Lentamente riapro gli occhi e un raggio di sole mi copre il viso riscaldandolo ma istintivamente richiudo gli occhi e faccio un piccolo lamento, mi volto e trovo un ragazzo seduto con il casco in testa, alla fine era davvero lui...
"Ti sei svegliata alla fine, eh" mi guarda e si alza venendo verso di me, mi metto a sedere e faccio penzolare le gambe dal lettino.
"Che ci fai qui?" mormoro, non doveva vedermi così, sono distrutta, ora anche per lui sarò un problema umano, una con più problemi che altro, mi vedrà come tutto ciò che non voglio apparire.
Lui si siede al mio fianco e mi guarda "Ciao anche a te, sei svenuta, ti ho preso e portato dentro mentre il tuo amico gridava aiuto come un bimbo. Come ti senti?"
"sto bene" borbotto e scendo dal lettino ma di colpo una scossa di dolore parte dal mio ginocchio, trattengo un urlo facendo uscire un gemito e prima di cadere per terra delle braccia forzute mi stringono a lui.
"No che non stai bene." Mi prende in braccio e lo guardo con gli occhi lucidi mentre mi stringe a sé e mi porta fuori dalla scuola.
"dove stiamo andando?" sussurro ma lui non mi risponde così mi poggio al suo petto e chiudo gli occhi, "Non capisco come faccio a fidarmi tanto di te" mormoro inalando il suo profumo.
"neanche io" dice serio e di colpo ricordo la voce, l'ho già sentita, ma dove? Ecco che sale di nuovo la curiosità, quindi io lo conosco? L'ho sentito da qualche parte eppure non ricordo dove...
Sento che mi poggia su un sellino e mi stringo a lui che invece di mettersi di spalle si mette col petto contro il mio e mi stringe, resto ad occhi chiusi e impassibile tranne quando parte, corre così tanto che mi stringo a lui nonostante so che non mi farà cadere, lo sento ridacchiare dal movimento del petto e sospiro.
Ho troppa vergogna per guardarlo, per vedere cosa faccia o cosa dica... sono un disastro e ora lui lo sa, e ora tutti lo sanno...
Poi si ferma e spegne il motore, sento le onde del mare e di colpo mi rilasso, siamo vicino casa mia? Mi prende stringendomi a lui e lo lascio fare mentre lui scende dal motore, poco dopo mi ritrovo seduta sulla spiaggia con del vento fino che mi accarezza il viso, tocco la sabbia con le dita e poi apro gli occhi guardando il mare.
"Mi spieghi cos'è successo?" mi guarda e io abbraccio le mie gambe facendomi anche male, faccio una smorfia e le stendo sulla sabbia.
"Calo di zuccheri." Rispondo secca e non lo guardo, voglio solo sparire.
"Cazzate" dice crudo e mi giro a guardarlo per pochi secondi, ma appena lo guardo sento la vergogna farsi sentire, il mio sguardo cade subito sulle mie mani e gli occhi diventano lucidi.
"Cosa vuoi da me?" trattengo le lacrime, non so neanche perché sto piangendo ma lui di sicuro non deve vederlo.
"Cosa ti prende? Dimmi solo che è successo" continua a fissarmi ed esausta poggio la schiena sulla sabbia fissando il cielo, mamma, portami via da qui...
"Mi sembra facile da capire, sono svenuta" sbotto e di colpo il casco e sul mio viso. "Ma davvero? E io che pensavo che ti fossi addormentata di colpo. Pensa che stavo anche pensando di svegliarti con un bellissimo bacio."
Lo guardo semplicemente, non faccio nulla, non mi muovo e resto a fissarlo "non ho mai capito davvero quella storia" sussurro dopo pochi secondi di silenzio.
"Quale è la tua preferita?" mormora poggiandosi sui suoi gomiti stando ancora troppo vicino al mio viso. "Rapunzel" sussurro.
"Perché?" continua a guardarmi. "è l'unica storia in cui non c'è un principe e in più non salva la principessa, cioè all'inizio no, all'inizio lei lo minaccia ricattandolo, è una dura ma sensibile allo stesso tempo, sotto il giudizio delle persone diventa piccola e indifesa" sussurro il finale del mio discorso sotto il suo sguardo attento e io mi ritrovo a guardare il cielo.
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ᵀʰᵉ ᴮᵒʸ ᴴᵉˡᵐᵉᵗ
ChickLitJennifer è la ragazza più chiusa della scuola, in passato ne ha ricevute di brutti colpi e ogni tanto continuano a tornare influenzando il suo presente e il suo futuro rendendola la ragazza più fragile di tutta la scuola, ma questo nessuno lo sa per...