二十三 ; ventitrè

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"Lo sapevo che ti avrebbero assunto, Kookie! Sono contentissimo per te." disse Hoseok un volta che Jungkook gli confessò quanto accaduto il giorno prima al colloquio.

"L'hai detto a Jimin?" chiese ancora il castano mentre camminavano nel cortile della scuola.

Nonostante tutti i casini nella famiglia di Jungkook, la scuola non venne sapere nulla di tutto ciò, quindi tutti gli studenti guardavano ancora il ragazzo come se fosse un dio, una figura tanto surreale quanto irraggiungibile.

Nessuno aveva sentito dei suoi segreti che pochissime persone (Jimin, Hoseok e Taehyung) conoscevano. Il fatto che Jungkook avesse capito di provare dei sentimenti per le persone del suo stesso sesso rimaneva qualcosa che non doveva essere confessato ad anima viva, altrimenti le conseguenze sarebbero state gravi.

Hoseok e Jungkook, quindi, mentre camminavano a testa alta nel cortile chiacchierando, ricevettero le occhiate ammiratrici dalla maggior parte dei ragazzi della scuola. Loro non le notavano nemmeno, tanto ne erano abituati, perciò proseguirono tranquillamente per la loro strada.

"Penso di dirglielo all'intervallo, devo dire una cosa a tutti e quattro." rispose Jungkook alla domanda precedente del suo migliore amico.

"Adesso sono curioso, Kookie! Davvero è una cosa tanto importante da dover essere ascoltata anche da Kim Taehyung?" continuò il castano prendendolo in giro, spintonandolo amichevolmente.

"Sì, hai sentito bene, Hobi, deve ascoltarla anche Taehyung. E comunque tu non hai proprio il diritto di parlare di lui." rispose a tono il moro, alzando la voce all'ultima frase.

"E perché scusa? Cosa c'entro io con Taehyung?" chiese Hoseok facendosi serio e cercando di pensare a cosa avesse a che fare con lui, poi il moro gli schiarì le idee.

"Voglio ricordarti il primo giorno che l'hai visto? Lo guardavi dalla testa ai piedi e non smettevi di sorridere o di leccarti le labbra. Non mi pare di averti sentito dire di essere gay, ma se sei bisex è a causa di quel tipo." sussurrò chiaramente l'ultima parte all'orecchio di Hoseok per non farsi sentire dagli studenti.

Hoseok in riposta fece finta di offendersi profondamente portando una mano sul suo cuore, con un'espressione sorpresa.

"Quindi mi accuseresti di flirtare con il migliore amico del ragazzo che ti piace?"

Il castano cercò di rimanere serio ma quel suo sorriso riuscì a prevalere sulle sue scarse capacità di attore e finì per scoppiare a ridere, contagiando un po' anche l'altro.

"Esatto, è proprio quello che sto facendo. Andiamo Hobi, non dirmi che sono state casuali tutte quelle occhiate che gli hai rivolto."domandò Jungkook togliendosi la cartella dalle spalle mentre riponeva i libri nell'armadietto.

Hoseok ci pensò su, poi sospirò e si avvicinò al suo migliore amico.

"Devo ammettere che mi ha attirato fin da subito, dal primo momento che l'ho visto. Ma non credo ricambi, non sono stupido."

"Perché dici questo?"

"Perché mi guarda male ogni volta che provo ad avvicinarmi a lui.." disse Hoseok sconfortato.

"Tu non arrenderti, Hobi. Sono sicuro che con il tuo sorriso lo conquisterai." lo rassicurò Jungkook chiudendo l'armadietto per poi appoggiargli le mani sulle spalle per confortarlo.

"Se lo dici tu.." concluse la conversazione Hoseok.

I due si avviarono in classe e aspettarono la fine delle prime tre ore per recarsi in cortile, dove avrebbero incontrato Jimin e Taehyung.

Si radunarono tutti e quattro nel solito angolino di cortile, poi Jungkook iniziò a parlare.

"Sono stato assunto in un bar nel centro di Seul." disse guardando negli occhi Jimin e aspettando la sua reazione.

bumblebee | jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora