Passata mezz'ora in taxi, finalmente arriviamo a casa dei ragazzi. Appena scesa dall'auto vado incontro a Susanne, che è vicina alla porta d'ingresso della villa.
A:< Da quanto tempo sei qua fuori?>
S:<Da qualche minuto...> mi dice lei con lo sguardo rivolto verso la porta.
A:<Allora... vuoi entrare o restare qua fuori tutta la notte?> dico ridendo.
S:<Mmm... non so... l'idea non mi pare un granchè, ma...>
A:<Ma...?> lei si volta e mi guarda.
S:<Ma siamo sicure di star facendo la cosa giusta? Cioè lo so che non volevi essere aiutata da Karl e gli altri, ma essere aiutate sarebbe stato davvero così male?>
Io la guardo perplessa.
A:<Vuoi veramente tornare indietro? Dopo tutto quello che abbiamo fatto? Essere scappate da una finestra, finire nel quartiere più desolato di Los Angeles ed esserci rifugiate a casa di 6 ragazzi che abbiamo appena conosciuto? Vuoi veramente tornare indietro?>
Lei, come se si fosse appena risvegliata dai suoi pensieri scuote la testa, come se si fosse appena accorta di aver detto una cavolata.
S:<No, hai ragione. Scusa. Comunque vorrei avvisare mia madre per dirle che sto bene e che non si deve preoccupare. Dopo magari la chiamerò...Dai- mi dice prendendomi per mano-entriamo>
Sorrido, e varchiamo la gigantesca porta davanti a noi. Appena entrate non riesco a capacitarmi di quanto sia grande quella casa; i ragazzi sembrano accorgersene e subito ci urlano <BENVENUTE A CASA!>.
Io e Susanne giriamo un po' per vedere la struttura e quando abbiamo finito ci andiamo a sedere insieme agli altri sul divano. Noah si alza in piedi e comincia a parlare.
N:<Bene, ragazze la vostra camera sarà in comune, starete nella camera degli ospiti, salite le scale e la terza porta a destra sarà il luogo in cui vi riposerete. Tranquille, avrete tutta la privacy che volete. Se avete bisogno comunque chiedete a me o ai ragazzi.>
A:<Perfetto, ragazzi vi ringrazio ancora tantissimo da parte di entrambe per la vostra ospitalità>
B:<Figuratevi.>
S:<Comunque... se non vi dispiace io vorrei andare a letto... ho un sonno assurdo ahah.>
J:<Va bene... Notte>
A:<Vengo anche io. Notte a tutti>
T:<NOTTE!>
Io e Susanne saliamo le scale e dopo aver percorso un corridoio piuttosto largo, ci ritroviamo alla terza porta a destra. Susanne apre la porta ed entriamo in camera. Devo dire che è arredata piuttosto bene: ha due letti, uno a destra e una a sinistra, in fondo alla camera c'è una scrivania ne da parte ai letti due grandi armadi bianchi.
Mi sdraio sul letto a destra e Susanne si precipita alla finestra.
S:<Wow. da qua puoi vedere tutta la città! Bellissimo...> si gira e senza problemi si fionda sul mio letto, si mette in ginocchio e mi guarda.
S:<OK, ora parliamo seriamente.> io la guardo assonnata.
A:<E sentiamo, di cosa vuoi parlare seriamente?>
S:<Dei ragazzi ovviamente! Avrai notato come Noah non ti toglie gli occhi di dosso! é così carino! Inoltre potresti farci un pensierino dato che non sei impegnata...>
Io la guardo scioccata e divertita.
A:<Parli tu, che se fai un sorriso a Jaden, quello si scioglie come un gelato!> lei imbarazzata si mette le mani davanti alla faccia, per coprirsi il viso.
S:<Non è vero!> ride, io mi unisco a lei. Dopo qualche minuto però si alza e si va a stendere sul suo letto.
S:<Ali...>
A:<Si?>
S:<Non voglio più stare male per un ragazzo... non dopo...hai capito>
A:< Susanne... so che tra te e Karl ora non corre buon sangue...ma vorrei sapere una cosa>
S:<Spara>
A:< Cosa c'era esattamente tra voi prima? Intendo prima che voi litigaste al ballo per Johanna...>
Silenzio.
A:<Scusa, non avrei dovuto chiedertelo, sono stata inopportuna.>
S:<No, hai fatto bene. Ma non è semplice parlarne. Ti spiegherò molto in breve la situazione, praticamente ho notato che Karl cercava di attirare la mia attenzione, o che si ingelosiva spesso quando parlavo con altri ragazzi e un giorno, all'improvviso, mi sono ritrovata nello sgabuzzino dei bidelli a litigarci, e subito dopo se n'è andato, non prima però di baciarmi.- sospira - Dopo qualche giorno mi ha chiesto di parlare e durante la conversazione è saltato fuori che gli piacevo, che voleva mettersi con me e che voleva uscire con me; allora come prima uscita mi ha proposto il ballo. Io ho accettato, perchè piaceva anche a me, però se al primo appuntamento doveva lasciarmi da sola a ballare perchè lui si era troppo impegnato a interagire con Johanna, allora fanculo. Lui adesso cerca continuamente di scusarsi, ma sinceramente non so più che pensare. Alice, tu sai benissimo che non sono una di quelle ragazze che se il fidanzato le tradisce e chiede scusa tornano subito da lui. Odio essere ferita, odio sentirmi presa in giro e ho paura che con Karl avrò solo questo come risultato. Capisci? Però ora non so più nemmeno cosa provo per lui... > dice.
Vedo che il suo volto è rigato di lacrime miste a mascara e senza nemmeno rendermene conto, mi alzo e vado ad abbracciarla.
S:<Non so cosa fare...> dice singhiozzando.
A:<Tranquilla. Ricorda che se hai bisogno io ci sarò sempre. Non importa se lo stronzo di cui si parla è mio fratello, io sarò sempre al tuo fianco, costi quel che costi. Lo affronteremo insieme.>
Lei mi stringe a sè.
A:<Ti voglio bene>
S:<Te ne voglio anche io> dice asciugandosi il viso con le maniche della felpa. Passano alcuni minuti, e quando Susanne finisce di sfogarsi mi chiede.
S:<Ora voglio sapere io una cosa> io annuisco < Cosa c'è veramente tra te e Matteo? E non provare a dirmi niente. Si vede che ti diverti a litigarci, perchè sai che tanto lui ci sarà sempre per te...>
Io ci rifletto e mi rendo conto che Susanne ha in parte ragione.
A:<Non lo so sinceramente... All'inizio ci avrei anche provato con lui, ma lui non ha mai fatto o stabilito nulla di concreto. Cioè se una ragazza ti piace, dopo alcuni mesi dovresti dirglielo no?> lei fa sì con la testa.
A:<Comunque non voglio pensarci ora. Forza dormiamo che domani dobbiamo pensare a cosa fare... Notte>
S.<Notte>. Vado a sdraiarmi sul letto e mi metto sotto il piumone e appena chiudo gli occhi, comincio a sognare Noah, Felipe, ma soprattutto, Matteo.Nota autrice: ragazzi ho voluto un po' portare avanti la storia tra Karl e Susanne perché in molti mi avete chiesto cosa fosse successo in passato quindi ho voluto solo spiegare perché, spero vi sia piaciuto il capitolo🥰✨
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TU SEI LA MIA BAMBINA
Teen FictionAlice, ragazza di 16 anni sta per iniziare la quarta liceo. È una buona studentessa, ha una famiglia che la ama e un ragazzo magnifico. Tutto cambierà quando suo padre morirà in un incidente e sua madre cambierà città per lavoro. I nuovi compagni di...