-Ti rendi conto di quello che è successo?! – esclamo con le lacrime agli occhi quando Gaia ed io rientriamo a casa, non appena lei chiude la porta, -Cri, ascol... - comincia lei, -Sono uno schifo! E ieri sera è stato tutto uno schifo! – strillo interrompendola, per poi correre in camera mia.
Sento le lacrime scendere sulle guance, mi sdraio sul letto e ripenso alla discussione di prima con Marco: quella sua espressione fredda che mi strazia.–Cri... Posso entrare? – chiede poco dopo Gaia bussando, -V-vieni... - rispondo, mettendomi a sedere sul letto e asciugandomi gli occhi, -Ei, ei! Non fare così! – esclama abbracciandomi teneramente, io scuoto la testa: - T-tu non hai visto la sua espressione, non hai sentito la sua voce, che si è fatta tagliente mentre diceva che non gli importa di quello che faccio... - dico stringendomi le mani gelide e fissando il mio sguardo nel vuoto, -Ascoltami: tu sai come sono andate le cose... devi solo avere la pazienza di aspettare che anche Marco, se non vuole ascoltarti, venga a sapere qual è la realtà... - consiglia lei stringendomi come per trasmettere tutto il suo affetto, io annuisco e le lascio un bacio sulla guancia: -Grazie... Se non avessi te, impazzirei! – dico quasi in un sussurro, chiudendo gli occhi e cercando di chiudere quel brutto momento nel cassetto della mia mente.
Mentre siamo lì a parlare, suonano alla porta: -Vado io, sciacquati un po' il viso... - dice Gaia alzandosi e andando ad aprire.
Non capisco chi possa essere ma, poco dopo, quando rientro in camera, Gaia mi raggiunge: -C'è Marco di là... - dice a bassa voce, il mio cuore si ferma: –Vuole parlarti, sembra ne abbia un gran bisogno... - aggiunge la mia amica vedendomi immobile, -Va bene, ora vado... - dico riprendendomi e annuendo, Gaia mi appoggia una mano sulla spalla: -Ei, cerca di non angosciarti... Credo proprio che sia qui perché è arrivato quel momento di cui ti parlavo prima... - dice sorridendo per incoraggiarmi; la abbraccio e poi mi avvio giù per le scale.-Ei... - dico non appena entro in salotto accennando un sorriso, tutta la preoccupazione che avevo svanisce: Marco è seduto sul divano e si tormenta le mani, lo conosco abbastanza da poter dire che non è qui per litigare e che non è arrabbiato.
Si alza subito: -Ei... - ripete imbarazzato, - Io devo chiederti scusa... - inizia continuando a tormentarsi le mani, - Quando ieri sera ti ho vista con Davide non so cosa mi sia preso... Non volevo risponderti male prima, ero accecato... Ti prego, perdonami! – dice timidamente alzando, per la prima volta da quando è qui, lo sguardo su di me, -Non preoccuparti... Sai come stanno realmente le cose? – chiedo tranquilla sperando, dentro di me, che sia così: - Sì, Davide ci ha appena spiegato, ancora però non ci ho parlato a tu per tu. Volevo prima chiarire con te... - spiega. Annuisco: - Io... Spero che l'amicizia che avevo con Davide continui, ma sinceramente ieri mi ha colpito... - dico pensierosa e forse anche un po' scossa al ricordo di ciò che è successo ieri, -Davide è così... A volte non ragiona, segue i suoi innamoramenti... - dice lui cercando di rincuorarmi.
Le sue parole hanno davvero un effetto benefico, mi sento di nuovo serena e allegra: -Ti voglio bene Marco! – esclamo infatti stringendolo, -Anche io! Tanto. Mi sento un mostro per averti ferito...– risponde lui avvolgendomi dolcemente con le sue braccia, -Non preoccuparti, è tutto a posto! – lo rassicuro sorridendo, -Sei speciale, Manidericotta! – aggiunge, baciandomi la fronte.Quando Marco va via, torno in camera e trovo Gaia sul mio letto pronta a sapere. Sorrido scuotendo la testa e, senza che mi chieda niente, le racconto tutto.
–Con la massima serietà, posso dire una cosa? – chiede alla fine del racconto, io annuisco aspettando di sentire cosa dice, -Cri, gli piaci! – afferma scandendo bene le parole. Al contrario di quanto sarebbe successo qualche mese fa, non sento il bisogno di controbattere. -E a te? – chiede poi notando il mio silenzio: -Non ne ho la più pallida idea, Gaia... - ammetto coprendomi la faccia con le mani e sdraiandomi sul letto.
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Il confine della mia pelle
FanfictionCristina ha 26 anni, un lavoro che le piace e una cerchia di amici che farebbero di tutto pur di vederla tornare VERAMENTE felice dopo una bruciatura che aveva spento la sua solarità. La vita, però, ha un piano ben stabilito e il cambiamento è diet...