三十 ; trenta

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Il giorno dopo lo scandalo del video in cui il ragazzo più popolare della scuola Jeon Jungkook amoreggiava apertamente con un ragazzo (tra l'altro così innocente come Park Jimin), i due giovani interpellati ebbero paura di entrare nel grande liceo.

Si erano nascosti in un angolo del cortile dove nessuno li avrebbe potuti vedere, cercando di farsi forza a vicenda.

La mattina precedente entrambi erano "scappati" dai loro problemi rifugiandosi dal moro e non dovettero sopportare la seccatura di uscire da scuola con gli sguardi di tutti puntati addosso. Il giorno dopo invece, oltre che a sorbirsi l'uscita da scuola dovettero anche entrarci, cosa che li terrorizzò ancora di più.

"Jiminie, ce la possiamo fare. Ricordiamoci delle parole di Taehyung mentre entriamo a scuola, okay?" cercò di rassicurarlo Jungkook, sebbene anche lui avesse paura.

Jimin non rispose, semplicemente fissò un punto preciso per terra, mordendosi continuamente il labbro inferiore, preso da un'ansia quasi soffocante.

"Ehi." lo chiamò il moro alzandogli il mento con due dita.

"Ci sono io qui con te, non ti farà niente nessuno." disse ancora il più alto guardando intensamente il biondo negli occhi.

Jungkook, dopo alcuni secondi, si sporse verso il viso dell'altro e catturò le sue labbra con le proprie, dando inizio ad un bacio lento e da farfalle nello stomaco.

Il moro gli succhiò il labbro inferiore cercando di non fargli pensare alle cose negative che, quella mattina, erano davvero innumerevoli.

Fortunatamente riuscì nel suo intento e Jimin, seppure per poco, si concentrò solo ed esclusivamente sulle labbra dell'altro.

Senza approfondirlo troppo, Jungkook finì il bacio per poi stamparne un altro sulla guancia destra del ragazzo. Quell'atto così semplice strappò un sorriso al biondo così l'altro, nella speranza di farlo sorridere ancora e ancora, gli baciò anche l'altra guancia.

Il sorriso di Jimin si tramutò presto in una leggera risatina che incoraggiò il moro a lasciare un bacio anche sul suo nasino. Jungkook fu contagiato dalla sua risata che poteva ascoltare per minuti interi, quindi iniziò a ridacchiare anche lui.

Purtroppo il suono della prima campanella della giornata li risvegliò dal loro momento.

"Pronto?" chiese dolcemente Jungkook prendendo la mano dell'altro.

Jimin sgranò gli occhi a quel gesto e arrossì visibilmente.

"Kookie.. non vorrai entrare a scuola così, vero? Allora sì che ci guarderanno tutti.." disse il biondo allarmato.

"Sai cosa, Jimin? Ho imparato che più mostro di essere orgoglioso di ciò che amo, più gli altri mi invidieranno. E così farò. Se tu non te la senti e vuoi stare solo con Taehyung posso capirlo-" rispose Jungkook convinto al cento per cento di quello che stava dicendo.

"No, no! Va bene così, Kookie." lo rassicurò il biondo.

In realtà Jimin pensò che quel tenersi per mano avrebbe solo peggiorato le cose. Probabilmente nella mente di Jimin la sua ansia si sarebbe triplicata ascoltando i commenti degli studenti e avrebbe dovuto trattenere le lacrime in silenzio.

Allora perché disse a Jungkook di farlo?

Semplice. Perché quella frase, ovvero "Ho imparato che più mostro di essere orgoglioso di ciò che amo, più gli altri mi invidieranno" gli aveva fatto capire una cosa.

Jungkook, anche se non direttamente, gli aveva detto che teneva davvero a lui, che lo amava. Nessuno gli aveva mai detto una cosa del genere, solo Taehyung ma in maniera amichevole. Dopo quelle parole che gli fecero battere il cuore così velocemente, egli non se la sentì di deludere il moro. Volle accontentarlo e volle correre un rischio, consapevole delle conseguenze che avrebbe portato ad entrambi.

bumblebee | jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora