Tra i vari regali ricevuti, c'è anche una vacanza di dieci giorni per otto persone a Cagliari, in Sardegna, regalato da Marco e la Crew.
Marta mi chiama non appena esco dalla doccia: -Cri! Allora per stasera pizza a casa di Marco per poi decidere cosa faremo in Sardegna, che ne dici? - esclama senza prendere fiato tra una parola e l'altra, -Direi che è perfetto! A che ore è l'appuntamento? – chiedo indossando l'accappatoio e andando poi a sedermi sul letto, -Sette e mezzo da Marco può andare? – propone, -Benissimo! – rispondo allegra, - Ok, allora io chiamo gli altri e li avviso di stasera... Ci vediamo dopo! – conclude felice, -D'accordo, a dopo! – la saluto io, riattaccando.
–Gaaiaa! Stasera siamo a cena da Marco per decidere con i ragazzi del programma per la Sardegna! – esclamo affacciandomi da camera mia, -Perfetto! A che ore dobbiamo essere giù? – chiede lei di rimando, -Alle sette e mezzo! – rispondo subito, prima di tornare in bagno ad asciugarmi.Alle sette e mezzo, Gaia ed io scendiamo le scale e suoniamo al campanello di Marco: -Ciao! Prego, venite! – esclama lui aprendoci: nessun bacio sulla guancia come nostro solito, il che mi insospettisce, ma cerco di non dargli peso: magari non l'ha fatto volontariamente, non ci ha semplicemente pensato...
-Ciao ragazze! – esclama Marta venendoci incontro per salutarci con affetto: lei, invece, ci saluta baciandoci...-Adesso che siamo tutti, possiamo cominciare a parlare di quello che ci aspetta... - inizia Iaia, dopo i saluti, sfregandosi le mani contenta, -So già che con voi saranno i dieci giorni più belli della vita! – aggiunge poi facendosi trascinare dall'entusiasmo. Io sorrido annuendo e Marta prende la parola: -Allora, prima di tutto dobbiamo fare i biglietti per poter partire... Quando abbiamo regalato a Cri questo soggiorno, noi avevamo pensato alla seconda metà di Luglio, voi che ne dite? – chiede guardandoci tutti, -Secondo me il periodo è perfetto! – dice Peter annuendo, -Anche per me! – rispondiamo in coro Gaia ed io, -Sì, sono d'accordo! – dice Marco sorridendo: è il primo sorriso che fa da ieri sera...
-Benone! Allora, Marco, possiamo prendere il tuo computer per prenotare i biglietti e trovare un posto dove stare? – chiede Marta guardandolo, -Certo! Vado a prenderlo! – esclama alzandosi e uscendo dal salotto, dove siamo riuniti.
–Ragazzi, in quei giorni Federico voleva venire qui per stare un po' con me... - inizia Gaia timidamente, -Fai venire anche lui, non ci sono assolutamente problemi! – esclamano Marta e Peter, -Grazie! – risponde Gaia entusiasta.–Una domanda: dove vogliamo stare? In un villaggio vacanze, in un hotel o prendiamo più appartamenti vicini? – chiede Davide, -Eh... Non ne ho proprio idea... - risponde Marta pensierosa, -Potremmo anche prendere degli appartamenti vicini, così siamo liberi e possiamo fare quello che più ci piace... - propongo, -Anche io pensavo la stessa cosa... - dice Marco tornando da camera sua con il computer in mano, senza guardarmi minimamente: comincio a chiedermi cosa possa essere successo, non l'ho mai visto fare così da quando lo conosco di persona...
-Ottima idea, bravi! – dice Marta entusiasta, prendendo il computer di Marco e tornando a sedersi vicino a me per poter cominciare a cercare.Verso le otto, suona il campanello: -Sono arrivate le pizze! – esclama Marco contento, alzandosi e avviandosi verso la porta, anche Peter si alza a sua volta per andare ad aiutarlo.
Durante la cena ridiamo e scherziamo, ma non c'è una volta in cui Marco mi guardi o scherzi con me; mi parla solo se è necessario.
Dopo aver mangiato, ci alziamo per sparecchiare e mentre sono tutti di là in cucina, rimaniamo soli Marco ed io: -Si può sapere che è successo? – chiedo guardandolo mentre recupero tutti i tovaglioli dal tavolo, -Niente... - dice lui, scrollando le spalle, prima di andare in cucina.
Rimango da sola, incredula: voglio sapere che è successo, lo esigo.Peter e Davide ci richiamano tutti in salotto per continuare l'organizzazione: gli altri lasciano la cucina e si avviano in salotto.
Visto che siamo di nuovo soli, Marco ed io, prima di raggiungere i ragazzi di là, chiudo la porta della cucina: -Marco, che cos'hai? – chiedo quasi esasperata, -Io niente... Te l'ho già detto! – dice alzando la voce e guardandomi, scuoto la testa: -Non mentire, non a me! – replico nervosa, -Non ti sto mentendo... - dice infastidito avvicinandomisi -Non. Ho. Niente. – ripete, allontanandosi poi per buttare i cartoni di pizza.
Sorrido amareggiata: -Non dirmi, ti prego, che te la sei presa per quello che è successo ieri sera... - dico ricordandomi improvvisamente che Davide mi ha baciata, -No, forse non hai capito... - sospira, -Provo a spiegartelo: tu puoi fare quello che vuoi, non me ne frega niente di chi ti baci e di che rapporti hai con le persone... È arrivato il messaggio adesso?! - chiede, profondamente innervosito, -E allora perché da quando ci hai visti stai così? – sbotto, -Vaffanculo! – risponde lui aprendo la porta e uscendo.
Rimango da sola, mi batto una mano sulla fronte e appoggio la testa sull'anta di un mobiletto dietro di me: perché non ho detto che è stato Davide a baciarmi?–Posso? – chiede Marta bussando alla porta già aperta, -Vieni... - dico io asciugandomi una lacrima sulla guancia, -Ei... Che è successo? – domanda preoccupata quando mi vede, dietro di lei ci sono anche Gaia e Iaia che, chiusa la porta, si avvicinano a me.
–Marco non mi parla più: se lo fa è perché deve... Ho provato a capire quale fosse il problema, ma lui si è solo arrabbiato, rispondendomi nervosamente... - dico cercando di non piangere, Marta mi accarezza un braccio. -Sai perché? – domanda Gaia, io annuisco e stringo le labbra: -Penso che sia perché Davide ieri mi ha baciata... - spiego, liberandomi di questo macigno, loro spalancano gli occhi colpite.
-Oddio santo! E tu? – chiede Iaia, -E io avevo bevuto ed ero debole... Mi stringeva e all'inizio l'unica cosa che potevo fare era dirgli di smettere, ma con scarsi risultati, alla fine sono riuscita a staccarmi da lui e a dirgli di smetterla, poi me ne sono andata. Probabilmente Marco ci ha visti e... - racconto, mentre le lacrime ricominciano a scendere, loro mi interrompono abbracciandomi in silenzio.
STAI LEGGENDO
Il confine della mia pelle
FanfictionCristina ha 26 anni, un lavoro che le piace e una cerchia di amici che farebbero di tutto pur di vederla tornare VERAMENTE felice dopo una bruciatura che aveva spento la sua solarità. La vita, però, ha un piano ben stabilito e il cambiamento è diet...