Hola

141 2 0
                                    

"Buongiorno! Come stai oggi? " questo messaggio da parte di Marco è la mia sveglia.
Sono trascorsi tre giorni, finalmente la febbre è passata e mi sento molto meglio ma, per sicurezza, anche oggi resto a casa in modo tale da riprendermi del tutto.
"Buongiorno anche a te! Molto bene finalmente! La febbre è del tutto passata e mi sento di nuovo come prima... Tu? Tutto bene? Stai andando a lavoro?" rispondo con il sorriso sulle labbra, "No, sto aspettando che tu scenda, oggi ti porto a lavoro con me...! " risponde allegando una faccina soddisfatta. Sobbalzo sul letto: COSA?
"Stai scherzando? Forse ti sei dimenticato che fino a ieri avevo la febbre... Oggi sto bene, ma devo restare a casa... Lo sai che se venissero a fare un controllo a casa e non mi trovassero passerei dei guai seri? Non sono mica una cantante eh! " scrivo sorridendo, piacevolmente stupita. "Sapevo che non saresti stata d'accordo... Ma ormai mi conosci, mentre ti prepari vado a prendere dei cornetti caldi al bar qui vicino, il caffè lo prendiamo in studio... " la sua risposta non tarda ad arrivare così, sorridendo, gli mando una faccina allegra e corro a prepararmi.

-È bello rivederti come prima! – esclama quando esco dal nostro palazzo, sorrido alle sue parole prima di abbracciarlo: -Grazie! E grazie anche per quello che hai fatto in questi giorni...! – dico sorridendo, -Muoviti a salire che prendi freddo! – si raccomanda per tutta risposta, aprendomi lo sportello della macchina.
Mentre andiamo, mangiamo i cornetti e cantiamo insieme le canzoni che la radio trasmette.

–Ti stai costituendo alla polizia perché sei fuori casa nonostante tu non debba? – chiede ad un certo punto notando che sto scrivendo al telefono, -No, cretino! Sto rispondendo alle mie colleghe! – esclamo ridendo, decido di non dirgli che stanno già progettando le mie nozze con lui, e che sono entusiaste del fatto che abbia organizzato una giornata da passare insieme.
Per tutta risposta Marco scoppia a ridere facendomi una linguaccia: -Ma guarda un po' se proprio a me doveva toccare l'amica precisina! – aggiunge poi stuzzicandomi: siamo amici da poco tempo, ma già mi conosce bene!
–Non sono precisina! – esclamo fingendo di arrabbiarmi, -E poi senti chi parla, Capricorno! – aggiungo soddisfatta. In molte interviste, infatti, Marco ammette di essere un precisino, e collega questa cosa al fatto che il suo segno zodiacale sia proprio il Capricorno.
Lo scambio di frecciatine si conclude con una sua fragorosa risata, che contagia anche me.

-Buoongiornoo Crew! – esclama Marco quando entriamo in studio, -Oggi abbiamo visite... - aggiunge poi. Ecco, peggior modo per dire che ci sono anche io non lo poteva trovare, che vergogna!
-Ciao P! – esclama una voce che riconosco subito: è Marta, la sua manager, ne sono sicura perché conosco la voce e poi quel soprannome affibbiato a Marco è di sua proprietà...
-Finalmente conosciamo questa tua amica! Ciao, piacere, io sono Marta! – aggiunge poi allegra, comparendo nel mio campo visivo, -Ciao, mi chiamo Cristina! – rispondo contenta, -Marta, Cri fa parte dell'Esercito, vi conosce tutti! – precisa Marco sorridendo.

Dopo Marta, faccio la conoscenza (vera e propria) anche di Claudia (cugina di Marco che lui chiama Iaia), del suo tastierista (Gianluca Ballarin), del bassista (Giovanni Pallotti), del batterista (Davide Sollazzi) e dei chitarristi (Peter Cornacchia e Alessandro De Crescenzo).
-Vado a prendere il caffè... - mi avvisa Marco allontanandosi e lasciandomi con gli altri.
-Allora, che lavoro fai? – chiede Iaia sorridendo per mettermi a mio agio, -Sono commessa e responsabile di negozio da Zara, in Corso Vittorio Emanuele II– dico entusiasta di essere qui. -Ma che bello! Allora possiamo contare su di te per il rifornimento di vestiti e per consigli sulla moda...! – risponde allegra Marta, io annuisco, -Soprattutto per il capo, lì... - aggiunge Alessandro, riferendosi a Marco, facendoci ridere tutti.
–E tutte 'ste risate?! – chiede Marco stupito rientrando con due bicchierini di caffè fumanti, -Ti prendevamo in giro... - risponde Marta facendo una linguaccia che lui ricambia prima di porgermi il caffè: -Qui c'è anche lo zucchero, nel caso lo volessi... - dice appoggiando le bustine sul tavolo, -Grazie mille! – esclamo grata.

-Sei stata bene? Ti sei annoiata? Come ti sono sembrati? – chiede a raffica Marco mentre torniamo a casa, -Ei, ei, tranquillo! Sì, sono stata bene, no, non mi sono annoiata e mi sono sembrati molto simpatici e uniti, come una vera famiglia! – rispondo ancora ridendo per la preoccupazione di Marco, -Meno male, sono contento! - replica sollevato, -Come ti senti? – aggiunge premurosamente, spingendomi delicatamente dentro il palazzo, una volta aperto il portone, -Bene, tranquillo papà! – esclamo sorridendo, -Mhh! Siamo simpatiche oggi eh? Mi sembra che tu sia tornata come al solito...! – nota sorridendo, facendomi una linguaccia.

-Ciao Marco, grazie mille per tutto! – lo saluto quando arriviamo davanti alla porta di casa sua, -Non smetterai mai di dire "grazie", vero Manidericò? – dice abbracciandomi, -Mh, vedo che cominci a capirlo! – replico soddisfatta, -Sì, ma non credere: continuerò a non volerlo! – esclama puntando un dito verso di me, come ad ammonirmi.

Non appena rientro a casa, Gaia mi chiama: -Eii! Come va? – chiedo quando rispondo, -Tutto alla grandee! – esclama lei sulla scia dell'entusiasmo, sorrido sentendola così allegra, -Tu invece? – domanda curiosa, -Come stai? Oggi niente febbre, vero? – aggiunge poi premurosa, -No, niente febbre... Infatti quel matto di Marco mi ha portata in studio con lui e mi ha presentata alla sua Crew! – dico come se fosse normale routine, sapendo di innescare in lei una bomba di felicità, -OMMIODDIO! Stai scherzando!? Ti ha presa proprio a cuore eh! – replica entusiasta, alla luce di tutto quello che le avevo raccontato dei giorni passati. -Non cominciare! – la avviso sorridendo, -Dì la verità, ti piace?! – chiede soddisfatta della sua domanda, -Mi astengo da ogni risposta...! – replico, -Ti piace...! – esclama lei con fare da esperta, -GAIAAA! - esclamo, -Ringrazia che sei laggiù e non ti ho vicina, altrimenti ti starei già strozzando...! – aggiungo, non riuscendo a trattenere le risate, -Se, se, certo... Comunque io la penso come le tue colleghe: già vi immagino mano nella mano... - dice con voce sognante, io rimango in silenzio scuotendo la testa.
-Ei, "Manidericotta", ci sei? – domanda, chiamandomi col soprannome di Marco, non sentendomi più, -Sì, e ti vorrei uccidere! – esclamo ridendo.

Il confine della mia pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora