五十八 ; cinquantotto

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Il Natale era arrivato. La festa degli addobbi, dei regali, del freddo e di Babbo Natale. La festa in cui i bambini si sentono più grandi e i grandi tornano bambini, riscoprendo la gioia nell'aprire un semplice regalo.

Jimin aveva già ricevuto tanti regali fino a quel giorno, però.

Per prima cosa aveva conosciuto Jungkook. Un ragazzo che nascondeva le proprie debolezze e i propri problemi dietro a una maschera, mostrandosi arrogante e presuntuoso. Jimin si era innamorato di entrambi i lati di Jungkook, quello più sensibile ma anche quello più dominante. Lo aveva conosciuto ad una stupida festa di Halloween della scuola, lo aveva baciato in uno sgabuzzino senza sapere la sua identità, tastando del sangue finto sulle sue stesse labbra. Aveva imparato a conoscere ogni lato di lui, amandoli tutti uno ad uno.

Jimin aveva conosciuto tante altre persone in quegli ultimi mesi. Seokjin e Namjoon, i due ragazzi del quarto anno, dai caratteri completamente diversi tra loro e che eppure si completavano a vicenda in maniera perfetta. Poi conobbe Yoongi, il fidanzato di Taehyung, un ragazzo molto chiuso ma pieno di talento e voglia di amare. Conobbe Hoseok, il migliore amico di Jungkook, anche se fu quello che capì meno come persona. Era un ragazzo così complicato che descriverlo in poche parole sarebbe stato impossibile.

Quello stesso anno aveva inoltre fatto coming out con la sua famiglia, aveva finalmente confessato ai suoi genitori di essere omosessuale sebbene le reazioni non furono le migliori, almeno da parte di sua madre.

Aveva avuto la sua prima volta. Jungkook e Jimin avevano fatto l'amore in una villa antica nel centro di Seul, completandosi in una notte di fine estate.

Insomma, aveva già ricevuto parecchi regali quello stesso anno, ma nonostante questo il Natale aveva ancora un effetto particolare su di lui. Adorava quella festività e Taehyung ne era consapevole. Ogni anno dovevano assolutamente visitare il villaggio natalizio di Seul assieme, perché Jimin doveva vedere Babbo Natale e parlare con lui, sedendosi sulle sue gambe. E lo avrebbero fatto anche quell'anno, se solo non fosse successo il casino con i genitori di Jungkook.

Jimin amava l'atmosfera natalizia, quella che ti fa sorridere senza volerlo, quella che ti fa sentire parte di un film. Proprio per questo si alzò presto, notando che Jungkook dormiva beato a pancia in giù, con i capelli davanti al viso.

Non riuscendo a starsene fermo a letto, data l'adrenalina presente nel suo corpo, Jimin scese in cucina, dove vi trovò stranamente i suoi genitori.

Dal giorno del coming out avevano fatto finta di niente, come se nulla fosse successo e Jimin ne fu davvero grato, anche se notava un calo di amore nei suoi confronti, soprattutto da parte di sua madre.

"Buongiorno." sussurrò Jimin a testa bassa recandosi ai fornelli per preparare due cioccolate calde per sé e per Jungkook.

La madre di Jimin era seduta su una delle sedie mentre sorseggiava il primo caffè della giornata, mentre il padre era in piedi appoggiato al frigo che ripeteva la stessa azione della moglie.

Ad un tratto la madre di Jimin, dopo aver guardato per un paio di secondi il marito, si alzò dalla sedia raggiungendo Jimin. Jimin notò la presenza della donna alle sue spalle, quindi si voltò ritrovandosi a guardarla negli occhi. Notò che fossero lucidi e che la donna stesse facendo di tutto per non scoppiare a piangere.

Jimin in quel momento chiuse gli occhi, aspettandosi un ceffone alquanto forte, ma ciò non accadde. Percepì solo un paio di braccia che gli cinsero il collo in un abbraccio. Jimin realizzò il tutto dopo un bel po'; non si sarebbe mai aspettato tale gesto da sua madre.

Ricambiò la stretta e poco dopo la donna iniziò a piangere disperatamente, mentre stringeva forte il figlio.

"Mi dispiace così tanto, Jimin. Sono una madre orrenda, non merito un figlio come te. Hai il diritto di amare chi vuoi e se ti piacciono i ragazzi, io devo accettarlo. Jungkook poi è fantastico, sono davvero contenta che sia lui il tuo fidanzato." disse tra le lacrime facendo commuovere anche Jimin, che non avrebbe mai immaginato di sentire quelle parole da sua madre.

bumblebee | jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora