Mille lire

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(Marco)

Sono le sei e quaranta, ho appena finito farmi la doccia e mi viene in mente che potrei portare io Cristina e Gaia stasera da Marta; così prendo il telefono e scrivo un messaggio a Cri: "Pensavo... Stasera potrei accompagnarvi da Marta... ", rileggo e lo invio notando che sulla mia bocca si è stampato un sorriso che non se ne va, si è fatto spazio per rimanere.
Dopo poco, Cristina risponde: "Wow! Avere Marco Mengoni come autista personale non è cosa da tutti i giorni! Vorrà dire che dovremo sacrificarci... Vieni su da noi verso le 19:45 e poi andiamo! " io annuisco, leggendo la sua risposta: "D'accordo! A dopo! " digito, prima di sdraiarmi sul letto continuando a sorridere.

La mia mente corre subito a quando l'ho conosciuta: mi è sembrata subito una ragazza gentile e disponibile, quando poi abbiamo costruito un rapporto l'idea che mi ero fatto di lei si è confermata e devo dire che le voglio un bene indescrivibile. Così indescrivibile che non capisco nemmeno io se è sempre un sentimento d'amicizia, o se si è tramutato in qualcosa di più profondo. Mi passo la lingua sulle labbra mentre guardo il soffitto di camera: "che cosa devo fare?" mi domando cercando una risposta, ma vengo interrotto dalla chiamata di Marta: -Dimme Donà! – rispondo tirandomi su per mettermi a sedere, -Ciao P, scusa, avrei bisogno di un favore... - inizia lei, -Spara! – esclamo sorridendo, -Non è che porteresti la tua bella raccolta di canzoni storiche e nuove che hai? Così stasera ci divertiamo per bene... - chiede, -Consideralo già fatto! Porto direttamente il mio computer così è più facile collegarlo alle tue casse formidabili... - la avverto allegro, -Perfetto! – replica entusiasta. -Ei, non me la racconti giusta... - aggiunge e posso assicurare che stia sorridendo, -C-come hai fatto...? - domando disarmato, sorridendo a mia volta, -Ti conosco come me, sei un fratello! Che è successo? – domanda, -Niente, stavo pensando... - spiego, sapendo che dicendo così la farò felicissima, -Mh... e magari a Cri...? - risponde, cercando di contenersi, facendomi scoppiare a ridere, -E...? – aggiunge poi, -E... Non ti aspettare niente di nuovo, ho solo realizzato che ho tantissima confusione in testa, e nemmeno io so cosa sto provando... - concludo confuso, -P, non preoccuparti... Presto lo capirai! – consiglia dolcemente, -Marta, senza di te sarei già fuso... - ammetto sorridendo, passandomi una mano tra i capelli, -Ti voglio bene Marco! A tra poco, ricordati il computer! – replica allegra, -Tranquilla! – esclamo prima di riattaccare.
Preparo il computer e mi vesto, poi guardo l'ora: è già tempo di salire da Cri e Gaia...

-Ciao Marco! – esclama Gaia aprendomi la porta, -Ciao Gaia! – rispondo salutandola con un abbraccio, -Cri è su in camera... Io vado a finire di prepararmi... - avverte allegra, sparendo in camera sua.
Mi dirigo per le scale e busso alla porta di camera di Cri; non sentendo risposte, apro lentamente la porta, e la vedo seduta sul letto che si asciuga le lacrime sorridendo. –Ei... - dico serio mentre richiudo la porta, -Ciao! – esclama lei invitandomi a sedermi sul letto accanto a lei, -Che hai? – chiedo guardandola negli occhi, lei sorride: -Niente, non preoccuparti... - dice quasi arrossendo, -Cri... Non ci muoviamo da qui fino a che non mi dici che c'è... - ribadisco deciso, ma sorridendo, lei scuote la testa: -Ascoltavo una tua canzone, e da brava fan... - spiega, la interrompo stringendola a me: -Manidericotta è una fan frignona...!  - la canzono sorridendo, -Smettila! È colpa tua...  - esclama ridendo continuando a tenersi una cuffietta nell'orecchio, -Posso sentire cosa sto cantando? – chiedo allegro: mi fa uno strano effetto parlare di me in questo modo, fino ad ora non mi era mai capitato di essere grande amico di una mia fan. Lei annuisce ed io mi metto l'altra cuffietta: è "Dall'inferno", una canzone dell'album "Solo 2.0" uscito nel 2011: "Tu sei luce nel mio cielo scuro, rosso tramonto che incendia il nero..." canta la mia voce registrata e il mio cuore salta un battito: la canzone mi colpisce in pieno, sembra davvero una bellissima dichiarazione.

Piano piano, in un modo quasi impercettibile, i nostri volti si avvicinano sempre di più, e il mio sguardo si fissa sulle sue labbra.
–Cri!? – chiama Gaia dal corridoio, Cristina si allontana da me arrossendo e si alza velocemente dal letto lasciandomi le cuffiette ed il suo Ipod: –Ci sono! Passo dal bagno e arrivo! – esclama all'amica, avviandosi verso il bagno. Mi alzo a mia volta, spengo il suo Ipod e lo appoggio sul comodino insieme alle cuffiette, poi esco dalla stanza e aspetto le due amiche giù in salotto.
–Ci siamo! Scusa se ti abbiamo fatto aspettare tutto questo tempo... - si scusa Gaia raggiungendomi, accompagnata da Cri, -Non preoccupatevi! – le rassicuro guardandole entrambe prima di alzarmi dal divano per partire.

-Eccoli! – esclama Marta aprendoci la porta, -Venite! Mancavate solo voi... - aggiunge facendoci entrare, -Scusa Marta, ci abbiamo messo un po' a prepararci... - dice Cristina lasciandole un bacio sulla guancia, -Non ti preoccupare assolutamente! – si affretta a rassicurarla, scuotendo la testa sorridendo.

Durante la cena, parliamo di tutto; -Marco, hai detto a Gaia e Cri la grande novità? - domanda Marta, ad un certo punto, io sorrido scuotendo la testa: -Non ancora... - rispondo bevendo un po' del vino che c'è nel mio bicchiere, -Che novità? – domanda Cristina, incuriosita, -Beh... Stiamo lavorando ad un nuovo album... - annuncio, con il sorriso sulle labbra, senza girarci troppo intorno. –STAI SCHERZANDO? – esclama lei con gli occhi sgranati, lasciandosi prendere dal suo lato di fan scatenata, io rido per la sua reazione: -No, non sto scherzando...! – ammetto felice, -È la più bella notizia che ci poteste dare! – continua Cristina, il suo volto si è fatto molto luminoso, e trasmette tutta la sua gioia; non riesco a non ridere davanti al suo entusiasmo: -Non ridere! È grazie alle persone come me che hai successo e vendi i tuoi album... - si lamenta, lanciandomi un tovagliolo, mentre le mando un paio di baci per fare il ruffiano e lei, per tutta risposta, mi fa la linguaccia.
Continuiamo a parlare dell'album fino alla fine della cena, poi cominciamo a sparecchiare: -No, ragazzi, ci pensiamo noi qui... Voi preparate la musica! – ci ferma Marta, sorridendo, mentre raccoglie tutte le posate dal tavolo, -Va bene! – esclamo prendendo il computer e sedendomi sul divano.

-Marta! Ma quanto ci mettete? – chiede Davide, seduto accanto a me sul divano, quando abbiamo finito di preparare le canzoni: -Oh! Abbassiamo i toni eh! – esclama Iaia fingendosi arrabbiata e affacciandosi alla porta di sala, mentre Peter ed io ridiamo prendendo in giro Davide.
-Qui è tutto pronto, se voi siete un po' indietro, vi diamo una mano...- spiego, poi, a mia cugina, -Marta, i ragazzi hanno fatto... - riferisce lei, -Allora falli venire qui, sì! – risponde Marta dalla cucina.

–Che famo? – chiedo raggiungendole e sfregando le mani una contro l'altra, -Asciuga, schiavo! – intima Cristina, ridendo, lanciandomi uno strofinaccio e indicandomi le pentole sul tavolo, -Ma tu guarda...! – esclamo fissandola con aria di sfida, -Non ti vedo asciugare! – ribadisce lei cercando di non ridere: lascio lo strofinaccio e comincio a rincorrerla per la casa.

Il confine della mia pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora