capitolo 32

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"Ho letto un io sono ma poi non ho capito un granchè." Lo guardo e lui mi guarda sorpreso... "Bhe... si legge così".

D'improvviso alza la maglietta e indica la "i" sopra la i, come se ci fosse una scala, "will" sempre salendo a scala "be free"... "io sarò libero?" Mormoro e lui annuisce. "Quando l'hai fatto?" lo guardo e lui fa una smorfia, "Non so nulla su di te" alzo gli occhi al cielo e lui sospira "L'ho fatto quando stavo ancora con mio fratello a New York e..." "aspetta aspetta aspetta, tu hai un fratello e non ne sapevo nulla?" lo guardo sorpresa e lui fa spalucce, "Non abbiamo un bel rapporto e di sicuro non gli presento la mia ragazzo o i miei amici" mormora e lo guardo "O la tua ex ragazza, capisco." Gioco con le mani per non innervosirmi più del dovuto "Io non ti considero ancora ex, sei tra la parola fidanzata" mi guarda "Oh, insieme a chi altra?" alzo le sopracciglia e lo vedo sorridere "7...8...20...50... chissà, magari sei solo tu"

Mi alzo per sistemare "Ecco, magari" lo sento ridere, "Perché pensi che io abbia delle altre? Sei gelosa?" mi guarda e arrossisco di colpo, o mio dio. "Ho sonno." Scappo di sopra e poi mi fermo "Fermati, sto arrivando" dice uscendo dalla cucina "Cosa ti fa pensare che dormirai con me?" lo guardo incrociando le braccia al petto. "Sono la tua guardia del corpo piccola e poi con me dormi meglio" mi fa l'occhiolino salendo e lo seguo sbuffando "Non approfittare della situazione" mormoro e lo sento ridacchiare "E invece lo farò eccome."

Alzo gli occhi al cielo, no che mi dispiaccia in realtà ma lui non può sempre sapere tutto, mi spoglio e apro l'armadio cercando qualcosa da mettere per dormire, sbuffo e lui si sfila la maglietta, "Che stai facendo?" mormoro e lui mi guarda per poi tirarmi la maglietta, "adoro vederti dormire con qualcosa di mio addosso, e poi se dormi nuda credo che..." arrossisco di colpo "OkAY OKAY" mormoro e lui sorride "intendevo dire che potresti sentire freddo" aggiunge e io muoio nel mio rossore, certo! Non avevo capito che il mio corpo nudo potesse provocarti un'erezione improvvisa, ma no! certo che no!

Mi metto la sua maglietta e di colpo mi sento... tranquilla, mi stendo sotto le coperte e lui si mette al mio fianco, sopra le coperte, mi guarda e io non tolgo lo sguardo dai suoi occhi, "Come si chiama tuo fratello?" mormoro e lui di colpo si incupisce "David, perché?" mi guarda e io faccio spallucce, "Curiosità" mormoro e lui stringe le labbra, proprio non lo sopporta, chissà che è successo fra i due... se ho capito ben prima vivevano insieme a New York, "Perché ti sei trasferito qui?" lo guardo e mi mordo un labbro "Il mare a New York non mi piaceva, così ho visto le spiagge più belle e ho trovato questa cittadina tranquilla, mi sono innamorato quasi subito" fa spallucce e mi mette le coperte sulle spalle, "Non è stato difficile lasciare tutto?" mormoro e lui sospira "No Jenny, ma ora dormi, okay?", sbuffo e annuisco per poi mettermi comoda e respirare il profumo di caschetto.

Sento una carezza sul viso prima di sprofondare nell'oblio dei sogni, intorno a me è tutto nero poi ecco, una luce, sento la voce di Andrew da lontano ma non capisco cosa stia dicendo, corro verso la voce e di colpo sento una macchina di ospedale, quelle che fanno bipbip, tempo di chiudere le palpebre e riaprirle mi ritrovo in un ospedale, sento il bip di un cuore e mi giro di colpo, una donna dai capelli mossi e castani è su un lettino, gli occhi chiusi ma il viso tormentato, graffi sul petto e lividi sul viso, piange nel sonno e di colpo una mano tocca la mano di mia madre che dorme malamente, sussulto e vedo una piccola me guardarla con gli occhi lucidi, questo momento...

"Guarda cosa gli hai fatto" mormora una voce buia e conosciuta, mi guardo intorno ma di mio padre neanche l'ombra, "Esci dalla mia testa!" urlo e mi volto verso la finestra, lui è lì e mi guarda, corro fuori dalla stanza e subito cerco l'uscita dell'ospedale, una volta trovata mi reco verso il punto in cui ho visto il mostro, lo trovo che ride a crepapelle mentre parla con qualcuno ma non vedo chi perché mi dà le spalle, corro verso di loro e guardo mio padre, "Esci dalla mia testa, sparisci per sempre!" urlo ma lui continua a ridere, una risata malvagia, crudele, "Prima devo farti male" dice ridendo e indica in signore con cui parlava, mi volto a guardare il signore che alla fine non è affatto un signore, Lucas mi guarda, ha gli occhi cerchiati da un nero scuro e... i suoi occhi sono totalmente bianchi, come chi è morto da un po' e inizia a decomporsi, in mezzo al petto la maglietta è bucata più volte e il sangue sgorga fuori come fontane, "Mi dispiace" mormora lentamente e urlo girandomi verso mio padre mentre singhiozzo, lui ride e indica dietro di me, mi giro piangendo e di colpo vedo una sagoma a terra, del nastro isolante nero sulle labbra e gli occhi spalancati mentre si muove come un verme visto che ha gli arti legati, urlo e corro verso Andrew che continua a dimenarsi.

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