CAPITOLO 30

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Mi addormento subito dopo aver mangiato la pizza e dopo aver visto il film "50 volte il primo bacio".
Faccio una dormita abbastanza tranquilla.
Alle 7:10 però la sveglia suona. Giuro che la butterei a terra.
Mi sveglio contro la mia volontà e mi incammino verso la cucina. Scendo le scale ancora mezza assonnata. Arrivo al frigorifero e tiro fuori del latte e prendo i cereali dall'armadietto di legno alla mia destra.
Poi però sento qualcuno che scende le scale. Mi giro e vedo mia sorella con una scopa in mano.
A:« che fai?»
R:« sei tu! Mi hai fatto spaventare, pensavo fossi un ladro»
A:« certo, perché i ladri rubano il latte.»
R:« perché sei già sveglia?»
A:« vado a scuola, no?»
Mi rigiro a prendere la tazza e le volto le spalle.
R:« non lo sai? Oggi non si va a scuola!»
A:« ma come?»
R:« sì, me l'ha detto una più grande, una certa Johanna.»
A quel nome mi giro e spalanco gli occhi.
A:« Karl!»
Non risponde.
A:« Karl!»
K:« che hai? Mi sto vestendo per andare a scuola.»
A:« vedi, Rebecca!»
R:« ma non c'è! Me l'ha detto Johanna»
A:« Johanna ci odia Rebecca, anzi mi odia. Ti ha preso in giro e ora preparati o farai tardi»
R:«che stronza!»
A:« e già, però ora veloce, perché tu non hai l'auto ma il pullman!»
R:« vero!» e scappa di sopra. Io la raggiungo e vado in camera mia a prepararmi. Mi metto un maglione giallo senape e una gonna nera e sono pronta. Vado in garage a prendere la moto e parto.
Arrivo con 3 minuti d'anticipo. Vedo subito tutte le ragazze che si girano a guardarmi, ma che hanno?
Io le ignoro e vado all'entrata.
Incontro Susanne e mi si avvicina.
S:« hey, andiamo?»
A:«dove?»
S:« al tuo armadietto a prendere i libri, o no?»
A:« giusto! Andiamo»
Ridiamo e scherziamo fino a quando non apro l'armadietto. Fuoriescono dei petali di rosa bianchi, rosa e rossi. E un biglietto con scritto "vieni al ballo con me?"
S:« oddio, chi sa chi è stato!?!»
Poi mi si avvicina Matteo e mi guarda.
M:«chi è stato»
A:« uno gnomo guarda»
Prima di parlare viene interrotto da Jack.
J:« Hey! Piaciuta la sorpresa?»
A:«sei stato tu?»
J:«sì, dato che non ti avevo fatto ancora la proposta in grande»
Io lo bacio sulla guancia.
A:« certo che vengo al ballo con te.
S:«io vado Ali, ciao Jack»
J:« ciao Susanne, grazie dell'aiuto»
A:« sei stata tu?!?»
S:« ovvio, non sapeva la combinazione!»
A:« ma, hahahha»
J:« andiamo?»
A:«che lezione hai?»
J:« letteratura americana.»
A:«pure IO!»
J:«perfetto. Milady» mi porge il braccio e andiamo a braccetto in classe. Tutto sotto lo sguardo omicida di Matteo.

TU SEI LA MIA BAMBINADove le storie prendono vita. Scoprilo ora