Cap13 Stupida febbre -.-""""

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Alex ⊙.⊙

Uno squillo.

Due squilli.

Tre squilli.

"Kevin...Kevin...ti prego rispondiiii..."

Questa è la terza telefonata che faccio a Kevin. Sono due giorni che non lo sento e non lo vedo, all'accademia non si è presentato, non so perché visto che non risponde ne alle mie chiamate ne ai miei messaggi. Sono preoccupata,domenica è stata una giornata straordinaria, ha detto che si fida di me e ci siamo baciati più di una volta. Ma ora temo che lui non provi le stesse cose che provo io.

Ad essere sincera non so cosa chiedergli.

Del tipo "Kevin per caso ti stai innamorando di me? Oppure...Oh sai giusto per fartelo sapere ho una cotta pazzesca per te...ti penso dalla mattina alla sera e sei diventato la mia cavolo di ossessione."

Finalmente al terzo squillo mi risponde...

<<Sono mamma Lizzy, questo è il cellulare del mio bambino Kevin con chi ho l'onore di parlare?>>

"Oddio, oddio, oddio....sua madreee...!"

<<Ehm salve, sono Alexandria una compagna di Kevin.>> Dico con un filo di voce. "Ma come diavolo mi è saltato in mente!!!"

<<Oooddioooo...>> Dice la signora urlando e distruggendomi un timpano.

<<Il mio bambino mi ha parlato tanto di te...sei bellissima ho visto alcune tue foto...quanti anni hai?>>Bambino...mi stampo uno sciocco sorriso sulla faccia.Ma non so di quali foto sta parlando!

<<Diciannove signora.>> Kevin ha parlato di me a sua madre...allora perché non mi ha chiamata allora.

<<Capisco Kevin venti, siete perfetti , allora state insieme? Vi siete baciati? È un bravo ragazzo lo sai?>> Mi fa una marea di domande. E ora cosa dovrei dirle,

<<Ehm si signora lo so.>> Le dico.

<<Chi è al telefono?>> Sento la voce di Kevin urlare.

<<Oh cara scusa solo un attimo....>> Poi si rivolge a Kev. <<Scemotto c'è la tua fidanzata al telefono.>>

<<Maledione mamma perché non ti fai gli affari tuoi, dammi il telefono.>> Lo sento sbuffare.

<<Ciao Alexandria spero di averti a casa come ospite.>> Urla da lontano.

<<Vattene fuori mamma. >>Dice Kevin e poi sento una porta chiudersi.

<<Hey...>> "O cavolo, preferivo parlare con la madre."

<<Ci sei?>> Mi chiede con un filo di voce.

<<Si.>> Gli rispondo.

<<Ecco io...>> Lo interrompo...se proprio ha intezione di lasciarmi prima deve starmi a sentire.

<<Perché non mi hai chiamata questi due giorni? Domenica sono stata bene e credevo fosse lo stesso anche per te. Poi però non ti sei fatto sentire per due giorni ne vedere. Se hai intenzione di lasciarmi allora abbi almeno il coraggio di dirmelo in faccia...>> Sono seduta sul letto sono appena le sette di sera.

<<Non ho la minima intezione di lasciarti.>> Dice quasi sussurrando ma riesco a sentire un sorriso nella sua voce.

<<Oh.>> Non so che dire. "Non vuole lasciarmi, non vuole lasciarmi."

Come se mi fossi tolta un peso sulle spalle mi sdraio sul letto.

<<Scusa se non ti ho chiamata,  non l'ho fatto perché non volevo ma sono stato male, ho avuto la febbre molto alta e sono stato senza voce...>> Mi dice quasi ridendo.<<...non sono uno stronzo Al, quello che è successo domenica è stato importante per te tanto lo è stato per me.>> Ooooh...il mio piccolooo...è stato male. Vorrei tanto essere lì per coccolarlo.

L'amore è una sola anima in due corpi. ♥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora