"La smetti di agitarti?"
"E tu la potresti smettere di gridarmi contro?"
"Andrà tutto bene Cody, sta tranquillo"
Questa mattina, arrivati all'università, il coach ha convocato tutta la squadra nel suo ufficio. A quanto pare sono arrivati degli sponsor della NBA, cercano nuovi talenti per la pubblicità di vari articoli sportivi, l'idea non mi entusiasma, ma i ragazzi sono su di giri. Per far si che esaminino attentamente tutti noi, hanno organizzato una partita contro la squadra femminile a sorpresa.
"Pronti?" entro nello spogliatoio dei ragazzi e vedo che sono già tutti pronti, tranne Darren, che è ancora in boxer mentre si vantava con tutti dei suoi addominali che iniziano a prendere una forma più definita.
"Potresti avvisare, o bussare" mi canzona divertito Abel
"Non mi scandalizzo di certo per Darren, ragazzi" alzo gli occhi al cielo scatenando una risata generale, poi afferro il pennarello della lavagna accanto al muro, disegnando subito la postazione di gioco, mostrando lo schema che useremo oggi.
"Gli sponsor sono qui fuori, me li immaginavo diversi, a dire il vero" ridacchia Eric entrando
"Dov'eri?" mi acciglio confusa
"Sicuramente con la sua ragazza" lo canzona Fred beccandosi un'occhiataccia
"Che tipo è?" domanda poi Dylan, riferendosi allo sponsor
"Due damerini vestiti da pinguini"
"Tornando alle cose serie" richiamo la loro attenzione "Ci saranno quattro tempi, alcuni di noi giocheranno nei primi due, gli altri per ultimi, mi sembra una pagliacciata ma il coach ha detto che ci devono guardare tutti" scrollo le spalle "Primo e secondo tempo" indico i nomi sulla lavagna "Io, Cody, Darren, Eric e Dylan. Nel terzo e nel quarto giocheranno Lincoln, Chad, Andrew, Abel e Fred"
Quando lasciamo gli spogliatoi e raggiungiamo il campo, ci sono molti studenti sugli spalti, alcuni familiari che sono venuti incuriositi, e tutto il corpo docenti accanto al direttore e agli sponsor.
"Ma guarda chi si vede" sorride Maya venendo verso di me, ondeggiando la sua coda alta sempre impeccabile.
Maya Price, capitano della squadra femminile di pallacanestro della scuola. E' tremendamente odiosa ed egocentrica, per lei conta solo vincere, ma le ho osservate, sono debole, saltano il riscaldamento, e non c'è gioco di squadra tra le giocatrici, ma solo competizione. Ha un paio di capelli neri, il corpo pallido e scolpito, e un paio di occhi color ghiaccio che incutono timore alle sue compagne.
"Pronta a perdere?" si beffa facendomi ridacchiare
"È solo un amichevole, non scaldarti tanto"
"Battono i due capitani" fischia l'arbitro e sia io, che Maya, ci posizioniamo al centro campo, ai lati dell'arbitro che controlla che tutti siano ai loro posti.
"Salve ragazzi" un'uomo di mezza età e con un sorriso spiccante si avvicina con fare deciso "sono Mark Ramirez, come già sapete io e i miei colleghi oggi vi esamineremo, poi sceglieremo i nuovi volti per la nuova collezione della prossima stagione" spiega e subito Maya si libera in un sorriso vittorioso "Fate del vostro meglio, senza pressioni. Buona fortuna, a tutti voi" annuisce per poi tornare al suo posto, e solo ora mi accorgo che la palestra, nel mentre, si è riempita e ci sono un sacco di persone.
"Pronte?" l'arbitro guarda prima me, poi la mia avversaria, ed entrambe annuiamo decise.
Fischia l'inizio della partita, e lancia la palla in aria, perfettamente sopra le nostre teste. Entrambe saltiamo per recuperarla, ed è lei che riesce a prenderla per prima. Corre subito verso la nostra zona di campo, diretta verso il canestro, ma Eric e Cody la bloccano, mettendola alle strette, e costringendola a lanciare la palla verso una sua compagna. Dylan la blocca per primo e recupera la palla correndo subito verso l'altro canestro, dribblando subito le quattro ragazze nella loro zona campo che imprecano invece di corrergli dietro.
Troppo facile così.
Quando Dylan segna, nella palestra esplode un boato di applausi e fischi, e subito gli sponsor annotano qualcosa per poi parlare tra di loro, sugli spalti.
Eric prende il possesso della palla e la passa a Cody per poi segnare il secondo canestro, proprio sotto il naso di Maya.
"Hol" Darren mi passa la palla e corro fino al loro canestro, sorpassando tutte loro, tranne Maya, che richiama tutte nella loro zona campo accerchiandomi poco prima del canestro.
Guardo il campo velocemente, percorrendo tutte le possibilità che ho per segnare, e sono fin troppe. Potrei fare una finta, potrei superarle tutte o saltare e segnare, ma quando vedo Dylan libero dall'altra parte del canestro, gli lancio la palla così da farlo segnare.
"Che ti succede? Potevi segnare" mi affianca Cody mentre torniamo alle nostre postazioni
"Non mi interessa fare colpo, preferisco passarla a voi" ammetto tranquilla
Alla fine del primo tempo, raggiungiamo le panchine e maledico Darren quando lo vedo zoppicare.
"Non ti sei ancora ripreso dall'ultimo infortunio" sospira Cody passandomi la cassetta del primo soccorso
"Darren, passi all'ala piccola, lascia il centro campo e resta lì" affermo decisa spruzzandogli lo spray sulla caviglia gelido, che lo fa sospirare "sopravvivrai, ma non fare mosse azzardate"
"Sono migliorate, rispetto all'anno scorso" mi fa presente Abel
"Molto, ma non si passano mai la palla, e come se fossero in competizione tra di loro" osserva Dylan
"E' così, infatti" annuisco "Vogliono tutte accaparrarsi lo sponsor" scrollo le spalle.
Appena inizia il secondo tempo, recupero per prima la palla, che passo a Eric per fare un'altro punto.
"Passamela" grida Cody ad un Darren alle prese con una ragazza della squadra avversaria.
Improvvisamente l'arbitro fischia e tutti ci accigliamo confusi, non ci sono state infrazioni e il secondo tempo è appena iniziato, che succede?
"Parker" la voce del direttore generale mi richiama e io corro da lui, affiancato dal coach
"Cosa succede?" Domando con il fiatone, piegandomi appena sulle ginocchia, notando poi Cody al mio fianco preoccupato
"Ha chiamato la scuola di Dylan Parker, hanno detto che c'è un problema e che devi correre lì"
Ly...
"Cosa? Ma sta bene?" il cuore inizia a pompare velocemente nel petto e sento una strana agitazione, ora capisco cosa provavano i miei genitori quando stavo male.
"Mi dispiace, non so altro, solo che anche i tuoi genitori sono stati informati" scrolla le spalle dispiaciuto il coach
"Fatti accompagnare da uno dei ragazzi, ma la partita continua" informa il direttore
"Cazzo, sono venuto con Andrew questa mattina, non ho la moto" spiega Cody velocemente
"Ti accompagno io" mi volto e vedo Dylan annuire sicuro
"Perderai la partita" mormoro indecisa
"Non mi importa, prendo le chiavi"
Corro verso gli spogliatoi e non mi cambio neanche, recupero lo zaino e seguo Dylan verso la sua moto nel parcheggio sul retro. Gli indico la strada e lui mi passa il casco, quando lo infilo e salgo dietro di lui, il mio cuore percorre i vecchi ricordi, e sento una fitta al petto.
Mi è mancato così tanto.
Guida veloce, anche se non sa nulla, gli è bastata vedere la procreazione sul mio viso per mollare quella partita e accompagnarmi. Sono stata innumerevoli volte sulla moto con Brad, o con gli altri ragazzi, sono tutti bravi a guidare, ma la sicurezza che ho con Dylan, non l'ho mai avuta con nessuno, e mi era mancato terribilmente sentirmi così.

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In This Life
RomanceLa cosa più brutta è guardare con occhi diversi qualcuno. Che prima era speciale e poi diventa come tutti gli altri •Sequel di : "In Another Life"• ***** { il libro è stato completamente scritto da me, ma potresti imbatterti in alcune frasi o citazi...