Da oggi i suoi occhi sono il mio colore preferito.
Penso, mentre guardo il blu dei suoi occhi riempirmi l'anima.
"Piccola"
La sua mano poggiata sulla mia, cerca di ricambiare la stretta, ma il suo corpo è debole.
Cerca di orientarsi con calma, poi si rende conto del tubo che le riempie la gola, e che prima l'aiutava a respirare, che ora però sembra soffocarla.
Premo di getto il pulsante d'emergenza accanto il letto, e subito Marcus corre si precipita dentro insieme a Travis, correndo a rimuovere il tubo con le lacrime agli occhi, rendendosi conto che è sveglia.
Si è svegliata, ho sentito il suo respiro, ho visto i suoi occhi, mi ha stretto la mano.
E' viva, sta bene, si è svegliata.
Finalmente.
Che sia la fine dell'incubo?
Quando due infermiere mi costringono ad uscire, ho il cuore più leggero, e uno stupido sorriso sul viso, mentre mi getto fra le braccia dei miei amici che scoppiano in un pianto di gioia.
Olivia è sveglia, l'ho vista.
I suoi occhi, il suo blu mi ha invaso l'anima.
La mia anima è colorata di blu, da oggi."Ti prego Dylan, calmati" supplica Margaret, vedendomi fare avanti e indietro.
E' dentro da quasi un'ora. I medici la stanno visitando, ma quanto ci vuole? Ho bisogno di stare con lei.
"Mi hai fatto venire il mal di testa" si lamenta Abel appoggiandosi alla spalla di Fred, imitando ironicamente Sonia e Darren che scoppiano a ridere.
Siamo tutti più sereni, lo si percepisce dai nostri occhi.
Quando la porta si apre, Travis e Marcus escono per informarci sulle sue condizioni, ma li supero senza neanche dar loro il tempo di aprire bocca, fondandomi in quella stanza con necessità.
Devo vederla, devo assicurarmi che sia sveglia, e che ho davvero visto i suoi occhi.
E lei è qui.
E' sveglia.
E' seduta sul letto, con la schiena contro la spalliera, le braccia lungo il corpo stanco, più magro, più pallido. Volta il capo verso di me, sorridendo appena. E io lo vedo, il suo petto che si alza e abbassa, il suo cuore funziona di nuovo. I suoi occhi sono aperti, e nonostante abbia dormito per dodici giorni, sembra stanca. I suoi capelli sono legati in modo disordinato, ma le scoprono il viso perfetto e io mi perdo ad ammirarla ancora una volta.
Non mi basta mai.
Il suo sorriso viene coperto di dolci lacrime, che stonano sul suo viso angelico. Con falcate larghe raggiungo il suo letto, sedendomi al suo fianco, e senza darle il tempo di dire nulla, raccolgo il suo viso fra le mani, in modo dolce, senza farle male, premendo poi le labbra sulle sue con estrema urgenza.
"Sei viva" mormoro, senza staccarmi, mentre calde lacrime mi rigano le guance ruvide "sei viva. Piccola mia, stai bene" lo ripeto a me stesso, per convincermi, perchè ho paura che sia solo un brutto sogno. E non potrei sopportarlo.
La sento sorridere, poggia le mani sulle mie, e allontana appena il viso per poterla guardare.
"Ti amo"
"Ti amo anche io" annuisce lei, poggiando la fronte alla mia "Sto bene, sono guarita" annuisce poi, sapendo che ho bisogno di sentirmelo dire.
"Si piccola, sei guarita. Sei stata fortissima, e io sono così fiero di te"
Hai vinto, Olivia Parker.
Hai vinto tu, ancora una volta."Come ti senti?" domando baciandole i capelli
"I-io sto... sto bene" tossisce appena, mentre il suo viso si libera in una smorfia di dolore, toccandosi la gola.
Nella stanza entrano Travis e Marcus seguiti da Hannah e Jamiee.
"Sei stata intubata per dodici giorni, hai la gola arrossata ed è naturale che ti dia fastidio" sorride Travis rassicurandoci.
"Amore mio" Hannah corre ad abbracciare sua figlia con il viso pieno di lacrime, e Jamiee fa lo stesso, soffocandola quasi.
"Allora" Marcus le si avvicina con un gran sorriso, controllando i parametri al monitor " I tuoi parametri sono buoni, non c'è nulla che non va e sono fiero di dirti che l'operazione è andata davvero a buon fine. Sei guarita, il cancro non c'è più"
Il pianto di gioia di Hannah riempie la stanza, mentre torna ad abbracciare sua figlia. Sul mio viso si forma un sorriso enorme, e la mia ragazza mi guarda oltre il corpo di sua madre, sorridendomi. Le faccio l'occhiolino e passo una mano fra i capelli.
E' stata tanto forte da vincere contro la sua malattia, ben due volte.
"Mamma, che ne dici se chiamo Jason? Potrebbe venire con Ly, erano entrambi così preoccupati. Fuori ci sono tutti i tuoi amici amore, li faccio entrare? Dovremmo organizzare una festa per il suo ritorno a casa, potremmo fare una torta gigantesca, o mio Dio ci sono così tante cose da fare, sarà la festa migliore di sempre" Jamiee inizia a straparlare, cercando di reprimere le lacrime, ma il sorriso sul suo volto la fa vacillare, così poi abbraccia sua sorella piangendo commossa.
"Come abbiamo già detto, Olivia ha bisogno di assoluto riposo, perciò ora tutti fuori" Marcus afferra Jamiee per le spalle, baciandole la fronte, mentre l'accompagna fuori insieme ad Hannah.
"Riposati ora, diremo ai tuoi amici di tornare con calma e che stai bene" Travis le fa l'occhiolino, ma Hol scuote il capo afferrandomi la mano
"Dylan resta" si impone, e mi ritrovo a sorridere come uno stupido.
"Va bene, però mi raccomando, riposa" annuisce divertito, per poi uscire, chiudendosi la porta alle spalle.
Mi sistemo al suo fianco, e lei si lascia andare contro di me, schiacciandomi con il suo peso. Il peso più bello di questo mondo.
"E questa barba?" domanda sfiorandomi il mento divertita, alludendo all'accenno di peluria sul mio viso.
"Ho mantenuto la promessa, sono rimasto sempre qui. Non ho avuto il tempo di toglierla" sorrido, pizzicandole la guancia.
Credevo di farla sorridere, invece scruta attentamente il mio viso con fare preoccupato, mentre le sue dita si muovono dolcemente sotto i miei occhi.
"Sei esausto"
Socchiudo gli occhi beandomi del suo tocco. Mi è mancata come l'aria. Ho creduto di morire senza di lei.
"Sto bene"
E' dal giorno dell'operazione che non chiudo occhio. Ho passato dodici giorni sveglio al suo fianco, ho dormito poche ore, neanche si contano sulle dita di una mano, e preferivo tenermi sveglio con circa dieci caffè al giorno, se non di più. Eppure, non sono mai stato meglio. Ora che è qui, davanti a me, sveglia, la stanchezza sembra essere andata via.
"Devi riposare" mormora con un filo di voce, e non posso fare a meno di baciarla dolcemente, facendola ridere contro le mie labbra.
"Ho bisogno solo di te"
"Dico sul serio" si allontana appena "Va a casa, fatti una doccia e riposati. Quando ti svegli passi da Coco's per delle ciambelle e le mangiamo insieme, che dici?" cerca di corrompermi come fa sempre con Ly, ma con me non attacca.
"Non mi muovo da qui" scuoto il capo
"Allora dormi qui" mormora appena, e questa volta è lei a baciare me.
Sorrido, beandomi delle sue labbra morbide.
Ti amo.
E basta quello, a farmi addormentare al suo fianco, mentre lei mi accarezza i capelli, e io mi stringo con tutte le mie forze al suo corpo, sperando di continuare a sentire il battito del suo cuore all'infinito.
Dormire dopo tanto tempo non mi sembrava vero.
Ne avevo dannatamente bisogno.
Mi sono addormentato sereno, senza incubi, senza tremolii, e senza grida nella mia testa. Solo il silenzio, la quiete, la pace.

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In This Life
RomansaLa cosa più brutta è guardare con occhi diversi qualcuno. Che prima era speciale e poi diventa come tutti gli altri •Sequel di : "In Another Life"• ***** { il libro è stato completamente scritto da me, ma potresti imbatterti in alcune frasi o citazi...