Dialogo tra due pazzi

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È una bellissima giornata di sole, perfetta per andare in spiaggia.
Mi sveglio con la luce del sole che entra dalla finestra e mi volto subito a guardare il mare azzurro che sembra aspettarci.

-Marta, sveglia! Dobbiamo prepararci per andare dai ragazzi a fare colazione e poi... tutti in spiaggia! – dico, con un tono di voce delicato, per svegliarla nel miglior modo possibile, -Mh... - mugola lei, -Sono sveglia... Che ore sono? – chiede sempre tenendo gli occhi chiusi, mi volto verso il mio comodino e leggo l'ora sul display del telefono: -Sono le 09:30... - comunico poi rivolgendomi alla mia compagna di stanza.
Marta apre un occhio e si stiracchia, dopodiché si decide e, finalmente, si alza dal letto recandosi in bagno.

Mentre penso a quali vestiti indossare, bussano alla porta: -Avanti! – esclamo senza distogliere lo sguardo dall'armadio, -Buongiorno! – esclama Gaia entusiasta già di prima mattina, -Ciao anche a te! – rispondo io contenta, -Dormito bene? Sognato qualcuno? – chiede a raffica, io scuoto la testa sorridendo: -Dormito benissimo, tu? – replico sviando la seconda domanda: -Anche io... Marta dov'è?– -In bagno... si è appena svegliata... - rispondo chiudendo l'armadio e accendendo la mia cassa stereo portatile lasciando che la musica del momento riempia tutta casa.
–Qualcuno si è svegliato di buon umore eh? – esclama Iaia entrando in camera ballando a tempo di musica, io scoppio a ridere annuendo ed entro in bagno non appena Marta esce.

Quando siamo pronte, andiamo a casa dei ragazzi: -Buongiorno! La colazione è pronta! – esclama Marco aprendoci la porta: indossa una canottiera nera e dei pantaloncini lunghi fino al ginocchio beige, devo dire che è proprio bello!
–Dormito bene? – mi chiede quando entro, mentre chiude la porta alle mie spalle, -Sì, benissimo! Tu? – chiedo a mia volta, -Peter mi ha tirato un po' di calci, ma ho dormito bene...! – risponde sorridendo mentre ci avviamo in cucina per mangiare.

-Ok, io sono un pesciolino, quindi sappiate che adesso stendo il mio telo e poi mi butto in acqua! – avviso non appena arriviamo e piantiamo i nostri ombrelloni, -D'accordo, grazie per avercelo detto, così se non ti troviamo sappiamo che sei a nuotare e non perdiamo tempo a cercarti! – risponde Marco, facendo un occhiolino, -Simpatico! – esclamo facendogli una linguaccia.
Mi tolgo i vestiti e sciolgo i capelli per poi avviarmi verso il mare.

Dopo un po' che nuoto, sento qualcuno avvicinarsi a me: alzo lo sguardo e vedo Marco sorridente.
-Poco fa non mi stavi prendendo in giro perché andavo in acqua? – chiedo stuzzicandolo, lui scoppia a ridere: -No, io non ti prendevo in giro: intendevo dire che se non ti trovassimo sapremmo che sei qui... Non ti ho mai preso in giro perché ti tuffi subito... - spiega fingendosi bacchettone, io scuoto la testa sorridendo e immergo la testa per bagnare completamente i capelli: -Sono davvero lunghi! Quanto ci metti ad asciugarli? – domanda incuriosito non appena rialzo la testa, -Beh... diciamo una mezz'oretta... - dico io divertita dalla curiosità; sul suo volto si disegna un'espressione attonita: -Ma è roba da pazzi!! – esclama colpito, io scoppio a ridere annuendo: -Sì, è anche per questo che sto seriamente pensando di tagliarli... - spiego, -Sono impegnativi, ma stupendi! – si affretta ad aggiungere, -Lo so, ma mi legano troppo al passato... Vorrei tagliare i ponti con il vissuto. Capiscimi, non con tutto il mio passato, solo con quello che riguarda Riccardo... - preciso, guardandolo negli occhi, lui annuisce: -Capisco... Sappi che ti ammiro moltissimo: sei forte, nonostante il dolore che hai provato... Io... io non riuscii ad essere così forte... - ammette pensieroso, appoggio una mano su una sua spalla: -L'hai detto tu ieri, ci possiamo capire a vicenda per quanto riguarda questo, ma voglio anche dirti che non devi essere così deluso da te stesso: ognuno reagisce a suo modo, e poi anche io ho sofferto tanto, solo dopo un po' di mesi ho reagito... Tu ti buttasti sul cibo, io invece smisi di mangiare... Vedi che non sono così forte come dici... - spiego accennando un sorriso per stemperare la triste atmosfera che si sta creando mentre lui annuisce riflettendo sulle mie parole.
-Bene, abbiamo fatto i seri abbastanza per oggi, no? – chiede sdrammatizzando, io annuisco ridendo e tutti e due ci immergiamo sott'acqua per goderci questa Sardegna.

-Sei davvero un pesciolino! – esclama Marco stupito mentre torniamo all'ombrellone, -Ho mai detto cose non vere?! – chiedo ridendo ma cercando di sembrare infastidita dalla sua incredulità; per tutta risposta, scoppia a ridere mentre io mi sdraio sul telo a prendere il sole.

Il confine della mia pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora