capitolo 4

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"Questa è casa mia comunque, viaggio finito uomo col casco" rido fermandomi davanti la mia villa.

"ti diverti a dare soprannomi, vero?" mi guarda e lo sento ridere. "Forse, non lo saprai mai" rispondo ridendo, mi sento una stupida,ma lo sento ridere da sotto il casco.

"mh, peccato." Risponde mente infila le mani in tasca.

"Entra, ti offro un succo, mi dispiace ma non bevo neanche la birra, mi basta toccarla per andare in tilt" mi avvio verso la porta con lui dietro, non sembra sicuro ma poi si lascia andare e mi segue.

Oddio, il complesso di qualsiasi ragazza accompagnata da un uomo fin sotto casa. Vuole entrare? Se glie lo chiedo, penserà che sono una che la dà facilmente? penserà che lo voglio scopare?

Ma che diavolo stai dicendo Jen? Hai offerto del succo ad un uomo con il casco. Dovresti preoccuparti se ti stupra e poi ti uccide.

Giusto... Apro la porta e lo faccio passare per entrare, richiudo la porta e lo guardo guardarsi intorno. "Seguimi" dico semplicemente andando verso la cucina, sembra la parte di un film porno, ora dovrei sedermi sul tavolo e baciarlo con passione, ma io non voglio fare nulla del genere e lui ha un casco in faccia. Facile da comprendere, no?

Oppure un film horror, io mi abbasso per prendere il succo e lui mi soffoca da dietro, oppure mi mette della droga nel bicchiere poi mi stupra e mi uccide.

Mi segue in cucina e prendo due bicchieri per poi poggiarli sul tavolo, lo guardo e lui alza il pollice, ridacchio e apro il frigo. Ti ho messo in trappola mio caro.

Prendo il succo e lo verso nei bicchieri "bella casa." Mormora da sotto il casco.

"Oddio, sei un ladro e mi ucciderai ora?" lo guardo con il succo a mezz'aria scherzando ma non proprio.

"sì, ti ucciderò" si alza e si avvicina a me, lo guardo, stavolta seria, e, iniziando a cagarmi addosso, faccio un passo indietro, lui si mette a pochi centimetri dal mio viso con quel casco bastardo che neanche da così vicino mi fa vedere il suo viso.

Il profumo del ragazzo mi investe di nuovo e lo sento sospirare "Se questo è succo alla pesca, mi fa schifo la pesca, mangio solo la nocepesca" si risiede e lo guardo immobile, "Stronzo assassino" mormoro e lui scoppia in una fragorosa risata che è impossibile non trovare dolce.

Sento il cuore riprendere a battere e sospiro. Se voleva uccidermi c'è riuscito senza neanche sfiorarmi.

"questo soprannome mi piace molto di più di tutti gli altri" ride e poi mi guarda.

"è ai frutti di bosco" borbotto sotto il suo sguardo attento. "non l'ho mai assaggiato" dice e prende il bicchiere pieno.

"Allora devi farlo" sorrido crudele "devi levarlo quello, sai?". Mi guarda e stringe il bicchiere irrigidendosi .

"non capisco perché tu abbia così tanta paura di mostrare il tuo viso a me... non ti giudicherò, lo sai vero?" lo guardo seria e poi inclino leggermente il viso.

Ovvio che non lo sa, neanche ti conosce.

Giusto.

"ho paura che tu..." di colpo si sente un vetro infrangersi in cantina e mi giro di colpo verso la stanza. Vado verso il soggiorno ma l'uomo cascato mi tiene per un polso "è pericoloso, lascia fare a me" dice.

"è casa mia, lasciami fare ciò che devo" dico e lui rimane sorpreso e lascia per un secondo il mio braccio, utilizzo quel poco tempo che mi ha dato per liberarmi dalla sua presa e afferro la mazza sotto i cucini del divano.

Non capisco perché sia rimasto tanto sorpreso, che razza di femmine ha conosciuto nella sua vita?

Immagino ragazze come Cassiopea. Di colpo la mia immaginazione vola e mi ritrovo a immaginare Cassiopea che grida piangendo attaccata al lampadario che urla "AIUTO! UNA FORMICAAA!"

ᵀʰᵉ ᴮᵒʸ ᴴᵉˡᵐᵉᵗ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora