六 ; sei

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"Jiminie!" Taehyung salutò il suo migliore amico che lo aspettava davanti alla porta di casa Kim.

"Ehi Tae." gli sorrise l'altro di rimando.

Jimin era già vestito per la festa che si sarebbe tenuta da lì a poche ore.
Taehyung voleva truccarlo a tutti i costi, quindi gli aveva chiesto di andare da lui nel pomeriggio, così si sarebbero preparati assieme. Il più basso non aveva la minima idea di come si sarebbe vestito Taehyung perché, quando gli aprì la porta di casa, indossava una maglietta con le maniche corte e i pantaloni della tuta e, sicuramente conoscendolo, non si sarebbe mai presentato così.

Taehyung invitò l'altro ad entrare, quindi il più basso si tolse le scarpe lasciandole fuori dalla porta, e poi si fiondarono in camera sua.
Quando Jimin entrò nella camera dell'altro vide sparpagliata sul tavolo una serie di trucchi, mentre sul letto c'erano i vestiti che probabilmente Taehyung avrebbe sfoggiato alla festa di Halloween.

"Jiminie io vado a cambiarmi, poi ci trucchiamo assieme. Tu fai come se fossi in camera tua." disse Taehyung per poi sparire in bagno.

Jimin si accomodò sul letto del suo migliore amico cercando di non stropicciare i vestiti con il suo peso e si guardò intorno. La camera di Taehyung la conosceva bene, c'era stato diverse volte, però ogni volta dava sempre un'idea di accoglienza. Una grande finestra illuminava tutta la stanza, le pareti erano azzurre, tappezzate di poster. Mentre esaminava la stanza di Taehyung in ogni suo particolare, il suo migliore amico rientrò in camera cambiato.

Taehyung indossava degli skinny blu che gli fasciavano le gambe alla perfezione e una camicia bianca. Inutile dire che era impeccabile.
Jimin arrossì leggermente quando lo vide; Taehyung gli faceva ancora quell'effetto.

"Allora, come sto?" chiese il ragazzo dalla pelle abbronzata mentre faceva una giravolta.

"Sei bellissimo, Tae." rispose Jimin con le guance rosa, squadrando il suo migliore amico.

"Aww, grazie Jiminie!"

Taehyung strinse in un grande abbraccio il suo migliore amico e a causa del peso gli cadde addosso.

"Tae mi soffochi, non pesi pochissimo!" Jimin esclamò tra le risate.

"Okay okay, volevo solo farti capire che ti voglio tanto bene."

"Anche io te ne voglio ma adesso è meglio se iniziamo a prepararci seriamente, dato che mancano meno di tre ore alla festa." disse il più basso spingendo via l'altro.

Jimin adorava Taehyung ma spesso quando cercava di dimostrargli l'affetto che provava nei suoi confronti, si imbarazzava tantissimo e cercava di cambiare discorso. Forse perché era un ragazzo, forse perché l'altro era semplicemente Taehyung, il ragazzo non era sicuro del motivo.

Sta di fatto che i due interruppero il loro piccolo momento, mettendosi al lavoro.

Taehyung si truccò per primo.
Grazie anche ai consigli di Jimin, gli piacque molto il risultato.
Aveva semplicemente corretto qua e là qualche imperfezione, mentre sugli occhi aveva applicato la matita nera che Jimin gli aveva aiutato a sfumare.

Il più basso invece decise di cambiare totalmente look. Di solito Jimin non si truccava mai, né per andare a scuola né per le occasioni più speciali. Era tutto incentrato sugli occhi: l'ombretto nero si sfumava mettendone in risalto il taglio allungato e tagliente. Applicò anche un velo di matita nera per completare lo sguardo felino, per poi passare alle labbra dove applicò il burro cacao per metterle ancora più in risalto anche se erano già molto carnose.

Taehyung, poi, aveva insistito per mettergli le lentine azzurre; Jimin sembrava un'altra persona.
Quando si vide allo specchio, vestito e truccato, non si riconobbe, ma sicuramente adorava ciò che vedeva.

"Non sembro nemmeno io." disse Jimin con un bel sorriso sulle labbra.

"Ed è positivo, giusto?"

"Sì, voglio dire.. è strano ma sono io."

"Sì, sei tu e sei stupendo. Ricordi quello che ti ho detto al centro commerciale, vero?" Taehyung parlava di ciò che gli aveva detto quando erano usciti dal negozio.

"Me lo ricordo. E anche se ci credo poco, voglio essere fiducioso."

"Esatto Jiminie! Se siamo fiduciosi allora tutto diventerà di conseguenza più facile."

I due si spruzzarono un po' di profumo e poi si diressero verso la scuola, accompagnati dalla mamma di Taehyung.

"Jimin, ma come sei bello stasera!" esclamò la mamma di Taehyung quando lo vide.

"Grazie mamma." rispose Taehyung ironicamente dato che sua mamma non l'aveva calcolato di striscio.

Il ragazzo capiva che Jimin sembrasse un'altra persona, ma si offese un po' perché sua madre non gli disse assolutamente nulla.

"Oh anche tu sei molto bello, amore." rispose allora la madre stampando un bacio nei capelli dei figlio, che sorrise ampiamente.

Taehyung era sempre in cerca coccole e attenzioni, proprio come i bambini.
Jimin intanto se la rideva di gusto guardando la scena, mentre si allacciava la cintura di sicurezza.

In pochi minuti arrivarono davanti al liceo, illuminato e addobbato per l'occasione.
La musica si sentiva fin da fuori e il cuore di Jimin iniziò a battere velocemente per l'ansia.
Prese un respiro profondo, scendendo dalla macchina seguito dal migliore amico.

"Grazie mamma!"

"Grazie signora Kim."

"Di niente e divertitevi. Vi vengo a prendere tra qualche ora. Mi raccomando Tae, non dopo le una di notte."

"Sì, mamma. Ciao." Taehyung sbuffò sonoramente e poi si voltò verso Jimin, che guardava la scuola illuminata con un'espressione preoccupata sul viso.

Taehyung se ne accorse e si piazzò davanti a lui prendendolo per le spalle amorevolmente.

"Stai tranquillo, Jiminie, ci sono io con te. Poi tu adori ballare, ti divertirai tantissimo." lo rassicurò come solo lui sapeva fare e Jimin si sentì un po' meglio.

Mentre camminavano verso l'entrata della scuola, Jimin rifletté sulle parole di Taehyung. Era vero, a Jimin piaceva ballare. Anzi, lo amava. Non si allenava tutti giorni come un ballerino, ma almeno una volta alla settimana gli piaceva sfogarsi sulle note delle sue canzoni preferite. Taehyung lo aveva visto ballare più di una volta e lo aveva sempre complimentato perché Jimin aveva talento. Molto talento.

Egli, allora, pensò solo a ballare.
Sei bravo, Jimin. Fai quello che ti viene meglio e non pensare alle persone attorno a te, si ripeté mentalmente mentre varcava la soglia del liceo.

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Capitolo abbastanza di passaggio, perdonatemi, ma dal prossimo le cose si faranno molto interessanti...

Grazie per la lettura, se vi va lasciate una stellina e un commento, mi farebbe tanto piacere :)

Feds🌻

bumblebee | jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora