Cap14 Miss Pugile...all'attacco!!!!

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Alex >.<

Come di solito faccio all'ora di pranzo sono seduta al tavalo nel piccolo cortile della scuola, è più una sorta di giardino e poi oggi c'è un sole stupendo che splende magnificamente. Fa ancora un pò freddino ma si sente già la primavera che sta arrivando.

Non ho sentito Kevin da stamattina visto che il professor Miller ci ha tenuti impegnati con la spiegazione della fotografia in bianco e nero mostrandoci alcune vecchissime foto che raffiguravano per lo più donne che lavoravano nei campi e bambini che giocavano accanto ad alcune macerie. Decido quindi di prendere il cellulare e fare una telefonata al Mio cioccolatino, giusto per sapere come sta.

Provo un paio di volte ma non risponde, di sicuro starà dormendo. "Non vedo l'ora di rivederlo."

Mentre preparo il mio panino vedo con la coda dell'occhio Tanya che si avvicina.

"Aaahh, guai in vista..."

<<Smith...>> Dice allungando l'ultima lettera. <<...non dirmi che Kevin già ti ha mollata?>> Faccio finta di niente e continuo a scartare il pranzo.

<<L'ho sentito un paio di giorni fa, mi ha detto che aveva la febbre. Poverino il mio Kevin, per fortuna che gli ho portato il brodo di pollo che lui adora tanto.>> Continua a parlare e a parlare.

<<Cosa vuoi Tanya? >> Le chiedo fingendo di non essere sorpresa dalle sue parole.

"Bhe mi hanno colpito lo ammetto." Kevin mi ha detto di non avermi telefonato perché è stato troppo male e allora perché Tanya lo ha sentito? Oppure lei lo sta facendo di proposito per provocarmi? Ci sono tutti i suoi amici e quindi non posso azzardare a dire o fare qualcosa.

Si è seduta sul mio tavolo di legno, mettendo il suo sedere di fianco al mio pranzo. "Mi è passata la fame improvvisamente. "

Ad essere sincera sono un pò preoccupata, anche se gli altri sono abbastanza lontani, temo che Tanya voglia farmi del male. So come difendermi se sono io contro lei, ma se gli altri si mettono in mezzo finirei per prenderle di santa ragione.

<<Ooh, niente...volevo solo parlare con un'amica.>> Mi dice con la sua voce stridula lanciandomi occhiatacce.

<<Non posso? Oppure ti sto dando fastidio? Non so, forse perché sono di colore.>>

<<Non ho alcun problema con le persone di colore.>> Le dico voltandomi leggermente verso di lei.

<<Invice io ho qualche problema con te.>> Dice con un tono minaccioso. Si siede bruscamente di fianco a me e poi butta a terra tutta la mia roba. La borsa, il pranzo, il cellulare...Non dico niente. Un pò mi tremano le mani vorrei che Kevin fosse qui. Ma non c'è.

"Ho passato di peggio..di certo una ragazzina che crede di essere una bulletta non mi spaventa. "

<<Non rispondi?>> Mi grida in faccia. Faccio per allontanarmi ma lei non me lo permette stringendomi un polso con la sua mano. Sento le sue unghie penetrare nella carne, fa male ma continuo a tenere testa al suo sguardo.

<<Qual'è il tuo problema? >> Le chiedo, il mio viso si sta infuocando e sento l'adrenalina pulsare nelle vene.

Ride, e poi mi fissa di nuovo negli occhi.

<<Lo vedo che hai paura stupida sgualdrina, il caro Kevin che può salvarti il culo oggi non c'è...>> Dice con un'espressione cattiva.

<<Io non ho certo paura di te...>> Le sussurro. Strattono il braccio in modo da liberarmi dalla presa. Prendo le mie cose e mi rialzo strofinandomi il polso dolente.

L'amore è una sola anima in due corpi. ♥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora