三十六 ; trentasei

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Una volta nel locale Jimin continuò a guardarsi attorno spaesato, non essendo mai stato propriamente in un posto del genere. L'unica festa a cui era stato era, infatti, la festa di Halloween nella palestra della sua scuola, festa in cui tutto era decisamente più sobrio e formale rispetto a quella discoteca moderna.

A risvegliarlo dalle sue paranoie fu Jungkook che gli prese una mano dolcemente facendolo voltare verso di lui. Lo guardò con i suoi occhi scuri pieni d'eccitazione, e in quello sguardo Jungkook cercò di trasmettere tutta la felicità che stava provando nel potersi sentire accettato, non più fuori posto.

"Andiamo a ballare, amore mio?" chiese il moro con voce delicata e allo stesso tempo suadente, facendo arrossire vistosamente l'altro.

Jimin sorrise, sorrise in maniera così sincera e aperta, che i suoi occhi quasi scomparvero. Annuì senza esitare, potendo finalmente fare una delle cose che amava di più, ovvero ballare, assieme al suo ragazzo.

I due si diressero verso la pista da ballo, popolata da ragazzi assorti nel ritmo hause della canzone. Spintonarono lievemente alcuni di questi per potersi guadagnare una posizione migliore per ballare liberamente e, quando la trovarono, istintivamente Jimin portò le braccia al collo di Jungkook. Il moro gli rivolse un ghigno malizioso e spostò le sue attorno alla vita stretta dell'altro, posando di tanto in tanto le mani sul suo sedere sodo. La musica non era di quelle che spaccavano i timpani, era decisamente più lenta e sensuale, cosa che guidò i due a ballare appiccicati l'uno all'altro. Ogni tanto i loro bacini si incontravano, aumentando l'eccitazione già presente nell'aria.

I loro corpi erano vicinissimi, i loro sguardi si incontravano di tanto in tanto, rivelando pura felicità mista a libertà e frenesia.

Ad un tratto, un ragazzo a loro sconosciuto fu spinto furiosamente sulla pista da ballo, e finì contro la schiena di Jimin che si sbilanciò in avanti. Accidentalmente le sue labbra carnose finirono contro quelle di Jungkook a causa della loro terribile vicinanza e della forza con cui il ragazzo era stato spinto contro il più basso.

Nonostante questa brusca spinta, i due giovani non sembrarono irritarsi più di tanto, perché dopo quell'improvviso contatto, finirono per baciarsi sulla pista da ballo. Quel bacio fu dettato dal desiderio, dalla voglia di divorarsi le labbra a vicenda, e fu talmente intenso da far dimenticare tutto ciò che stava accadendo ai due giovani innamorati.

******

Hoseok si sedette su un divanetto nell'angolo della discoteca, un po' isolato dal resto. La vista di Yoongi e Taehyung così affiatati gli fece scomparire totalmente la voglia di fare festa e trovare qualche altro ragazzo con cui passare la serata. Tutta la forza di volontà che aveva racimolato per far ingelosire il biondo sembrava essere svanita.

Si guardò intorno con fare spaesato e annoiato, per poi allungare la mano verso il tavolino davanti ai suoi piedi prendendo un bicchierino ripieno di qualcosa di biancastro.

Lo bevette tutto ad un sorso dopo averlo scrutato e annusato per alcuni secondi. Dopo averlo ingoiato fece una smorfia disgustata e sentì la gola iniziare a bruciargli. Questa sensazione gli fece solamente venire voglia di bere ancora di più per sentire altro sapore, così fece per afferrare un secondo bicchierino dalla superficie del tavolino, ma la voce di qualcuno lo fermò.

"Ciao." esclamò quella voce che gli fece posare il piccolo bicchiere prima che potesse ingoiarne il contenuto.

Hoseok si girò e vide la sagoma familiare di un ragazzo alto, snello e con una chioma bionda e folta.

"Yuta?" chiese confuso dalla sua presenza.

Il castano aveva conosciuto Yuta alla festa di Jungkook, ma non gli aveva mai parlato per più di due minuti.

bumblebee | jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora