Quella mattina, ho recuperato la moto piena di neve, e dopo averla forzata un po', sono riuscito a metterla in moto per tornare a casa.
Dopo una doccia veloce, infilo degli abiti puliti e mi dirigo verso l'università, quando noto l'ora però, decido di passare da Coco's prima.
"Un caffè nero e una ciambella al cioccolato bianco" ordino al vecchio signore dietro il bancone, che annuisce, poi lancia uno sguardo apprensivo ad una sagoma seduta ad uno degli sgabelli davanti al bancone, e io mi acciglio quando riconosco quella figura.
Fisso la piccola persona davanti a me, stretto nel cappotto blu e con davanti due ciambelle azzurre.
"Ly?" mi guardo intorno, è da solo, col non c'è.
Come diavolo ci è arrivato qui, da solo?
Quando mi vede, sgrana gli occhi, poi afferra le ciambelle e salta giù dallo sgabello, uscendo dal locale senza dire nulla.
Lascio velocemente delle banconote sul bancone, poi afferro il mio sacchetto affrettandomi ad uscire.
Qualcosa non va.
"Ly" lo vedo attraversare, per poi raggiungere il parco difronte. Lo seguo, e quando noto che prende posto su una panchina, sistemandosi lo zaino accanto, lo raggiungo con un cipiglio.
"Cosa vuoi?" sbuffa, e del bambino dolce di ieri non c'è traccia.
"Ti sei svegliato di cattivo umore?"
"Tu non mi stai simpatico, neanche un po'. Ti detesto proprio" annuisce sincero, e io scoppio a ridere divertito.
E io che ieri ero convinto di piacergli.
"E perchè ieri eri così gentile?"
"Perchè non sono stupido, lo vedo come ti guarda la mamma" sospira, e io lo guardo curioso
"E come mi guarda?"
"Beh, tu le piaci molto" scrolla le spalle, e mi sfugge un sorriso involontario
"Perché sei qui da solo?" domando, lui sbuffa, addentando una ciambella senza rispondermi "Va bene" annuisco afferrando il cellulare, fingendo di aprire la rubrica "Allora chiamo Hol, così lo domando a lei"
"Sono scappato" mormora al mio fianco, intimandomi di non chiamarla. Poso il cellulare, ma lo guardo incredulo.
Quindi Holly davvero non sa che è qui?
"Come ogni mattina mi ha accompagnato all'ingresso della scuola, poi quando è andata via sono uscito, raggiungendo Coco's. E' da un po' che lo faccio" ammette, e io lo fisso curvo sulle schiena, mentre mangia la ciambella colorata.
Possibile che sia successo qualcosa a scuola?
"Perché l'hai fatto? Hai idea di quanto sia pericoloso-"
"Non sei mio padre, non puoi farmi la predica"
Certo che ne ha di carattere, ma dopotutto, è cresciuto da solo, in un'orfanotrofio.
"Si è vero, ma posso sempre avvisare tua madre" lo minaccio, e lui sbuffa
"Se ti do una ciambella prometti che non glielo dirai?" tenta, e io gli mostro il pacchetto con la mia ciambella dentro, così ci pensa ancora qualche secondo, poi sospira "allora mi sforzerò di non odiarti" patteggia
"Hai idea di cosa mi farà Olivia se lo scopre?" sospiro grattandomi il capo indeciso.
Se lo scopre, mi fa fuori.
"Lo so, sa far paura. Ma tanto zia Madison dice che in amore si perdona tutto, quindi ti perdonerà" la fa facile
"In amore? Chi ti ha detto che tra me e lei c'è amore?"
"Lo zio Lucas" scrolla le spalle
"Tu credi che mi perdonerà?"
"Quante domande fai" si lamenta, ma io gli indico il cellulare divertito, e lui mi guarda male "si, secondo me ti perdonerà"
Capisco che questo bambino va comprato con delle ciambelle, e colgo l'occasione, sperando non gli venga un mal di pancia.
"Se ti offro altre ciambelle mi racconti un po' di te?" propongo, e i suoi occhi si illuminano, mentre annuisce con foga.
Torniamo da coco's e prendiamo posto in uno dei divanetti accanto alla finestra, quando la cameriera ci porta il nostro ordine, strabuzzo gli occhi per la quantità di roba che ha ordinato questo piccolo mostriciattolo.
"Come mai non ti piace la scuola?"
"I miei compagni di classe mi prendono in giro"
"E tu quindi scappi?"
"Cosa dovrei fare? Non ho i tuoi muscoli ma ho più cervello di te, quindi si, scappo" annuisce indicandomi "Loro sono in tanti e io sono da solo" scrolla le spalle, sorseggiando il suo latte al cioccolato dalla cannuccia rossa.
"Scappare non è una mossa intelligente" scuoto ilc amo, attirando la sua attenzione "Se loro ti prendono in giro, allora tu ridici sopra"
"E se continuano?"
"Ridi più forte"
"Ma come?"
"Così non li senti"
"Come posso ridere quando mi dicono cose brutte" è curioso, e mi ascolta attentamente
"Perchè ti prendono in giro?"
"Perchè sono adottato, non ho una famiglia, e sono più lento degli altri ad apprendere le cose. I miei compagni sono più alti, hanno delle scarpe costose e lo zaino di una strana marca, mentre a me piacciono ancora i dinosauri, e i supereroi"
"Tu ti senti solo?"
"Beh, no. Ho Holly, e lo zio Lucas, poi zio Jimmy. Madison mi da sempre un sacco di baci, Andrew e Cody mi comprano sempre un sacco di giochi, Lincoln e Blaire mi portano sempre a mangiare fuori, Margaret mi ha insegnato a preparare la pizza. E poi ci sono i nonni, io lo vedo che mi vogliono bene" annuisce, e io sorrido, perchè la sua risposta è così soddisfacente che mi sorride il cuore
"Ecco perchè devi ridere allora. Perchè quello che dicono, non è vero"
"E se poi rido e si arrabbiano?"
"A quel punto, ma solo a quel punto, ti do il permesso di dargli un pugno" gli mimo il gesto con il braccio, e lui ghigna divertito
"Brad dice che è sbagliata la violenza"
Da che pulpito.
"Conosci bene Brad?"
"Si. Lui vuole molto bene a me e a Holly, mi compra sempre un sacco di ciambelle e giochi nuovi. Secondo me a lui piace la mamma, ma zia Madison e zio Andrew hanno provato a spiegarmi che lei ama un'altro, che però l'ha abbandonata" scrolla le spalle, e cerco di saperne di più.
Odio essere questa persona.
"Ti ha mai raccontato di questa persona?"
"Sei tu, non è vero?" mi guarda sospetto, e io assottiglio lo sguardo curioso
"Cosa te lo fa pensare?"
"Hai il mio stesso nome, so che lei odia chiamarmi Dylan perchè la faceva soffrire troppo, per questo ho accettato Ly, come diminutivo. E poi lei non mi ha mai parlato di te, e neanche gli altri, se eravate così tanto amici, me l'avrebbe detto, no?"
Altro che lento a comprendere, questo ragazzino è sveglio.
"Dylan, posso ordinare un'altra ciambella?" sorrido, perchè lo vedo meno ostile nei miei confronti
"Ti piacciono proprio tanto le ciambelle eh"
"Si, le ciambelle rendono felici"
"Okok, ma l'ultima, che poi stai male e Holly mi uccide" lui annuisce, per poi correre al bancone.
La mattinata passa in modo veloce, e alla fine resto a fare compagnia al piccolo, avvisando gli altri che non sarei andato a lezione.
Ly è un bambino in gamba, e più lo guardo, più mi rendo conto che è identico ad Holly. Hanno lo stesso modo di arricciare il naso, di strizzare gli occhi, di mangiare.
"Dylan, che ore sono?"
"Manca un quarto d'ora alle due"
"Devo tornare a scuola. Holly mi passa a prendere alle due e se non mi trova, ammazza prima me, e poi te" mi ricorda, e io annuisco facendogli segno di sbrigarsi.
Lo accompagno all'ingresso poi mi allontano e aspetto di vedere gli occhi blu come il mare di Holly, prima di andare via.
La vedo in compagnia di una ragazza dai capelli rossi, la sorella di Darren se non sbaglio.
"Holly, Yole" Ly corre verso le due ragazze e Hol gli afferra lo zaino, sistemandogli poi il cappuccio.
Quando torno a casa, non trovo nessuno, getto lo zaino sul pavimento e mi lascio cadere sul letto con un sospiro.
Questa notte, ho dormito con Hol, e vorrei tanto rifarlo. Per sentirla al mio fianco, perchè dopo tanto tempo, mi sono sentito finalmente vivo.
Dopo un po', raccolgo il borsone della palestra e infilo la divisa per gli allenamenti. Recupero le chiavi della moto e il casco, raggiungendo poi il garage, pronto per gli allenamenti.
Quando arrivo, oltre a me ci sono già Cody, Andrew w Lincoln, intenti ad allenarsi.
"Hey" fa un cenno Lin
"Dylan, vieni stasera? Madison da una festa e ci sarà un sacco di gente" propone Andrew
"Credo di si" scrollo le spalle, afferrando la palla dalle mani di Cody.
Quando ci raggiungono gli altri, ci alleniamo senza fare pause, fino a orario di cena, per poi tornare a casa.
La prima partita è andata, la seconda è dietro l'angolo, e non dobbiamo abbassare la guardia se vogliamo vincere.
Quando torno a casa, faccio una doccia veloce, poi passo un po' di tempo in soggiorno con i miei, indeciso se andare o meno a quella festa.
Se però ci fosse lei...

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In This Life
RomanceLa cosa più brutta è guardare con occhi diversi qualcuno. Che prima era speciale e poi diventa come tutti gli altri •Sequel di : "In Another Life"• ***** { il libro è stato completamente scritto da me, ma potresti imbatterti in alcune frasi o citazi...