capitolo 22

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Mi siedo e guardo l'orologio, la campana è suonata e tutti entrano bisbigliando qualcosa, mi fissano e poi fissano Charly e Timo.

"Che è successo?" dice Charly che da quando Andrew non c'è, per starmi più vicino si è messo davanti, si gira a guardarci e io guardo Timo. "Io non ho fatto nulla" mormora Timo e guarda Charly "Non colpevole" mormora e mi ritrovo gli occhi di entrambi puntati addosso. "Hey, secondo voi che avrei potuto fare?" mormoro sbuffando.

"Uccidere qualcuno" sorride Timo "Si, molto probabile" tiro un calcio a Charly e un pugno a Timo. "Ma smettetela" sbuffo e ridacchiano, sento il mio telefono iniziare a vibrare, ma non posso prenderlo, la prof ha appena iniziato a spiegare.

Vibra per cinque volte di seguito e lo prendo, è James che continua a mandare messaggi in maniera veloce. Sblocco il telefono mentre continua a mandare messaggi e lo guardo.

Da Jamexoxo:
"Lui è qui..."
"Jenny ti vengo a prendere..."
"saranno solo voci"
"No è realmente qui..."
"Jenny l'ho visto!"
"Jenny ho visto a..."

"Andrew, bentornato" dice la prof e a sentire quel nome, l'amaro mi riempie la gola e sento il mio cuore andare in mille pezzi. Alzo lo sguardo lentamente e incontro due occhi maledettamente verdi, resto senza fiato mentre tutto intorno sparisce... lui è qui... lui è realmente qui...

Si siede al mio fianco con gli occhi di tutti puntati addosso, con la coda dell'occhio vedo Timo a bocca aperta e Charly sbiancato.

Guardo la prof evitandolo, mi sento male... o mio dio... è seduto al mio fianco, come se nulla fosse. Ma io e lui non siamo più nulla, io e lui non lo siamo mai stati.

La lezione comincia e ogni tanto Charly si gira a guardami, come per assicurarsi che fossi ancora intera e che qualche pezzo del mio corpo non si fosse staccato e scappato via.

Durante tutte le cinque ore ho fissato il muro dietro la prof che spiegava sentendo lo sguardo bollente e ora che sta per suonare la campana di fine lezioni, mi sento morire, so che si fermerà a parlarmi e tutti gli sforzi fatti per dimenticarlo si dimostrerebbero inutili.

Dreen

Ecco, come non detto. Di fretta faccio lo zaino ed esco quasi la prima dalla classe, senza aspettare né Charly né Timo.

Arrivo di fronte scuola e James mi prende per mano tirandomi verso la sua macchina, lo guardo con gli occhi lucidi e sorrido al suo sguardo indagatorio su di me che cerca di capire come sto realmente, quando in realtà, neanche io so come sto realmente, non so neanche perché sto scappando ma sento il bisogno di farlo, di restare il più lontano possibile da quei occhi verdi e lucenti.

Sento un'altra mano afferrare il mio polso e per pochi secondi mi sento strattonata, come se volessero farmi allungare le braccia in un modo poco dolce. Mi giro e boom, vedo una scintilla nei occhi di Andrew che non riesco a decifrare, un mix di sollievo, di dolore e freddezza.

"Scappi da me?" mormora e lo guardo male, mi libero dalla presa di entrambi e mi giro verso di lui, "Ti senti copiato?" dico a denti stretti e lui barcolla leggermente non capendo "Cosa... Jen. Me ne sono andato per lasciarti spazio, per pensare anche io a cosa fare...".

"Si, certo. Tu sei scappato da qui, da te e dai tuoi errori, perché sei ritornato? Mh? O meglio, quando partirai di nuovo? Dopo aver fatto un altro casino da non saper gestire?" ringhio davanti il suo viso e cerca di tenere i lineamenti duri ma alle mie parole, per pochi secondi diventano tristi e dolci. La Jenny stronza è tornata ed oltre il dolore ora sento anche il veleno che riprende a scorrere nelle mie vene, come se fosse stata nascosta una bolla piena di veleno e ora fosse esplosa, pronta ad uscire da tutti i pori.

ᵀʰᵉ ᴮᵒʸ ᴴᵉˡᵐᵉᵗ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora