S: <facciamo una lista di chi potrebbe volerti morta.>
AN: <Ma che cazzo! Alice, TE LO RIPETO, non siamo in un telefilm, dobbiamo avvisare tua madre, tuo fratello o la polizia, santo cielo!>
Ascolto le mie amiche, facendo avanti e indietro per la stanza.
S: <Brava Anne, mettiamo anche altre persone in pericolo!>
AN: <ma che pericolo! Aiutare la comunità è un compito della polizia, non possiamo prendere seriamente in considerazione di non dire niente a nessuno!>
A: <Ragazze zitte un momento! Anne hai ragione in parte, ma adesso chi mai crederebbe a delle ragazzine di 16 anni e mezzo? >
AN: <Basta che facciamo vedere il messaggio che ti avevano mandato!>
A: <Buona idea!>
Prendo in mano il telefono e vado sui messaggi, scorro tra le chat e non trovo nulla.
A: <Cazzo! Non ci sono! Com'è possibile?>
S: <Ti hanno Hackerata. semplice.>
A: <Ciò ci porta un altro indizio sul nostro maniaco. è un genio dell'informatica o conosce qualcuno di molto bravo.>
AN: <Ma seriamente? RAGAZZE AVVISIAMO LA POLIZIA, ORA.>
S: <Anne non fare la caga sotto proprio ora. Alice, facciamo questa lista o no?>
Mi avvicino alla mia scrivania e strappo un foglio dal mio quaderno di storia americana, poi prendo una penna e la passo alla mia amica.
S:<Allora, una che ti vorrebbe morta di sicuro è Johanna, quella è matta e lo ha già dimostrato parecchie volte. Poi?>
AN:< la tua ex migliore amica? Antonie?>
A:<non credo... ma prendiamola comunque in considerazione>
Susanne scrive velocemente il nome della mia vecchia amica su quel foglio bianco, che agli occhi degli altri potrebbe sembrare solo una lista di persone che possono odiarmi o che io non sopporto, ma invece su quel foglietto ci sono tutti i nomi delle persone che vorrebbero uccidermi o meglio che vogliono farmi fuori.
S:<Allora anche Austin> io annuisco debolmente.
AN: <chi altro?>
A:<Felipe? Ma mi spiegate bene perchè l'ho lasciato?>
S: tua madre ha messo sua padre a capo dell'industria in Russia e dato che doveva partire, tu l'hai lasciato, solo che nemmeno dopo 5 minuti lui era in magno che stava per farsi Johanna...Poi è arrivato Andrew e c'è stata la festa in spiaggia e alla fine ti hanno inviato quel messaggio...>
A:< Quindi diciamo che la mia vita è peggio di una serie tv>
S:<esattamente!>
AN:< Ok, però adesso non perdiamo tempo. Alice, io vado a dirlo a Karl e agli altri> la biondina si avvicina alla porta della mia camera.
S:<Se tu dici qualcosa a Karl, ti uccido. Non lo voglio qua.> io la guardo incuriosita, lei se ne accorge.
S:< vero che non ti ricordi un cavolo. Gli piacevo, ma non quanto Johanna a quanto pare, e poi è un pezzo di merda.>
A: < Ah, capito. No aspetta, COSAAA? MIO FRATELLO E QUELLA CHE FORSE VUOLE UCCIDERMI?>
AN: < in realtà, non hanno mai fatto nulla, anzi è Johanna che ci prova con lui, ma lui l'ha sempre respinta, ma per Susanne non è così.>
A:<ok...>
S:<vabbè, sta di fatto che lui non ha mai fatto niente per dimostrarmi che ci teneva a me, quindi non m'importa>
AN:< Allora mi scuserai se lo faccio...> io e Susanne ci guardiamo cercando di capire, ma subito ci accorgiamo che Anne sta correndo da mio fratello e da tutti i suoi amici per avvisarli.
S:<ANNE VITEN! IO TI UCCIDO>, ma ormai è troppo tardi per fermarla e lo capiamo sentendo i passi di mio fratello e dei "fanatici 5" che si fanno sempre più forti, mentre si avvicinano alla mia stanza.
Mi lancio alla porta per chiuderla a chiave e dico a Susanne di nascondere la lista. Fortunatamente riusciamo entrambe nei nostri compiti, ma mio fratello comincia a bussare alla porta, sempre con più insistenza.
K:<Alice apri questa maledetta porta o la sfondo>
Io e Susanne ci guardiamo impanicate, ma poi mi viene in mente un'idea, anche se folle. Mi avvicino a Susanne e le spiego cosa fare, lei mi guarda e annuisce convinta.KARL POV'S
Io e i ragazzi siamo in salotto a parlare delle condizioni di mia sorella, sono tutti preoccupati per lei, come dargli torto.
J:< Sicuro che adesso stia bene?>
K:< Credo di si, Jack. Alice non sa mentirmi, ne sono sicuro> mentre dico ciò, sentoi passi di qualcuno che sta correndo e mi accorgo che è Anne.
AN:< KARL!> mentre scende le scale sento Susanne urlare contro Anne, ma non riesco a capire cosa.
K:< Anne che succede?!?> chiedo allarmato.
AN:< é tua sorella!> tutti si girano per ascoltare meglio quello che ha da dire la ragazza:
K:< cosa è successo ad Alice, Anne? Parla>
AN:< meglio dire, cosa non è successo fortunatamente>
K:<Spiegati meglio cazzo> sbotto.
MI:< Amico calmati> interviene Michael che si mette in mezzo a me e la bionda.
K:<Scusa Anne. Ora parla, però>
AN:< Qualcuno vuole uccidere tua sorella, ti prego vieni di sopra e aiutala e falle capire che può contare su di te e voi altri>.
Tutti ci guardiamo scioccati a quelle parole e senza nemmeno rispondere, mi dirigo verso la camera di mia sorella. Come cazzo non ha potuto dirmi una cosa del genere. Tutti gli altri mi seguono, ma una volta arrivati davanti alla porta di camera sua la troviamo chiusa, perciò comincio a bussare, sempre più forte.
K:<Alice apri questa maledetta porta o la sfondo> nessuna risposta, ma sento movimento in quella stanza.
K:< Alice non scherzo, apri questa porta!> ancora nulla, silenzio totale.
K:<conto fino a 3. Ragazzi aiutatemi a buttarla giù. 1!......- nulla. respiro profondamente.-2........- guardo gli altri e annuiscono- l'hai voluto TU! TREEEEE!!!> io e i ragazzi ci fiondiamo con forza sulla porta e al secondo tentativo, riusciamo a buttarla giù. Mi guardo intorno, ma in quella camera non c'è più nessuno.
K:<CAZZO!>Nota autrice: ragazzi grazie per la pazienza, spero vi piaccia❤️
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TU SEI LA MIA BAMBINA
Roman pour AdolescentsAlice, ragazza di 16 anni sta per iniziare la quarta liceo. È una buona studentessa, ha una famiglia che la ama e un ragazzo magnifico. Tutto cambierà quando suo padre morirà in un incidente e sua madre cambierà città per lavoro. I nuovi compagni di...