Tossisco più volte, riacquisto lucidità e avverto un forte mal di testa.
Apro gli occhi di scatto e mi metto a sedere, mi trovo in camera da letto, mentre la figura a braccia incrociate di Brad mi guarda da sotto la porta.
"Che cazzo stai facendo?"
"Non mi volevi ascoltare Hol, sono stato costretto" sussurra afflitto, e non mi sembra lui.
"Sei fatto Brad?" noto i suoi occhi rossi, e il tremore alle mani. Faccio per alzarmi, ma in due falcate mi raggiunge, poggiandomi una mano sulla spalla, costringendomi a rimettermi seduta.
"Non toccarmi" grido furiosa, ma lui neanche mi ascolta.
Mi dimeno ancora, fino a quando non mi spintona sul letto, finendo poi su di me, mentre mi blocca gambe e mani con il suo peso, impedendomi di muovermi.
"Mi hai distrutto, Hol. Io volevo solo che tu fossi dalla mia parte, ma tu continui a scegliere la parte sbagliata, continui a scegliere Johnson" rabbrividisco quando sento le sue mani sul corpo, e il fiato caldo sul collo.
"Anche se tra me e Dylan finisse, non mi metterei mai con uno come te, sei pazzo" sputo acida.
Lui mi guarda per qualche secondo, poi mi molla uno schiaffo facendomi bruciare la guancia. Questo non è il mio Brad, che diavolo gli è successo?
Sento un telefono vibrare nella tasca, lui lo afferra e quando legge il nome di Dylan, il sorriso che gli copre il viso mi fa contrarre lo stomaco.
"Ora tu gli rispondi senza fare stronzate, gli dici che lo aspetti qui" scuoto il capo con forza, e lui mi colpisce ancora una volta sul viso "Menti Olivia, menti come solo tu sai fare" ringhia.
"Hol" Brad aziona il viva voce, e sento subito la voce di Dylan dall'altro capo del cellulare.
"Hey" mento, e il tono di voce non mi tradisce. Dopotutto, mentire mi è sempre riuscito bene.
"Sono sotto casa tua, ho caricato altri scatoloni ma Cody mi ha chiamato dicendo che mi raggiunge con Ly. Appena arrivano veniamo a casa" mi spiega, e io sgrano gli occhi. Ly non deve vedere nulla di tutto ciò.
"No" Mi affretto a dire, e Brad estrae una pistola dal retro dei suoi pantaloni, puntandomela alla testa. Ingoio pesantemente e cerco di restare calma, Dylan non deve sospettare nulla o lo metterò in pericolo, e soprattutto Ly deve restare fuori da questa storia, o potrei morirne.
"Hol? Ci sei?" domanda Dylan confuso.
"Amore, casa nostra non è decisamente pronta a Ly, ci sono troppi scatoloni e non sarebbe d'aiuto. Io ne ho ancora per un po', perchè non portate Ly a prendere delle ciambelle prima di tornare?" cerco di prendere tempo, e lui sembra cascarci in pieno.
"Va bene, allora ci vediamo dopo. Ti amo piccola" gli occhi mi diventano lucidi, perché odio mentirgli così, ma cosa posso fare?
"Anche io ti amo"
Brad chiude la chiamata e getta il cellulare infondo al letto, per poi guardarmi serio.
Qualcuno apre la porta e sobbalzo, quando poi riconosco la figura di Josh, sento il mio corpo tremare dalla paura.
"Si può sapere cosa volete fare?" grido confusa, cercando di dimenarmi.
"Semplice. Vogliamo mettere fine alla vita di Johnson, Olivia" Josh sorride perfido, appoggiandosi alla porta con la spalla.
"Perché tutto quest'odio per Dylan?"
"Mi doveva parecchi favori, ma ha deciso di tirarsi indietro. Nessuno se la scampa così" ridacchia il più grande.
"Quando Areelay è morta, tutti hanno sempre e solo incolpato me. Lui passava come una vittima mentre io ero lo scarto, la persona di merda che meritava di morire e questo non mi stava bene. Poi mi sono innamorato di te, e lui ti ha avuta per primo, ottiene sempre ciò che voglio io. Ha preso il mio posto nella squadra di basket e i miei amici. Quelli prima erano anche miei amici, Madison, Andrew, Cody, eravamo sempre tutti insieme. Poi tutti hanno seguito solo il loro 'Dio', e io sono diventato un nemico per il puro divertimento di Johnson. Sono stanco di lui, stanco di essere messo da parte."
Non riesco a comprendere le parole di Brad. Tutto quell'odio forse non è poi tanto insensato, eppure mi sembra solo un'enorme buffonata.
"Ti spiego meglio, Parker" sorride Josh, avvicinandosi a me "La pistola che Brad ha fra le mani è carica, e il colpo in canna verrà sparato molto presto" sorride beffardamente.
Improvvisamente avverto la testa girarmi e sono costretta chiudere gli occhi. Ingoio pesantemente e sento la gola bruciare per la nausea.
"Quindi ora..."
"Ora ci divertiamo un po' con te, ma il bello arriverà quando Dylan supererà quella porta" sorride viscidamente Josh.
Brad mi lascia andare, fa il giro della stanza e toglie al sicura alla pistola, sotto lo sguardo attento di Josh. Approfitto di quell'attimo per correre verso il corridoio, ma Josh mi raggiunge con poche falcate, spingendomi con una risatina giù dalla rampa di scale.
Quando tocco terra, sento il sangue scorrermi giù dalla tempia, e mi porto le mani all'addome, mugolando dal dolore.
"Mi ero quasi dimenticato che non sei una facile, tu" ridacchia Josh, facendo scrocchiare il collo, mentre scende lentamente le scale.
"Mi fai schifo" gli dissi mantenendo il contatto visivo con lui.
"Me lo dicono in tanti" annuisce afferrandomi per i capelli, e subito porto le mie mani sulle sue, contraendomi dal dolore.
"Non esagerare" interviene Brad, e nei suoi occhi leggo del risentimento.
"Devo pur ammazzare il tempo, mentre Johnson porta qui il suo brutto culo" Josh mi guarda lascivo, e io gli sputo sul viso, facendogli chiudere gli occhi e le labbra.
Faccio per liberarmi, ma non mi lascia andare, e perdo l'equilibrio mentre mi spinge all'indietro, sferrandomi poi un calcio allo stomaco, spazientito.
"Brad, ti prego fermati" supplico, guardando la persona di cui per anni mi sono fidata di più al mondo.
"Josh, lei non c'entra, non toccarla" Brad blocca Josh per le spalle, ma il più grande si libera e gli sferra un pugno al viso, per farlo rinsavire.
"Scegli da che parte stare, o faccio fuori anche te" minaccia duro, puntandogli un dito contro.
Josh stringe gli occhi, poi caccia dalla tasca una pillola bianca, e la manda giù senza pensarci. Deve avere il cervello annebbiato da quella merda.
Josh mi fa alzare, e mi blocca con le spalle contro la parete. Mi sorride malizioso, infilando una mano sotto la mia felpa, stringendomi il seno destro fra le mani. Grido e cerco di liberarmi, scalcio inutilmente e cerco di mordergli la spalla, ma è così forte che non batte ciglio.
"Non toccarmi, bastardo. Lasciami" riesco a dargli un calcio, ma lui mi afferra subito per i capelli, spintonandomi contro il pavimento
"Lurida puttana" Josh mi colpisce ancora una volta al viso, e io sputo per terra rivelando qualche macchia di sangue.
Guardo la porta d'ingresso, ed è troppo lontana da raggiungere. Ho dolori ovunque, probabilmente non riuscirei neanche a correre. Per quanto mi sforzi, non vedo una via d'uscita.
"Legala" ordina Josh a Brad, che fa come gli dice.
Brad afferra dello scotch doppio scuro, con la quale mi lega le mani dietro la schiena, e io non riesco ad opporre resistenza.
"Mi dispiace" mormora mordendosi il labbro.
"Certo, come no" sussurro, ingoiando a fatica.
Passano venti minuti, controllo l'orario dall'orologio attaccato al muro in soggiorno, sperando che Dylan e Ly non varchino quella porta a breve. Brad e Josh non mi perdono di vista, fino a quando non si sente il rumore dell'auto del mio ragazzo in vialetto, che fa sorridere il maggiore.
"E' qui" mormora Brad, afferrando la pistola dal tavolo, e io inorridisco.
Guardo la porta d'ingresso e sento le lacrime agli occhi, Josh strappa dello scotch e me lo mette sulla bocca, per impedirmi di gridare, poi mi lasciano lì, e sgrano gli occhi quando li vedo salire le scale per andare al piano di sopra. Inizio a divincolarmi cercando di liberarmi, quando però sento la chiave nella serratura, sgrano gli occhi terrorizzata.
"Proviamo il nuovo aeroplanino?" Dylan entra per primo, seguito da Cody che ha sulle spalle un Ly che si arrampica senza guardarsi intorno.
"Siamo arriva-" quando Dylan mi vede, gli scatoloni che ha fra le braccia cadono sul pavimento, e in due falcate di corsa mi raggiunge incredulo, e con la bocca spalancata. sgranò gli occhi nel vedermi
"Che cazzo succede" Cody afferra Ly prontamente, lo fa girare e gli copre gli occhi.
"Zio, è un nuovo gioco?" Ly non ha visto nulla, e sta al gioco di Cody, che si guarda intorno in tutta fretta, senza lasciar andare il più piccolo.
"Amore, chi cazzo è stato?" Dylan mi strappa via lo scotch dalle labbra, e io scuoto subito il capo guardando Cody.
"Portate via Ly, subito" sono terrorizzata, di sopra ci sono due pazzi armati e mio figlio è in casa davanti a me. Il cancro ha fatto meno male.
"Cody, vai in auto e chiama la polizia. Adesso" intima duro Dylan, e io non ho neanche il tempo di accorgermene, che il riccio porta fuori il bambino senza dire nulla.
"Dylan" mormoro mentre mi libera le mani "Josh e Brad sono di sopra, hanno una pistola e vogliono ucciderti. Devi andare via" affermo sconnessamente, ancora turbata.
"Shhh" mi stringe forte cercando di farmi calmare "Va tutto bene, ci penso io adesso"
Ma io so che non va bene.
Dobbiamo andare via, adesso.
Dylan mi aiuta ad alzarmi, ma so che non è per nulla propenso ad andare via, almeno fino a quando non ha ucciso entrambi con le sue mani. Lo vedo dalla vena del collo che pulsa furiosa, dalla postura rigida, dagli occhi iniettati di rabbia, e i pugni chiusi. Mi volto quando sento il rumore della sicura della pistola, e vedo in tempo Brad sulle scale, che puntava al mio ragazzo.
"Attento" grido, e cerco di frappormi tra di loro, ma Dylan mi spinge dietro di lui con una forza disumana. Fisso la sua schiena e lo sento tremare, ma la sua non è paura, la sua è rabbia. E rabbrividisco quando lo sento sghignazzare.
"Brutto figlio di puttana" mormora "Come cazzo hai potuto farle questo" si alza di scatto, restando davanti a me, per farmi da scudo.
Raggiunge Brad con così tanta velocità che lui non riesce a sparare in tempo. Lo afferra per il colletto e lo blocca violentemente con le spalle al muro. Succede tutto così velocemente che neanche lo vedo il colpo che gli assesta al viso.
Un pugno, poi un altro, e altri ancora, fin quando il viso di Brad non è solo un cumulo di sangue e ossa rotte. Vedo il sangue sporcare il pavimento e ho paura. Perché improvvisamente mi ricordo che non siamo solo in tre in questa casa, ma che non vedo più Josh.
Poi però, qualcosa di metallico preme contro la mia testa, e io sgrano gli occhi tremando come una foglia.
Josh è dietro di me, e guarda Dylan con fare eccitato, lo capisco dal suo tono di voce.
"Lascialo andare, o la sua testa fa boom"
Dylan lascia andare Brad, che si accascia al suolo con il respiro leggero e il sangue su tutto il corpo.
Dylan guarda me, e con un cenno sicuro di sé, mi intima di stare tranquilla, che c'era lui con me.
"È me che vuoi, lei lasciala fuori da questa storia se vuoi ancora vivere" minaccia duro, e io ho paura perché non l'ho mai visto così. È pronto a fare di tutto, e io non voglio che corra pericoli.
"Non sei nella posizione di dettare ordini, Johnson" ridacchia Josh, premendo di più l'arma contro la mia testa, gesto che mi fa tremare di paura.
"Lasciala andare. Siamo io e te, lei non toccarla, non spaventarla, non guardarla neanche, o giuro che ti faccio smettere di respirare" ringhia Dylan, mentre calde lacrime mi rigano il viso.
"E che gusto ci sarebbe? Se colpisco te, ti faccio male, si...ma se colpisco lei..." ghigna, e non sembra neanche umano "Se colpisco lei, ti uccido" esclama trionfante, perché ha appena socperto il punto debole di Dylan, e lo sta usando contro di lui. Me.
"Holly" la voce dolce di Dylan mi arriva al cuore, lo guardo terrorizzata e quando Josh lancia uno sguardo verso Brad, per assicurarsi che fosse ancora vivo, Dylan mi intima di abbassarmi.
Faccio come mi dice, annuendo fidandomi di lui ciecamente.
Quando mi abbasso, Josh guarda di scatto verso di me e impugna l'arma con entrambe le mani, colto alla sprovvista. Dylan approfitta di quella frazione di secondo, per scagliarsi contro il maggiore.
Sento le sirene della polizia quasi nel vialetto, e sospiro, pregando che Dylan resisti ancora pochi secondi, prima del loro arrivo.
"Olivia" è la voce di mio padre, poi un'auto che frena bruscamente. Sono arrivati, Cody deve averli chiamati tutti.
È finita, penso mentre guardo il corpo privo di sensi di Josh contro il pavimento, e Dylan che se non si ferma rischia di ucciderlo.
Guardo Dylan e gli intimo di fermarsi, poi però succede tutto troppo velocemente.
Una sagoma alle sue spalle si alza, e impugna una seconda pistola.
Brad.
Uno sparo, la porta che viene aperta di scatto, i poliziotti che fanno irruzione bloccando Josh e Brad. I nostri genitori che entrano, Cody, Andrew e Lincoln seguiti da mio fratello, poi la macchia di sangue sul pavimento, Dylan disteso su di esso, i suoi occhi chiusi, e il mio grido che riempie le mura di quella casa.

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In This Life
RomanceLa cosa più brutta è guardare con occhi diversi qualcuno. Che prima era speciale e poi diventa come tutti gli altri •Sequel di : "In Another Life"• ***** { il libro è stato completamente scritto da me, ma potresti imbatterti in alcune frasi o citazi...