumendo una faccia spietata. 

Ho colpito quasi tutte le mie amiche, sto cercando Gaia muovendomi con cautela nel labirinto; ancora non sono stata colpita, mi sento ad un passo dalla vittoria. Ad un certo punto sento il suono del mio schermo suonare, avvisandomi che sono stata colpita, spalanco gli occhi incredula e mi volto lentamente cercando di non ridere per sembrare arrabbiata: -Gaia sei una persona orribile! Ero ad un passo dalla vittoria, mi eri rimast... - esclamo interrompendo però il mio discorso quando, essendomi ormai girata del tutto, mi accorgo che la persona che mi ha colpito non è Gaia ma Marco. Lui scoppia a ridere: -Non sono Gaia, come puoi vedere... - dice tra le lacrime, senza smettere di ridere.
-Accidenti, stavo vincendo! Gaia era l'ultima ancora in gioco...- dico fingendomi delusa ma non riuscendo a restare seria, -Ma allora sei bravissima! Mi devo preoccupare se ti trovo per strada con una pistola... - osserva lui alzando le mani in segno di resa, -O, più semplicemente, non farmi arrabbiare... - replico fingendo di vantarmi.
-Da quanto sei qua? – chiede cambiando discorso mentre usciamo dal labirinto, -Un paio d'orette... - dico guardando l'orologio, -Tu? – chiedo a mia volta, -Mezz'ora... Sono qui con la mia crew... Ci siamo concessi un pomeriggio di pausa, visto che oggi non avevo appuntamenti... - spiega continuando a sorridere, -Ma tu non sei stato colpito, dovresti rientrare... - dico, rendendomi conto solo ora della sua situazione di gioco, -Ora rientro, li stermino tutti e poi torno fuori, ti ritrovo qui? – domanda allegro, -Rimaniamo qui anche a cena, quindi direi proprio di sì... - rispondo, -Se non qui, un po' più in là! – aggiungo poi scherzando e indicando il ristorante del locale, Marco scoppia a ridere e poi, salutandomi, rientra a giocare.

-Hai trovato Gaia e ti sei fatta buttare fuori? – chiede incredula Silvia una volta che raggiungo la panchina dove sta insieme alle altre perché eliminate, sorrido ricordandomi che non era proprio Gaia la persona che mi ha colpito: -Non dirmelo! – esclama Gaia alle mie spalle e, prima che possa dire qualcosa, aggiunge: -È qui...! -, io scoppio a ridere per la sua faccia incredula e annuisco: -Sì, è qui e mi ha buttata fuori... - dico, -Se non vi mettete insieme, Cri, mi faccio eremita! – esclama Caterina venendomi vicino.

Il confine della mia pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora