capitolo 29

0 0 0
                                    

Apro gli occhi lentamente e mi ritrovo delle spalle gigantesche di fronte a me, stanno facendo qualcosa alla mia finestra... "Hey!" mi metto a sedere e noto i capelli biondo platino di Lucas scivolare dalla sua testa per finirgli sugli occhi azzurri che ora sono concentrati su di me, "Prima la mia porta, ora la finestra..." mormoro pensandoci.

"Sto mettendo in sicurezza le entrate e le uscite, puoi aprirle solo tu da dentro." Mi sorride e fa un cenno con la chiave a pappagallo che tiene in mano. Gli sorrido e sospiro, ieri è stato orribile, aspetta... Andrew... faceva anche lui parte dell'incubo... però poi era realmente qui...

Mi guardo intorno, ma lui qui non c'è... io ricordo che ha dormito al mio fianco... mi ha stretta, protetta...

"Il tuo ragazzo non è molto d'accordo su questo... entra dalla finestra di solito? Tipo romeo e Giulietta?" mormora e io lo guardo "primo, Non è più il mio ragazzo. secondo, aveva le chiavi prima che cambiassi la serratura e terzo, Romeo non entrava dalla finestra, Giulietta si sporgeva dal balcone e io soffro di vertigini quindi col cazzo che guardo giù. Oh, a proposito, lui..." lo guardo mentre ridacchia del mio elenco di risposte.

"Lui è andato..." si ferma e io sospiro, è tornato dalla sua ragazza, ovvio, cosa mi aspettavo realmente? Di ritrovarmelo qui? Seduto ad accarezzarmi i capelli mentre la sua nuova fiamma lo aspetta a casa... che nervi, spero prenda fuoco... no scherzo, non si deve fare male... non molto almeno.

Certo una cadutina... "quindi?" mi richiama Lucas e alzo lo sguardo su di lui "Eh? Cosa? Scusa ero sovrappensiero" sorrido. "Ti sta chiamando da giù" alza gli occhi al cielo e spalanco gli occhi alzandomi di colpo, lui è qui? Oddio. Oddio.

"Si, ovvio. Sto scendendo." Sorrido e lui mi segue mentre corro letteralmente giù dalle scale. Spalanco ancora di più gli occhi quando noto che ha la magliettina bianca segretamente conservata sotto il mio cuscino. Sento gli occhi cadere e rotolare in giro, cosa che vorrebbe fare ogni parte del mio corpo per sparire saltellando allegramente.

Lui si trova qui, cosa molto buona, qui con me, non con quella. Okkay, basta o mi richiamo la sfiga.

Lui si trova qui, ma ha la mia maglietta... cioè la sua ma che ora è mia.

Se la rivuole deve combattere.

"Buongiorno dormigliona" mi sorride alzando lo sguardo su di me, i capelli ricci gli balzano sulle sopracciglia nere che illuminano gli occhi verdissimi circondati da lunghe ciglia nere... sento che potrei svenire ora, non solo perché è lui, ma perché in mano ha dei toast alla nutella con il mio succo preferito...

"Senza parole" mi pizzica il fianco Lucas ridacchiando e si becca un'occhiataccia da parte di Andrew. Un'occhiataccia orribile, faccio un mezzo sorriso nascondendo la gioia di vederlo e tengo il dolore che mi ha provocato lontano, per una volta, voglio solo poter stare con lui dimenticandomi della ragazza che lo aspetta a casa, del suo essere codardo, di tutto il dolore. Voglio ricordarmi solo il bene... perché ne ha fatto di bene... nonostante non mi ami.

Mi siedo sullo sgabello al suo fianco e gli sorrido, lui mi guarda per pochi secondi senza muoversi o parlare e poi mi accarezza la guancia. "Qualcuno si è svegliato con il piede giusto oggi eh" sorride sussurrando e lo lascio fare. "Non ti fidare molto. Sembra buona ma poi sputa veleno" ridacchia col caffè in mano Lucas sedendosi al mio fianco.

Lucas. Sparisci. Subito.

Vedo Andrew stringere la mascella mentre mi leva la mano dalla guancia e mi passa il succo e il cibo "Lo so, ti ricordo che ci conosciamo da più tempo di te e se permetti, so com'è fatta." Fa un fintissimo sorriso che Lucas ricambia senza perdersi d'animo "Oh, glielo hai tolto il mese in cui te ne sei andato? Sparito? Pufff?" per poco non scoppio a ridere facendomi andare di traverso il succo, li guardo e tossicchio.

ᵀʰᵉ ᴮᵒʸ ᴴᵉˡᵐᵉᵗ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora