Come ti senti

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Oggi è il giorno del funerale e qui a Roma piove come non mai: praticamente, il tempo è in perfetta sintonia il mio umore.

Mi sveglio e vado a fare colazione; una volta tornata in camera, apro l'armadio e tiro fuori il vestito nero che avevo preparato per oggi: lo infilo, metto le scarpe, prendo la borsa ed esco di camera raggiungendo il salotto dove Giorgio mi sta aspettando: -Mamma, papà e nonna si sono già avviati? – domando non vedendo nessuno in giro, -Sì...- risponde mogio mio fratello guardando fuori dalla finestra; lo abbraccio cercando di rincuorare sia lui che me, prima di avviarci a piedi verso la chiesa. Quando arriviamo, noto subito la quantità di persone che sono venute: amici dei nonni, amici di famiglia, e parenti.
–Cri! – esclama in lacrime mia cugina Francesca quando mi vede, -Franci, ei! – sussurro abbracciandola forte e lasciando che sfoghi il suo dolore, -Tesoro... Adesso nonno ci seguirà sempre, e non ci sarà bisogno di chiamarlo per raccontargli le cose che ci accadono... - aggiungo per sollevarla, lei annuisce: -Come stai? - domanda, soffiandosi il naso, con un sorriso amaro annuisco: -A parte la morte di nonno, bene... - ammetto, accarezzandole un braccio prima di entrare con lei in chiesa.

-I-io non verrei al cimitero... - dico asciugandomi le lacrime, una volta terminata la funzione, mia madre mi accarezza una guancia: -Va bene, tranquilla! Senti cosa vogliono fare Giorgio e i tuoi cugini... - mi rassicura dolcemente, infondendomi sicurezza, io annuisco e la lascio raggiungere gli altri. –Anch'io resto... - dice mio fratello, -Anche noi... - avvertono i nostri cugini; sorrido, grata di non rimanere da sola, e cominciamo ad andare verso casa di nonna.

–Cristina...  - sento dire alle mie spalle, mi giro e noto l'ultima persona che avrei voluto vedere: Riccardo.
–Riccardo cosa ci fai qui? – chiedo stupita dalla sua presenza, -Beh, essendo stato il tuo fidanzato ho conosciuto tuo nonno...- risponde con le mani in tasca, -Ero qui a Roma quando ho saputo... - aggiunge poi, -Grazie per essere venuto allora... - dico sbrigativa girandomi verso i miei cugini e Giorgio che mi stanno aspettando.
-No, aspetta! – esclama acquisendo un tono affranto: lo odio ancora di più quando fa il teatrale. Mi volto di nuovo verso di lui aspettando di sentire cosa vuole: -Non ci siamo più risentiti dopo quella telefonata... - aggiunge, -Vero, ma è perché io non ti volevo più sentire e tu hai una nuova vita... - preciso stizzita, -Lorenzo è un bambino stupendo...! – racconta sorridendo, io stringo gli occhi arrabbiata: -Bene, almeno non avrai problemi! Spero che tu ti trovi bene a fare il padre perché (te lo dico per l'ultima volta) io e te abbiamo chiuso e non voglio più vederti! – dico sentendomi subito più leggera e raggiungendo il gruppo che mi sta aspettando prima che lui possa replicare.

-Ma quello era Riccardo?! – chiede Giorgio incredulo, io annuisco nervosa, -Dopo tutto quello che ti ha fatto, si è presentato qui!? – esclama Bernardo, mio cugino, annuisco ancora e poi spiego anche a loro della telefonata che mi ha fatto quando ero a Milano, qualche tempo dopo aver conosciuto Marco.

-Io sono schifata! – ammette Francesca, quando finisco di parlare, scrollo le spalle: -Anch'io, ma sono contenta che sia finita... Adesso vivo felice, e ho fatto nuove amicizie... - racconto, sorridendo soddisfatta, -Davvero? Bene, sono contenta! – esclama lei sollevata, Giorgio annuisce abbracciandomi: -Ha conosciuto Marco Mengoni e la sua crew e adesso sono migliori amici... - precisa sorridendo, -OMMIODDIO! Davvero?! – esclamano i nostri cugini, io annuisco felice e comincio a rispondere alle loro domande durante la passeggiata fino a casa.

-Ciao ragazzi, siamo tornati... - avvertono i miei genitori entrando in salotto, seguiti da mia nonna e dai miei zii, -Ciao! – li risalutiamo noi.
-Adesso cucino qualcosa e mangiamo tutti insieme... - comunica mia nonna, avviandosi verso la cucina, -No nonna, riposati. Ci facciamo portare a casa delle pizze... - la ferma Giorgio, abbracciandola, così ordiniamo le pizze e cominciamo ad apparecchiare.

Il pomeriggio lo passiamo a parlare, facendoci forza a vicenda per scacciare la tristezza.
Dopo cena mi arriva un messaggio da Gaia: "Ciao Cri, come va? Vieni su Skype! "; sorrido leggendo il suo invito e vado in camera, pronta a parlare con la mia migliore amica. Quando la videochiamata parte, però, scopro che insieme a lei ci sono anche Marco, Marta, Peter, Davide e Iaia, tutti sorridenti. Una lacrima mi scende su una guancia mentre sorrido: -EI! – esclamano calorosamente, -E-ei! È una sorpresa bellissima! – ammetto, sorridendo commossa, -Come stai? - domanda Marco, premuroso, -Non credo esistano parole per spiegarvelo... Mi sento come se mi avessero svuotata. Ha aiutato molto, però, il fatto che siamo stati tutti insieme oggi: nonna, cugini, zii, nipoti... - spiego. -Com'è andata oggi? – chiede Gaia con un'espressione preoccupata, -Mah, come possono andare queste cose... A parte il fatto che, mentre stavamo andando via, mi sono trovata davanti Riccardo... - racconto, con un'espressione infastidita, -CHE COSA? – esclamano loro in coro. Per tutta risposta, annuisco in silenzio: -E che ti ha detto? – domanda Marta, leggermente irritata, -Che non ci siamo più risentiti da quando mi ha chiamato per spiegarmi il motivo per cui mi ha lasciato... - spiego, mentre noto che Marco si è ammutolito, -Wow! Perspicace... e tu? – domanda Iaia, -Ho risposto che c'era un motivo se non ci ho più parlato... - spiego, soddisfatta della mia risposta, tutti scoppiano a ridere: -La migliore risposta che potevi dargli! – esclamano e anch'io rido con loro.

"Scusa se sono stato in silenzio, ma non sai quanto mi abbia infastidito sapere di Riccardo... Perdonami, avrei potuto dirti qualcosa per farmi sentire vicino..." scrive Marco, poco dopo la fine della videochiamata, sorrido intenerita: "Vedendoti in quel modo (e avendone intuito il motivo) ho apprezzato più quel tuo silenzio, che le parole di conforto degli altri... senza nulla togliere agli altri, ovviamente! Senza di voi non saprei proprio come fare... Buonanotte Marco, grazie ancora! " digito di rimando, "Ti vogliamo bene! Buonanotte, Cri! " replica lui dopo pochi minuti.

Il confine della mia pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora