Come un attimo fa

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Dopo un paio di minuti di corsa, Marco riesce ad acchiapparmi e, delicatamente, mi stende a terra cominciando a farmi il solletico: -Va bene, va bene, forse non sei uno schiavo! – strillo nella speranza che smetta, -Forse?! – chiede lui, continuando, -No, no! Non lo sei affatto! – mi correggo, - Marco ti pregoo! – lo imploro ridendo, -Ora va meglio! – osserva soddisfatto, smettendo di torturarmi e sdraiandosi a terra accanto a me mentre io cerco di riprendere fiato.
–Ti stai riprendendo o hai bisogno che chiami aiuto? – domanda prendendomi in giro, dopo un po' di silenzio, sorrido riaprendo gli occhi: -No, sto bene! Ma non credere che non mi vendicherò! – lo avverto fingendo di minacciarlo, lui reclina la testa all'indietro e scoppia a ridere fragorosamente.

–Andiamo... Hai trovato il modo di non lavorare eh!? – domando mentre mi alzo porgendogli una mano, -In realtà io ero in cucina proprio per aiutare, ma qualcuno ha fatto la simpatica, e ho dovuto darmi da fare... - spiega lui, seguendomi verso la cucina. -Bravi! Grazie per il prezioso aiuto! – esclama Peter ridendo, vedendoci tornare, Marco gli tira un piccolo schiaffo sul collo ridendo a sua volta e poi tutti ci avviamo in sala.

Dopo un po' di canzoni, parte improvvisamente "This Is What You Came For" di Rihanna e Calvin Harris, e Marta si alza guardando noi ragazze con un sorriso speciale sulle labbra: -Non vorrai...? – chiede Gaia ridendo, -Ohh sì! – risponde lei prendendoci per mano per farci alzare: così in poco tempo Iaia, Marta, Gaia e io ci troviamo a ballare a tempo di musica una stessa stupida coreografia. –Che cos'è? – domanda Davide accigliato, osservando ogni passo, io scoppio a ridere: -Degli amici miei e di Gaia, che fanno gli animatori in un villaggio vacanze, qualche tempo fa ci hanno insegnato questo balletto idiota, poi abbiamo scoperto che anche Iaia e Marta lo conoscono... - spiego divertita, continuando a ballare, -Com'è, com'è? – domanda interessato Davide sorridendo, -Dà, è una pessima idea... - inizia a dire Peter, ridacchiando, avendo capito le sue intenzioni, -Non sei capace nei balli di gruppo... - aggiunge Marco divertito dai ricordi che lo investono, -Sarete esperti voi! – ribatte Davide, facendogli una linguaccia e mettendosi accanto a Marta per imparare.

La serata finisce, così Marco, Gaia ed io torniamo a casa: -Buonanotte Marco, grazie mille per il passaggio! – dico sorridendo, prima di scendere dalla macchina, Dovere fanciulle... - scherza lui non riuscendo a trattenere le risate, -Idiota...! – commento scoppiando a ridere seguita da Gaia che scuote la testa, -Buonanotte! – ripetiamo poi avviandoci verso le scale del palazzo e lasciando che vada a parcheggiare.

-Buongiorno Crii! – esclama Camilla stamani, non appena arrivo in negozio, -Ma buongiorno! Tutta quest'allegria? – chiedo contenta, -Nulla, solo che oggi è una bella giornata, una di quelle rare volte che c'è il sole qui a Milano e quindi mi sembra un buon motivo per essere allegri... - spiega sorridendo e non potrei essere più d'accordo.
In quel momento, un altro nostro collega, Gabriele, ci raggiunge: -Buongiorno...! – saluta lui sorridendo, -Ciao anche a te! – esclama Camilla mentre tutti e tre entriamo in negozio e ci prepariamo per far partire il tutto.

-Cri, ha chiesto Gabri di salire su, perché Paolo ha bisogno di una mano con un cliente che ha un problema... - mi avverte Gioia mentre passa i capi di alcuni clienti alla cassa, -D'accordo, vado! – replico, interrompendo la classificazione dei nuovi capi e salendo al piano di sopra.
-Dimmi Paolo... - dico raggiungendolo dietro il bancone della cassa, -Guarda, i signori qui, una settimana fa, hanno comprato questa camicia che però è fallata... Ha la manica cucita male, vedi? – spiega lui, -Sì! – dico guardandola, -Ecco... L'unica cosa è che non hanno lo scontrino... - conclude, -Non ci sono problemi, il cambio lo facciamo anche senza scontrino in questo caso perché il capo ha un problema di fabbrica... - spiego, - Che taglia vi serviva? – chiedo ai clienti coinvolti, -Una M... - rispondono, -D'accordo, vado a prendervela in magazzino... - li avviso allontanandomi.

Il confine della mia pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora