Onde

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(Marco)

Alla fine della serata, quando Cristina e Gaia se ne vanno, a casa mia rimangono Davide, Peter, Marta e Iaia. Per tutta la serata non ho parlato con Cristina, tranne quando eravamo da soli in cucina e l'ho trattata molto male, lo so.

-Cos'è successo ieri sera? – chiede Marta rientrando in salotto, dove eravamo rimasti, -Che è successo? – ripeto fingendo di non capire, non ho voglia di ricordare: ho nella testa l'immagine di Cri con Davide.
Marta mi rivolge uno sguardo di disapprovazione ma, mentre sta per parlare, Davide la interrompe: –Io d-devo dire una cosa... - balbetta guardando a terra, tutti spostiamo l'attenzione su di lui: -Marco, devi scusarmi, s-sono stato io a baciare Cristina... Lei non voleva, io ho forzato... Lei non voleva venire con me, voleva accompagnarti fuori. Abbiamo bevuto e poi l'ho baciata. Non prendertela con lei, non devi - spiega, mortificato.
Cala il silenzio: mi sento terribilmente male per aver trattato in quel modo Cristina, ma sono stato malissimo quando li ho visti insieme.
Esco di casa sbattendo la porta, senza dire dove sono diretto.

Suono il campanello: -Marco! Che è successo? – chiede Gaia, una volta aperta la porta di casa loro, -Spero di non avervi svegliate... - dico io imbarazzato, -No, non preoccuparti, stavamo parlando... - risponde lei facendomi entrare, - P-posso parlare con Cri? – chiedo un po' ansioso, -Certo! Te la chiamo! – risponde lei allegra, -Accomodati pure! – aggiunge accompagnandomi nel salotto e facendomi sedere, -Grazie! – replico sedendomi sul divano e strofinando le mani l'una contro l'altra: il nervosismo si è impossessato di me. 

-Ei...! – esclama delicatamente Cristina, comparendo in salotto e accennando un sorriso: ha gli occhi arrossati e il volto di chi ha appena finito di piangere, vengo trafitto dal dispiacere.
Mi alzo immediatamente, -Ei... - ripeto: subito mi torna alla mente la discussione che abbiamo avuto e il mio cuore si accartoccia come un foglio di carta. –Io devo chiederti scusa... - inizio timidamente torcendomi le mani: siamo tutti e due in piedi, uno di fronte all'altra, -Quando ieri sera ti ho vista con Davide non so cosa mi sia preso... Non volevo risponderti male prima, ero accecato... Ti prego, perdonami! – proseguo imbarazzato guardandola per la prima volta negli occhi. –Non preoccuparti... Sai come stanno realmente le cose? – chiede lei tranquilla, -Sì, Davide ci ha appena spiegato, ancora però non ci ho parlato a tu per tu. Volevo prima chiarire con te... - spiego, -Io... Spero che l'amicizia che avevo con Davide continui, ma sinceramente ieri mi ha colpito... - ammette lei pensierosa, -Davide è così... Non ragiona, segue i suoi innamoramenti... - le spiego, cercando di rincuorarla.
–Ti voglio bene Marco! – esclama stringendomi, -Anche io! Tanto. Mi sento un mostro per averti ferito...– replico avvolgendola con le mie braccia, -Non preoccuparti, è tutto a posto! – mi rassicura sorridendo, -Sei speciale, Manidericotta! – aggiungo baciandole la fronte.

Quando rientro a casa, Davide mi viene incontro: -Se non mi vuoi più parlare lo capisco... - dice mestamente, -No, Dà, non ho deciso di smettere di parlarti... - dico io sorridendo e appoggiandogli una mano sulla spalla, -I-io ti giuro che non sapevo che fra voi due ci fosse qualcosa, a-altrimenti lo sai che... - balbetta mortificato, -Davide, non c'è niente tra noi due... - dico, non del tutto convinto, -A Mà, a te però piace... - tira ad indovinare, guardandomi negli occhi, -Prima ero sicuro e ti avrei subito risposto dicendoti che siamo solo amici... Adesso non so rispondere... - spiego appoggiando la testa sulla sua spalla.
-Sono contenta di aver sentito una cosa del genere... - interviene Marta avvicinandosi, -Prometto che non ti assillerò, che nessuno di noi lo farà, ma vogliamo che tu ci dica tutto quello che vivi ed ogni cambiamento delle tue emozioni, ti aiuterà a stare meglio... - continua, -E poi un'altra cosa... - aggiunge Iaia comparendo nella stanza, -Credo che tu piaccia a Cri...- spiega, io alzo la testa dalla spalla di Davide e la guardo, -Quando avete discusso e te ne sei andato, l'hai lasciata in lacrime. Quando siamo arrivate noi, si vedeva che saperti in quello stato la distruggeva... - racconta Marta mentre Iaia annuisce, -I-io mi sento veramente un mostro... - aggiunge Davide scuotendo la testa, lo abbraccio: -Davide, ascoltami: non ti devi preoccupare, non potevi immaginare. Tu ed io ci conosciamo da molto tempo e ci vogliamo tanto bene; so che non lo faresti mai di proposito! – dico rassicurandolo, -Non ti merito... - risponde abbracciandomi a sua volta, -Sono un pessimo amico... Invece di capire che avevi bisogno di noi, ci ho provato con la ragazza che ti piace... - continua, -Dà, ti picchio se non la smetti! – esclamo ridendo, -Quando sono uscito, sono andato su da lei. Abbiamo chiarito e lei mi ha detto, tra l'altro, che spera che il vostro rapporto d'amicizia rimanga com'era prima... Ti vuole bene, Davide! – gli spiego cercando di rassicurarlo. Lui annuisce e mi ringrazia.

-Beh, scusate se interrompo, ma credo che sia ora di far andare a letto Marco, domani deve andare a Firenze per il firmacopie... - interviene Peter sorridendo, io annuisco e nel giro di poco tempo tutti escono di casa.
Mi preparo e poi mi sdraio sul letto pensando alle parole di Marta e Iaia: io non so se già mi sono innamorato di Cristina, so solo che sono sulla buona strada.

Il confine della mia pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora