L'essenziale

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(Marco)

-Sarà meglio cominciare a tornare a casa... - dice Cristina guardando l'orologio, -Hai ragione... - replico annuendo, - A che ore dobbiamo trovarci con gli altri? – chiedo poi, cercando di ricordare, -Alle otto sotto il nostro palazzo... - replica scuotendo la testa e ridendo di me, -Lo sai che ho la memoria di un pesciolino rosso... - cerco di difendermi, intrecciando le mie dita con le sue, prima di avvicinare il mio volto al suo: -No, niente baci sennò qui non finiamo più! – esclama ridendo per poi alzarsi in piedi.
Mi alzo a mia volta e le avvolgo le braccia intorno alla vita: -Facciamo così: un bacio e poi andiamo... - propongo sorridendo, lei alza gli occhi al cielo divertita e mi lascia un bacio veloce ma dolce sulle labbra.

-Ci vediamo più tardi...! – saluta, scendendo dalla macchina, una volta arrivati sotto casa; la guardo aprire il portone del palazzo e, una volta entrata, vado a parcheggiare.
Non appena mi siedo sul divano, chiudo gli occhi e cerco di realizzare quello che è accaduto: ci siamo finalmente baciati e, senza saperlo, mi ha anche tolto uno dei dubbi più pesanti che avevo: tra le mie mille fobie infatti, avevo anche il timore che fosse affezionata più al mio essere famoso che al vero me, ma era solo una stupida paura e solo adesso mi rendo conto di quanto sia stato orribile questo pensiero...
Passo un po' di tempo a pensare, poi vado a farmi una doccia e mezz'ora dopo sono fuori casa, aspettando che arrivino gli altri.

–Ei Marco! – esclama Marta correndomi incontro per abbracciarmi, -Ciao Donà! – esclamo stringendola, -Oggi pomeriggio io e Iaia siamo andate a comprare un pensierino per i genitori di Cri: è un centrotavola di cristallo, a noi è piaciuto perché molto elegante... Che ne dici? – spiega aspettando un mio parere, -Dico che non me ne intendo, ma credo che sia un ottimo regalo! – rispondo rassicurandola.
Quando siamo finalmente tutti, partiamo verso casa Serafini.

I genitori di Cristina, entrambi medici al Policlinico, abitano all'ultimo piano di un enorme palazzo, alla periferia di Milano: -Ciao Cri! – esclamano i suoi quando raggiungiamo il pianerottolo, -Ciao Mamma, ciao Papà! – li saluta lei abbracciandoli, -Loro sono i ragazzi: Marco, Peter, Iaia, Davide e Marta...! – spiega, presentandoci uno ad uno, -Gaia la conoscete già... - aggiunge poi scherzando e facendo ridere tutti.
La madre di Cristina, Silvia, è una donna molto dolce, sin da subito ci accoglie come se ci conoscessimo da sempre, il padre, Giancarlo, è molto simpatico e senza esitazioni inizia a farci sentire a nostro agio lasciando da parte l'imbarazzo.
-Ciao a tutti! – saluta il fratello comparendo nel soggiorno, -Ciao Giorgio! – esclamiamo noi sorridenti, -Vi conoscete già? – chiedono sorpresi Silvia e Giancarlo, -Sì, quando siamo tornati da Roma i ragazzi erano alla stazione e gli ho presentato Giò... - spiega loro Cristina.

Presto ci accomodiamo tutti a tavola: Silvia ha preparato tantissime cose, tutte dall'aspetto invitante e la tavola è molto ben curata, come del resto tutta la casa.
–Allora, come vi siete conosciuti? – chiede il padre mentre mangiamo, -Marco ci ha presentato Cristina portandola in studio... - spiega Peter allegramente, tutti noi annuiamo: -Fu imbarazzante: era la prima volta che mi vedevano e Marco ha avuto la brillante idea di avvisarli della mia presenza dicendo che c'erano visite e lasciando che tutti si affacciassero curiosi... - spiega Cristina arrossendo mentre sorride, io scuoto la testa abituato alla sua discrezione, -Vostra figlia è molto simpatica, ed è stato facile affezionarcisi! – esclama Marta entusiasta, Cri le fa un occhiolino e lei, per tutta risposta, le manda un bacio.
La cena finisce e noi torniamo tutti a casa, felici di aver passato un'altra serata insieme...

Spazio autrice:

Ciao a tutti!
Grazie mille, davvero di cuore, per l'affetto e l'assidua lettura nei confronti della mia storia... 🥰
Proprio per questo, mi sono spinta ad scrivervi (un'altra volta): voglio, infatti chiedere scusa per questo capitolo... È un capitolo di passaggio che, fino all'ultimo, non ero sicura di voler pubblicare vista la tanta mancanza (in pratica) di contenuti... L'avevo già salvato nelle bozze di Wattpad, pronto per rileggerlo e pubblicarlo quando c'è stato un momento in cui ho seriamente pensato di cancellarlo e pubblicarvi direttamente il capitolo successivo. Ma, alla fine, mi è sembrato come un privarvi di un pezzo della storia a cui siete affezionati e ho quindi scelto di pubblicarlo lo stesso...
Per farmi perdonare, comunque, pubblicherò il prima possibile il prossimo (spoiler: bello carico di eventi😏) in modo tale da rimediare a questo...
Grazie mille ancora per aver salvato la mia storia e per manifestare sempre il vostro interesse nei suoi riguardi... 🙏🏼

Il confine della mia pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora