Bellissimo

115 3 0
                                    

(Marco)

-Dai regà... Facciamo una pausa...! – propongo, togliendomi le cuffie sorridendo; questi primi passi del progetto stanno andando veramente bene, e non potrei essere più felice.
-Ciao ragazzi! Iaia ed io andiamo con Cri e Gaia a far comprare a Cri il vestito per domani! – esclama Marta uscendo, io le saluto con la mano e mi siedo su una poltroncina.

–A chi stai pensando?- chiede Peter, sedendosi vicino a me, -Il suo nome inizia per caso con la "C"? – aggiunge, sorrido: -Si capisce così tanto? – domando, -No, sono il tuo migliore amico... Ti conosco e ormai so interpretare ogni tuo gesto ed ogni tua espressione... - spiega fiero. -C'è una cosa che non vi ho detto... - inizio a dire, guardando il pavimento, -Cosa? – chiede interessato, -Oh, Mà, cosa? – insiste vedendo che non rispondo, -Ieri sera, quando dovevamo andare da Marta, mi sono offerto di accompagnare Cri e Gaia sia all'andata che al ritorno... Cri mi aveva scritto che andava bene, e mi aveva invitato a passare da casa loro prima di partire... - racconto, Peter annuisce spronandomi a proseguire, -Quando sono arrivato, Gaia mi ha aperto la porta e mi ha detto che Cristina era in camera sua, così l'ho raggiunta. Stava piangendo ascoltando la musica, sul suo letto. Ho pensato che Riccardo l'avesse richiamata, così ho insistito perché mi dicesse il motivo di quelle lacrime... - continuo, mentre sul mio volto si fa largo un tenero sorriso, -Mi ha detto che si era commossa ascoltando la mia voce, da brava fan qual è. L'ho presa un po' in giro e poi le ho chiesto di passarmi una cuffietta in modo da sentire la canzone che stava ascoltando, era "Dall'inferno" e ti assicuro che ho visto quel brano da un'altra prospettiva: quella di un ascoltatore e non dell'autore. Peter, in quel momento più che mai, l'ho vista come una dichiarazione... - dico guardandolo negli occhi, sta sorridendo, in silenzio aspetta che continui: -N-non so dirti come, ma piano piano i nostri volti si avvicinavano sempre di più; poco prima che potesse succedere qualcosa, però, Gaia ha chiamato Cri e ci siamo interrotti. Lei è schizzata via imbarazzata, lasciandomi solo in camera sua... - concludo; contrariamente a quanto pensassi, sento più serenità che tristezza per il mancato bacio.
–Come ti senti? – domanda lui, sorrido timidamente: -Beh... Credevo mi dispiacesse tanto non averla baciata, in realtà provo tanta serenità al ricordo di quell'attimo: secondo me, ci sarà un'altra occasione...! – rispondo guardandolo negli occhi, -Marco, non ci sarà solo un'occasione: vi piacete, e anche tanto...avrete tantissime occasioni! – assicura Peter abbracciandomi.
-Che mi sono perso? – esclama Davide sorridendo, -Beh, un buon inizio! - rispondo allegro, alzandomi per andare a fumare una sigaretta.

Ci siamo, stasera saremo all'evento della Fashion Week: l'appuntamento con i ragazzi è davanti allo studio, da lì, con una sola macchina ci avvieremo all'evento, passando prima a prendere Cristina.
-Ha detto Cri che è pronta e che aspetta solo noi... - avverto, leggendo il suo ultimo messaggio, -Dille che tra dieci minuti saremo da lei... - replica Peter guidando, mentre ci allontaniamo dallo studio; per tutta risposta, annuisco e scrivo quello che mi ha detto, dopodiché mando.
Quando arriviamo, scendo dalla macchina e suono il campanello di casa loro; mentre aspetto che scenda, Marta mi raggiunge e aspetta al mio fianco, con un sorriso molto soddisfatto: -Che c'è, Donà? – chiedo non capendo, -Ora lo vedrai... - risponde compiaciuta, continuando a fissare il portone del palazzo.

Ad un certo punto, la serratura scatta, e il portone in metallo si apre lasciandomi a bocca aperta: Cristina compare sorridendo, leggermente imbarazzata, indossando un abito bianco che la fascia ai punti giusti, con due tagli (uno a destra e uno a sinistra) all'altezza dei fianchi che lasciano scoperta la pelle abbronzata. Il vestito ha due spacchi all'altezza delle ginocchia, e addosso a lei è mozzafiato.
–Ciao! – saluta sorridendo, avvicinandosi a noi, -S-stai benissimo! – riesco a dire sorridendo mentre scuoto lentamente la testa, -Grazie! Anche tu! - ribatte, arrossendo leggermente, -Che ti avevamo detto? Questo vestito ti sta una favola...! – esclama Marta compiaciuta, io annuisco mentre Cri scuote leggermente la testa: -Smettetela, mi fate arrossire... - risponde con la modestia che la contraddistingue, -Su, finiscila! Non ti piaci mai tu! – esclama Marta, come a riprenderla per il suo essere così misurata.
Mi avvicino e le porgo la mano: -Prego... - dico a bassa voce, accompagnandola alla macchina, -Grazie! – risponde onorata mentre si siede sul divanetto dell'auto.

Poco dopo, arriviamo al luogo dell'evento: ci sono tantissimi fotografi, pronti ad immortalare l'arrivo di ogni ospite, adesso è il nostro turno: -Ci siamo? – chiede Iaia mentre ci avviamo a piedi verso l'ingresso, tutti annuiamo e Marta mi si affianca, accompagnandomi verso i fotografi che immediatamente cominciano a scattarci foto. -Chi è quella bella ragazza? – sento chiedere tra la folla e, ancora una volta, il sorriso si impossessa del mio volto: sì, è la ragazza che mi ha fatto innamorare!

Il confine della mia pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora