bumblebee | jikook

五 ; cinque

Jungkook era seduto sul grande divano in pelle di casa sua e stava guardando un programma televisivo. Si stava rilassando beandosi la calma delle due del pomeriggio. Il tempo fuori era bello, c'era il sole che splendeva nel cielo e un'arietta quasi primaverile in grado di mettere tutti di buon umore. Nonostante il bel tempo, Jungkook decise di rimanere in casa a godersi la tranquillità.

Jungkook era un ragazzo molto ricco.
Suo padre gestiva un'azienda con numerosi impiegati che lavoravano sotto di lui e grazie a ciò riuscì a far vivere a Jungkook una buona vita con numerosi vizi.

Bastava guardare la sua casa per capire la sua condizione sociale. Essa era una villa organizzata su quattro piani, con la bellezza di venti stanze.

Quando si entrava in casa Jeon sembrava di trovarsi in un castello di quelli delle fiabe. Il soggiorno, dove Jungkook si trovava in quel momento, era ampio e luminoso, arredato con mobili moderni sui toni del marrone. Le pareti gialle e arancioni davano un senso di accoglienza, mentre una grande tv al plasma era in bella vista su un mobile davanti al divano.

L'intera casa di Jungkook era da togliere il fiato, perché non si vedono spesso case così belle, moderne e curate. Sin da quando era piccolo Jungkook aveva vissuto in quella casa, ma non gli era permesso accedere a tutte le stanze poiché alcune venivano utilizzate solo ed esclusivamente dal padre.
E qui si apre un altro grande capitolo della vita di Jungkook: suo padre.

Il padre di Jungkook era tanto ricco quanto marcio dentro. Era cattivo, odiato, ma terribilmente bello. Ogni volta che Jungkook era vicino al padre si poteva notare la somiglianza proprio perché erano entrambi bellissimi.

Chiaramente suo padre era più affascinante che bello data l'età, ma il figlio era entrambe le cose.

In ogni caso, il padre di Jungkook aveva un caratteraccio e a causa di ciò la madre del giovane aveva deciso di chiedere la separazione.

Perché ha sposato quell'uomo, allora, se aveva un carattere del genere?

Beh, perché quando era giovane il padre di Jungkook era non solo bello, ma anche ricco grazie all'attività famigliare portata avanti da lui stesso. La mamma di Jungkook pensò solo a ciò senza considerare il suo carattere che peggiorava man mano che gli anni passavano. Il padre di Jungkook da giovane era un bulletto, e quella sua caratteristica rimase immutata nel tempo.

Quindi i genitori di Jungkook si separarono e da lì iniziarono i veri problemi per il ragazzo. Suo padre, assolutamente contrario alla separazione decisa dalla moglie, diventò manesco. Faceva uscire la sua collera, la sua rabbia, picchiandola. Purtroppo i genitori di Jungkook erano separati ma vivevano sotto lo stesso tetto, quindi il ragazzo era a conoscenza di tutto ciò che il padre faceva a sua madre.

Jungkook cercò di godersi quella calma che da tempo non c'era più nella sua casa.

Cercò, perché quella calma finì nel giro di qualche minuto.

Jungkook sentì un urlo femminile provenire dal secondo piano e rabbrividì sul posto. Quell'urlo fu seguito da un pianto isterico e da alcuni rumori sordi; probabilmente il padre di Jungkook nel picchiare la moglie aveva fatto cadere qualcosa.

Jungkook non fu in grado di muoversi: era fermo immobile sul divano, la tv che ancora andava ma lui riusciva a sentire solo le urla e i pianti della madre. Ad un tratto si risvegliò dal suo breve stato di confusione più totale, afferrando il cellulare che si trovava affianco a sé.
Chiamò un numero in particolare, pregando perché quella persona rispondesse.

"Hobi..." Jungkook sussurrò il soprannome del migliore amico preso dal panico, la sua voce tremava e i suoi occhi cominciarono a farsi lucidi.

"Kookie, cosa succede?" rispose Hoseok preoccupato.