Apro gli occhi e guardo il casco davanti a me, lo spingo e sbuffo "Smettila di essere sempre al mio fianco quando sto in condizioni pessime" mormoro e sputo, la gola continua a bruciare e barcollo al indietro, lui mi prende in braccio e mi stringe a sé "perché l'hai fatto?" mormora alzandomi da terra e automaticamente stringo le braccia attorno i suoi fianchi.
"Dovevo levarti dalla mia testa, almeno per poco" sussurro e sorrido guardandolo.
"E ci sei riuscita?" cammina e ha un tono strano, troppo freddo e distaccato "sei arrabbiato?" chiedo mentre mi poggia sul motore e sale come sempre davanti a me.
"Cerca di non vomitarmi addosso, chiaro?" mi stringe a sé e poggio la testa sul suo petto, ne ho combinata un'altra delle mie, sono la solita.
Perché devo sempre fare cazzate? Sto facendo del male anche a lui, se prova nervoso e solo colpa mia, è sempre e solo colpa mia, merito di essere punita in qualsiasi modo, sono solo un disastro, un piccolo verme accanto a gente normale che basta che ti passi vicino per stare male.
Sono stufa di questo, è per questo che ho bevuto, per dimenticare del bene che mi ha fatto provare quei pochi secondi il ragazzo che mi stringe, per smettere di pensare cosa sarebbe successo se fosse stato lì con lei, se invece di James sotto le sue gambe ci fossero state quelle di caschetto, se avessi ballassi con lui, se lui mi avesse vista vestita in quel modo...
E ora è qui, e ce l'ha con me.
Non mi accorgo neanche che siamo arrivati e scendo prima di lui, barcollo e arrivo davanti la porta, cerco le chiavi e sbotto parolacce senza senso.
"Non le trovo!" scoppio a piangere.
Sento il calore del suo corpo al mio fianco "fa piano, è tardissimo, perché stai piangendo?" sussurra poggiando le mani sui miei fianchi, gli do la borsa e lo guardo, "Non trovo le chiavi..." sbotto tirando su con il naso.
Infila la mano nella borsa e in un attimo tira fuori le chiavi e apre la porta. Singhiozzo entrando e vado verso le scale.
"Jennifer, vuoi smetterla? Le abbiamo trovate le chiavi." Sospira e mi ferma dal polso, barcollo sbattendo al muro e si avvicina a me.
"non volevo che tu ce l'avessi con me, volevo spingerti fuori dalla mia testa, non merito di stare bene e con te sto più che bene... e ora tu sei arrabbiato con me, stai male per colpa mia, tu non meriti di stare col male..." piango e lui mi accarezza la guancia asciugando le lacrime da sopra esse.
"sei bella, sei bella col trucco, bella senza, bella ubriaca con le guance rosse, bella con il trucco sulle guance, bella Jennifer" sussurra e arrossisco di colpo smettendo di piangere.
"Non ce l'hai con me?" lo guardo e sussurro mentre lui prende il mio viso fra entrambe le sue mani e fa no con la testa.
Sorrido leggermente e gli alzo il casco fino sotto il naso, lui si lecca le labbra e faccio quello che voglio fare da quando le ho viste la prima volta, poggio un dito sopra a esse e le accarezzo, sono calde contro il mio tatto, morbide e umide.
Lo sento deglutire e sorrido, sembra così piccolo fra le mie dita, così innocente e indifeso... mi avvicino alle sue labbra e le poggio sulle sue, le muoviamo all'unesco mente le sue mani si alzano, accarezza i miei capelli e mi spinge dolcemente sul muro.
Ricambia il bacio con la mia stessa passione e gli mordo un labbro staccandomi poi.
Sorride e mi tira in camera. "Ora si dorme" dice entrando nella mia camera. "Resti con me?" sussurro e lo guardo, "Ho paura che torni il mostro cattivo" sussurro ma subito me e pento, la mia mente e troppo ubriaca per controllare ciò che fa uscire dalla mia bocca.
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ᵀʰᵉ ᴮᵒʸ ᴴᵉˡᵐᵉᵗ
ChickLitJennifer è la ragazza più chiusa della scuola, in passato ne ha ricevute di brutti colpi e ogni tanto continuano a tornare influenzando il suo presente e il suo futuro rendendola la ragazza più fragile di tutta la scuola, ma questo nessuno lo sa per...