capitolo 37

2 0 0
                                    

L'ospedale è estremamente silenzioso alle 6 di mattina, le persone dormono tutte e qualche infermiere gira di qui e di lì per vedere se tutto e regolare, alcuni sono ancora intenti a leggere cartelle e scrivere qualcosa, se non ci fosse Andrew al mio fianco io al momento sarei più che cagata in mano.

I muri bianchi e blu sono la solita noia ma mettono tranquillità, l'unico rumore insopportabile e continuo è quello che esce da ogni stanza, dei bip che, grazie a Dio, non si fermano mai. Andrew continua a sorreggermi e io resto a guardarlo mentre cammina con tutta tranquillità fra quelle mura puzzolente di medicinali e disinfettanti.

"Voglio vedere Lucas" mormoro e sento il suo corpo irrigidirsi di colpo, sento un terrore assurdo farsi strada nelle mie vene mischiandosi con la paura, "va bene" mormora poi e svolta di colpo facendomi stringere di più a lui, lo guardo poggiata da sotto la sua spalla al suo petto, il suo viso stanco è serio, la mascella tesa con quel piccolo neo vicino l'orecchio che ho visto la prima volta a scuola, talmente piccolo da essere quasi invisibile, dopo un bel po si ferma e mi mette giù, mi giro lentamente e lui mi tiene dai fianchi.

Quello che vedo attraverso il vetro è a dir poco orribile, le gambe mi cedono ma grazie a Andew evito la caduta, porto le mani sul vetro e sento il mio fiato spezzarsi. Lucas è completamente ricoperto da delle fasce sul petto, collegato ad una macchina che gli permette di respirare, gli occhi chiusi e il viso che sembra essere rilassato ai miei occhi sembra completamente sofferente, sento il cuore rompersi mentre lacrime calde scivolano sul mio viso.

Andrew mi stringe a se ma continuo a tenere gli occhi su Lucas... è immobile  i suoi capelli sembrano star perdendo il biondo e sono sparsi sul cuscino... gli ho detto mille volte che avrebbe dovuto tagliarli ma lui rispondeva sempre con "voglio farli allungare", e a me non dispiaceva, quel ciuffetto che gli cadeva sempre davanti gli occhi e che solo una volta, distrattamente gli ho spostato... i suoi occhi azzurri mi fissavano come se sprizzassero energia e voglia da ogni poro ma si è sempre trattenuto restando fedele al compito di proteggermi.

Ricordo l'ultima volta che mi ha guardata, mentre lentamente perdeva la vita... per colpa mia... sento il fiato mancare e il solito attacco di panico arrivare più in fretta del solito...

Il mio incubo si è realizzato, Lucas ora è realmente con il petto pieno di buchi per colpa mia... sento la voce di Andrew urlare il mio nome mentre tutto diventa nero e le sue urla si fanno più lontane, mi lascio cadere nel buio sperando di non risvegliarmi stavolta...

Ho ucciso anche lui... ho ucciso anche lui... io ho...

Prendo un respiro profondo e apro gli occhi, la luce calda di maggio brucia ovunque sopratutto ai miei occhi ancora abituati al buio, sento delle voci e non ci metto molto a capire di chi sono, alzo di colpo lo sguardo e vedo James guardare male Andrew che cerca di spiegargli perché sono svenuta. Sento gli occhi pieni di lacrime e guardo il mio migliore amico messo in posizione di attacco.

Ogni volta che è nervoso sbatte il piede a terra, non lo fa a posta, avvolte neanche se ne rende conto ma stringe i suoi fianchi mentre il piede trasmette il nervosismo al suolo che se fosse cosciente si incazzerebbe e creerebbe un buco sotto james per farlo smettere e cadere di proposito.

Andrew mi guarda e sospira avvicinandosi, "ben tornata" mormora e mi accarezza la mano, accennò un sorriso e poi si allontana verso la porta. Guardo James restare lì dov'è a guardarmi con lo sguardo cupo di chi ha voglia di picchiare qualcuno.

"Sai da quanto ci conosciamo noi?" Stringe le mani a pugni e li lascia cadere lungo i fianchi, brutto segno. Abbastanza tempo da capire ciò che farai ora.

Come immaginavo inizia a camminare davanti il mio letto facendo destra e sinistra. "Circa 10 anni Jennifer, in 10 anni mi hai sempre tenuto nascosto tutto, credevo che odiassi tuo padre e per questo non ne parlassi mai, che ti faceva male dalla morte di tua madre, cazzo. Dovevi dirmelo invece l'hai detto ad un coglione che non ha fatto nulla! Lucas era la tua guardia del corpo per far sì che non morissi! Mentre potevi venire da me ogni giorno, saremmo pure potuti scappare insieme, tu mi hai nascosto tutto! Hai preferito continuare a tenermi all'oscuro di tutto per chissà quale strano motivo cazzo! Pensavo di essere il tuo migliore amico! E non perché avevi solo me, ma perché mi dicevi tutto, perché con me ti aprivo in modo diverso dagli altri! Cosa sarebbe successo se Andrew non ti avesse mai conosciuta? Se lui avesse scelto un'altra città?! Tu saresti anche morta forse! E io ti avrei odiata! Io ti sto odiando per quello che non mi hai detto Jennifer! Pensavo che..."

ᵀʰᵉ ᴮᵒʸ ᴴᵉˡᵐᵉᵗ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora